Della partita con il Mantova rimane niente da dire. Tutto sommato, i biancorossi hanno onorato l’impegno ma, come largamente previsto, la mancanza di stimoli e le tante assenze hanno portato ad una sconfitta contro i virgiliani a cui serviva invece allontanarsi dalla zona calda della classifica.
Rimane il primo gol di Siligardi, che va ad aggiungersi alla lunga lista di giovani lanciati dal Piace in questo campionato, motivo di orgoglio ma anche di rammarico per l’imminente probabile smantellamento futuro della squadra di Pioli.
Rimane un decimo posto e la colonnina di sinistra della classifica da giocarsi sabato prossimo nello “scontro diretto” di Vicenza, considerata la probabile sconfitta del Frosinone sul campo del Grosseto che si giocherà un posto nei playoff.
Rimane la contestazione di un gruppo di tifosi, niente di eclatante, soprattutto se paragonato con quanto avvenuto su altri campi in serie A, ma comunque significativa. Il “Garilli vattene” deve essere interpretato come lo sfogo di un amante deluso e ferito, che non riesce a darsi pace. Si tratta di uno slogan in realtà poco riconoscente nei confronti di una famiglia e di un gruppo dirigente che comunque la si voglia vedere ha fatto molto per questa società,e soprattutto un consiglio inutile: Garilli se ne andrebbe volentieri, lo ha ribadito più volte, se solo trovasse qualcuno a cui cedere la società. In alternativa, il Piacenza Calcio rimarrebbe una delle società del suo gruppo, non certo la più strategica, su cui intervenire con un programma di ridimensionamento notevole dei costi per far fronte alla situazione ulteriormente complicata dalla scissione della serie A e la fine dell’epoca della mutualità.
Rimane pertanto la solita incertezza, in attesa che qualcuno si faccia avanti … Is there anybody out there?
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