Diario pendolare del 29 maggio 2009, dal nostro inviato Max Davoli. Soppresso treno regionale; IDEONA!!! il “Terni” posticipa la partenza!
Ogni mattina, ed ogni sera, i pendolari possono raccontare nuove esperienze, sempre più “originali”: questa sera alla stazione di Milano Rogoredo si è verificato un evento che ha lasciato in me molti dubbi sulle cause che potrebbero averlo originato.
Durante l’attesa del treno IC 597 (indicato con 5’ di ritardo) è stato diffuso più volte l’annuncio che il Reg.20431 Sesto SG-Piacenza oggi è stato soppresso, naturalmente senza citare alcuna motivazione.
Poco dopo le 18 è arrivato il “Terni” che dopo aver “caricato” i passeggeri è rimasto fermo più di dieci minuti. Non mi piace scommettere, però non riesco a levarmi dalla testa che il ritardo sia stato imposto per attendere gli eventuali passeggeri del treno regionale di cui sopra.
La “cosa” mi ha infastidito notevolmente, perché non mi sembra corretto che un treno Intercity PLUS(!!!) debba essere utilizzato per questo tipo di “favori” dato che di treni regionali diretti a Lodi in questa fascia orario ce ne sono davvero tanti e soprattutto perché costa tanto e la maggior parte delle persone che ospita (al venerdì sera) sono dirette in Toscana e oltre. Mi asterrò quindi dallo scrivere ciò che ho sentito dire da alcuni vicini di posto diretti ben oltre Piacenza circa l’efficienza delle FS!
Alle h.18:12 (orario previsto di partenza del Reg.20431) un controllore sale a bordo informandoci che c’è un convoglio fermo sul ns. binario (qualche km più avanti) e non si può partire ovviamente finchè il treno guasto non sarà trainato fuori “rotta”. A me sembrava che il segnale fosse aperto e che il Terni potesse partire regolarmente, ma non sono un addetto ai lavori e non vorrei fare affermazioni scorrette, però…..con nostra grande sorpresa, dopo due minuti il Terni è ripartito. Ho osservato attentamente se lungo il percorso ci fossero treni fermi su binari adiacenti, ma avrei potuto girare un episodio del telefilm “Senza traccia” intitolandolo “Il mistero del treno svanito nel nulla”. In sostanza, ho elementi per ritenere più realistica la mia ipotesi, dato che se fosse vero ciò che ci ha detto il controllore avremmo atteso molto più di 13 minuti. (a mio parere)
A Piacenza siamo arrivati con 12’ di ritardo, per non perdere le sane abitudini!
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