[Home Page]
Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
Servizi
Meteo
Aria
Viabilità
Farmacie
Trasporti
Libri
Video TV
Cinema
Rubriche
ReadySteady
Koinè
Speciali
Volontariato
CercoOffro Lavoro
Promessi Chef
Tendenze
Motori
Jazz Fest
Piazza 25 aprile
Festival Blues
Fuori Porta
Maturità
Tribuna politica
Opinioni



Il Piace degli addii, Pioli, Riccio e dopo?

Giusto il tempo per elaborare il lutto per la separazione dall’allenatore Pioli e per il Piace è giunto il momento di lasciarsi anche con il capitano Gigi Riccio.

Citiamo dal sito del Piacenza Calcio: “Dopo sette anni di militanza biancorossa Gigi Riccio lascia Piacenza. Il saluto del capitano a società, tifosi e città. "Spero sia solo un arrivederci". "Sono stati anni indimenticabili con compagni straordinari, allenatori competenti e tifosi splendidi. Ringrazio il Presidente Fabrizio Garilli, la signora Fernanda e l'AD Riccardi.  Con loro un rapporto di grande cordialità e di estrema sincerità. Grazie a tutti".
Due addii largamente previsti e che rientrano, anzi ne diventano il simbolo, del programma di ridimensionamento deciso dalla società.
Se per l’allenatore l’accordo si è reso impossibile per la differenza di vedute sul progetto futuro, dal momento che Pioli aspirava a guidare una squadra leggermente più ambiziosa, per il capitano si è trattato di un problema di durata del contratto: annuale l’offerta della società, biennale la richiesta del giocatore.
Ci uniamo al rammarico generale dell’ambiente per la perdita di due grandi sportivi e professionisti seri, ai ringraziamenti per il lavoro svolto e per la dedizione sempre dimostrata, e ai saluti, unendoci all’augurio di Riccio che si tratti solo di un arrivederci. Ai due dovrebbe aggiungersi a breve Passoni, il cui costo è troppo elevato perché possa rimanere nonostante l’ottima stagione.
Come ribadito più volte, il programma di ridimensionamento intrapreso dalla società è del tutto legittimo dal punto imprenditoriale, se si considera appunto il Piace una società come le altre, e nemmeno la più strategica, all’interno di una holding: Garilli ha deciso di non investire più sul marchio Piace, e di utlizzare pertanto per la gestione ordinaria della società solamente quanto incassato da Lega, Tv e mutualità, in una logica di pareggio tra costi e ricavi.
Dal punto di vista imprenditoriale, quindi, nulla da eccepire. Considerato il momento difficile per il calcio italiano, soprattutto per quello cadetto dopo la scissione dalla serie A maturata pochi mesi fa, per permettersi programmi più ambiziosi è necessario o un presidente tifoso, che a fine anno chiuda i buchi di bilancio mettendoci soldi di sua proprietà (è il caso del Mantova, in B), oppure una proprietà che investa denaro credendo in un ritorno futuro, come un qualsiasi investimento, o in un ritorno di immagine (è il caso del Sassuolo, per esempio).
Come scritto più volte, però, il rammarico è davvero grande per almeno tre ragioni:
-          Erano sufficienti pochi ritocchi per rendere la squadra, molto positiva e a tratti brillante nel girone di ritorno, competitiva per la prossima stagione e il grado di lottare per la serie A. Un difensore centrale, un ricambio a centrocampo e un centravanti di categoria.
-          Il Piace aveva ritrovato l’affetto del suo pubblico e si era ricreato un certo feeling tra i tifosi e la squadra, dopo un lungo periodo di indifferenza.
-          Come sostenuto anche da Riccardi, per una volta non perfettamente allineato con la società, era l’anno giusto per provare un investimento sul Piace. Gli effetti della scissione tra Lega A e Lega B si faranno sentire infatti solo tra un paio di anni. Sarebbe stato importante farsi trovare dalla parte giusta nel momento in cui verrà tirata la riga.

Paolo Menzani

 
Voci correlate:
  • Piacenza Calcio
  •    facebook  twitter  invia

     stampa

    Commenti:


    ...garilli...
    ribadisco: "cosa contestate garilli che se non fosse per lui chissà dove saremmo" queste le accuse dei soliti ben pensanti piacentini... ecco dove saremmo!
    paolo
    08/06/2009  14.53


    un presidente che faccia il presidente a tempo pieno sarebbe il meglio... e si che di imprenditoroni danarosi da no ce ne sono... ma forse è meglio così... preferisco una serie c con la cremonese che una serie b senza senso con il frosinone
    maudit*
    08/06/2009  11.58

    Futuro poco roseo
    A me sorgono grosse perplessità, ridemensionamento dei programmi, quindi la Lega Pro in poche parole! Puntare sui giovani ok, ma qualche innesto ci vuole, specie chi ha un pò di esperienza! Forza Piace!!!
    Highlander
    08/06/2009  11.06


    INSERISCI COMMENTO:

    *nome:
    *e-mail:

    titolo:

    descrizione (max.255 caratteri):

      Accetto le clausole realtive al trattamento dei dati personali.





    PiacenzaSera è una testata giornalistica registrata presso il tribunale di Piacenza (N° 644 con decreto di iscrizione del 27/07/2007)
    Edita da Codex10 - Società Cooperativa - P.IVA 01443570336 - Soluzioni internet realizzate da GeDInfo - Società Cooperativa.
    Per informazioni su come inserire la tua pubblicità su www.piacenzasera.it invia un'email a commerciale@piacenzasera.it