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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Approvato dal consiglio il bilancio 2008. No all'abolizione dei quartieri

Aggiornamento - E' stato approvato poco prima delle 23 il bilancio 2008 con una votazione senza sorprese. Compatta la maggioranza, contraria l'opposizione. Ripetuta due volte la votazione sull'immediata eseguibilità. Coraggiosa e trasparente. Il sindaco Roberto Reggi ha utilizzato questi due aggettivi per sintetizzare la manovra di bilancio previsionale 2008: a favore si è espressa tutta la maggioranza, Gianni D'Amo non ha partecipato al voto (non risparmiando comunque qualche dura critica a sindaco e giunta) e il centrodestra si è opposto, confermando la ferma presa di posizione contro l'innalzamento dell'addizionale Irpef e della spesa corrente.

Sui 25 emendamenti discussi, ne sono stati approvati 13, uno dei quali della giunta (due sono stati ritirati e uno depennato).

E' entrata nel vivo in consiglio comunale la discussione sugli emendamenti alla manovra di bilancio 2008. A tenere banco uno dei tormentoni politici più in voga negli ultimi anni: quartieri sì o quartieri no. A suscitare il dibattito un emendamento presentato da Massimo Trespidi (Forza Italia) e Andrea Paparo (Alleanza Nazionale), che propone un rissetto del decentramento affacciando l'ipotesi di "abolizione delle circoscrizioni" in un non meglio precisato "futuro prossimo". "Il nostro intento - ha spiegato Paparo - è quello di innescare una discussione non ipocrita sulla questione a partire dal documento di bilancio". Per Trespidi "la rappresentanza politica è sufficientemente garantita dal consiglio comunale, mentre i quartieri devono solo erogare servizi". "Oggi - ha aggiunto - su 100 euro trasferiti dalla giunta ai quartieri, solo 25 finiscono in benefici diretti ai cittadini. Vanno abolite anche le consulte". 

Decisamente contrario all'impostazione del dibattito, l'assessore al decentramento Ignazio Brambati, che ha sostenuto come "una richiesta di questo tipo appare incongrua. Non possiamo a 8 mesi dal loro insediamento dopo le elezioni dell'anno passato, aprire un periodo di agonia per le circoscrizioni. Non chiudiamo alla discussione, ma facciamola su altre basi". A dar man forte all'assessore Cristian Fiazza (Pd), che ha definito la proposta "pretestuosa e non votabile" richiamandosi alla riforma del decentramento attuata nello scorso mandato. Contro l'abolizione anche Carlo Pallavicini (Rifondazione Comunista), mentre a favore dell'emendamento si sono espressi sia Massimo Polledri (Lega Nord) che Marco Tassi (Alleanza Nazionale). Aperture ad una discussione approfondita sulla riforma dei quartieri sono venute dalla lista civica Per Piacenza. Alla prova del voto maggioranza contraria (con le astensioni di Marco Marippi e Marco Fumi) e opposizione favorevole (salvo la non partecipazione al voto di Gianni D'Amo): alla conta ha prevalso la prima.

La discussione sugli emendamenti procede e dovrebbe chiudersi in serata, quando è in programma il voto sull'intera manovra.    

 
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