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Il successo della Lega targato Massimo Portanti

Fonte Ufficio Stampa Lega Nord

In Provincia a gh’è tütt da fä. Lo slogan della Lega Nord riecheggia come un tormentone anche a campagna elettorale finita e a successo ottenuto. Il suo autore è Massimo Portanti, 42 anni, direttore della comunicazione delle campagne leghiste.  “Per queste Provinciali – racconta – ho voluto riappropriarmi del dialetto, che compone il dna del Carroccio. Dietro il nostro slogan però c’è anche la volontà di passare dall’ obamiano “Yes we can”, declinato negativamente (e con pochi risultati) da Walter Veltroni , a un più felice messaggio che trasmetta  la consapevolezza delle tante cose da fare”. Da un potenziale “Si può fare” a un fare in atto. “L’obiettivo era trasmettere l’idea che i progetti sono già in cantiere e le idee sono già pratica”.
Accade così che dietro al gh’è tütt da fä ci sia un’ispirazione eccellente, quella di Obama, e un esempio da non seguire, quello di Veltroni. Unendo i due insegnamenti, e mischiandoli al vernacolo piacentino, Portanti ha costruito il backstage di un successo. Sì, perché lui si muove nel dietro le quinte, in un mondo costellato da parole, motti, idee, le componenti di un'attività quasi decennale, iniziata nel 2000 in uno studio associato e presto estesa al grande globo della politica. I suoi lavori sono finiti anche al Senato. Il Vincenzo Visco-vampiro ha strappato un sorriso a schiere di parlamentari. Per una trovata simile chi siede oggi sulla prima poltrona di palazzo Mercanti, se ne ebbe a male.  Ma quella del 2007, si ricorderà, fu una campagna dai toni aspri, giocata in attacco. La comunicazione fu all’altezza, sempre però nel rispetto e all’insegna dell’ironia. Portanti nel 2007 coniò anche il “gioco dell’oca di sinistra”, un gioco da tavolo fatto di un percorso a spirale che definiva un improbabile trasferimento dalle frazioni cittadine al centro storico. E così, tra un lancio di dadi e l’altro, adulti e bambini erano stimolati a ragionare sulle difficoltà di accesso al cuore della città. Il gioco è tutto qui: vagliare contenuti divertendo. A volte basta una parola, a volte una frase, altre volte sono i simboli e le immagini a parlare. “Il segreto? L’ironia – rivela – il non prendersi troppo sul serio e il giocare con le parole”.  Portanti ha messo a disposizione il suo spirito creativo anche per la Federazione italiana golf. Tra le altre cose porta la sua firma il sito dei recenti Open d’Italia, per cui ha collaborato nientemeno che con la Bmw, title sponsor dell’evento. Un incarico che impreziosisce un curriculum fatto di una quadriennale esperienza nel settore della comunicazione legata alla moda per conto del “Gruppo Zappieri” e di “Normaluisa” per il fashion femminile.  


 

 
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    Commenti:


    Bravo!
    Altro che Ferrari, il vero comunicatore è Portanti! E costa anche meno, credo...
    Alessio
    11/06/2009  00.59


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