Esplode la bufera politica in consiglio comunale sulla vicenda della commissione di palazzo uffici. Maggioranza e opposizione d'accordo nel chiedere la convocazione di un consiglio comunale adhoc. Il vicesindaco Cacciatore si propone di rispondere, ma serve una deroga al regolamento, che il voto dell'aula gli nega (serve l'unanimità e l'opposizione è contro). Ma l'affondo più pesante a Palazzo Mercanti è stato quello di Giacomo Vaciago, che ha sostenuto come il sindaco Reggi fosse stato avvisato della non conformità di Aldo Cibic al ruolo di commissario per palazzo uffici. Pronta la smentita dal Sudafrica del primo cittadino: "Dichiarazioni senza fondamento".
Giacomo Vaciago ha detto: “Qualche settimana fa ho fatto una serie di osservazioni sulla vicenda, tutte le cose che ho detto sono state confermate, tranne una. I consiglieri hanno doveri di controllo delle pratiche amministrative, anche perchè – come dice l'Economist - l'Italia si sta “berlusconizzando”; l'arroganza di chi ha torto, il pressapochismo, l'ostentata visibilità, la qualità scadente e vuoto dei risultati, credere di essere famosi basti per definirsi esperti. Ritrovate tutte queste caratteristiche nella vicenda di palazzo uffici. Solo dopo un ricorso al Tar il sindaco ha saputo di quanto era accaduto. Ma non è vero: è l'ennesima bugia. Uno stimato professionista aveva protestato sulla non conformità di Aldo Cibic con il sindaco, che non lo ha ascoltato. La risposta del sindaco all'osservazione mossagli è stata che il nome in questione gli era stato dato dal presidente dell'ordine degli architetti Benito Dodi. Che tuttavia mi risulta abbia smentito questa circostanza”.
Il vicesindaco Francesco Cacciatore ha riferito la replica di Reggi, raggiunto al telefono in Sudafrica (dove si trova in vacanza) alle dichiarazioni di Vaciago: "Sono destituite di ogni fondamento". Cacciatore ha anche aggiunto che "è nell'interesse dell'amministrazione fare chiarezza prima possibile sulla vicenda, anche se oggi in aula non mi è stato consentito". E' stata infatti bocciata la richiesta da parte del vicesindaco di poter rispondere alle obiezioni avanzate in aula in sede di comunicazioni. La sua istanza (avanzata perchè non è membro del consiglio comunale) per poter essere accettata doveva essere votata all'unanimità dall'assemblea. Ma la minoranza si è espressa contro la proposta.
Ecco le altre voci dal consiglio comunale.
Marco Tassi: “La minoranza richiede la convocazione di un consiglio comunale adhoc per trattare l'argomento di palazzo uffici e fornire tutte le risposte del caso. Qualora emergessero responsabilità politiche, chiederemo le dimissioni degli amministratori implicati”.
Pierangelo Romersi (Pd): "Chiediamo al presidente del consiglio di indire conferenza dei capigruppo per convocare un consiglio comunale dedicato alla vicenda di palazzo uffici, alla presenza del sindaco. Per la delicatezza dell'accaduto: è un fatto tecnico, ma c'è un elemento grave, che uno dei commissari non avesse i requisiti di legge per partecipare. Ancora più grave perchè crediamo che palazzo uffici vada costruito e noi intendiamo continuare a sostenere la sua realizzazione. Fondamentale è mantenere la trasparenza su tutto l'iter".
Andrea Paparo (Pdl): “Confermiamo tutte le perplessità sul progetto di palazzo uffici e soprattutto ci aspettiamo una risposta alla domanda, chi ha indicato Aldo Cibic nella commissione?”.
Carlo Mazza (gruppo misto): “ll sindaco dovrebbe rientrare dalla sua vacanza e non sostenere che si tratta di una questione tecnica. Le elezioni servano a ristabilire la verità”
Gianni D'Amo (gruppo misto): “Sono contrario a palazzo uffici. Cambia tutto, ma palazzo uffici va fatto grosso e va fatto lì. E' una pervicacia che colpisce negativamente. Non si dice che il progetto vincitore è sovradimensionato. Gli errori sul procedimento ci possono sempre stare, ma in questo caso non si può ignorare la serie di sbagli infilati fino ad ora: chi governa questa città è abituato a non avere un contraltare. E' stato sbagliato concentrare i poteri nella figura del direttore generale e tutta la conseguente politica del personale: viene richiesta una fedeltà a chi comanda e non alle istituzioni. Siamo di fronte allo smantellamento del sapere della istituzione pubblica".
Giorgio Cisini (Pd): “Nell'amarezza di quanto avvenuto, occorre sapere che la giuria di palazzo uffici è nota dal 12 febbraio. Ricordo che tre-quattro anni fa l'ordine degli architetti ha acquistato una pagina per chiedere l'utilizzo dello strumento del concorso. Nello sconforto per la serie di insuccessi del passato, chiederei a tutti, di destra e di sinistra di impegnarsi perchè si facciano ancora i concorsi e si facciano riuscire. Con forza e determinazione non si abbandoni questa via”.
Edoardo Piazza: “Nella vicenda amministrativa c'è una catena di comando, e dopo la discussione occorre accertare chi ha sbagliato”.
Il consiglio comunale si era aperto con la commemorazione da parte del presidente Ernesto Carini dello scomparso direttore della galleria Ricci Oddi, Stefano Fugazza.
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Di certo se ne parlerà oggi pomeriggio in consiglio comunale, del "pasticcio" che si è creato intorno alla commissione che ha scelto il progetto vincitore per la realizzazione del nuovo Palazzo Uffici. Verifiche tecniche seguite ad uno dei ricorsi presentati dopo l'esito della gara, hanno infatti emergere che uno dei componenti della commissione, Aldo Cibic, non aveva i titoli per farne parte. Ieri l'intervento del sindaco Roberto Reggi.
Il sindaco Roberto Reggi interviene dal Sudafrica, dove si trova per un breve periodo di vacanza, sulla vicenda che in questi giorni sta investendo il concorso di progettazione del nuovo palazzo unico degli uffici comunali. Un membro esterno della commissione che ha giudicato i progetti, Aldo Cibic, non aveva i requisiti di legge per far parte del consesso. Reggi afferma di aver appreso "con stupore", tramite internet, da alcuni articoli di stampa che prospettano un prossimo rimpasto di giunta, a seguito della vicenda di palazzo uffici. "Smentisco nella maniera più categorica - afferma Reggi - questa ipotesi, che è soltanto il frutto di pura strumentalizzazione politica. Ciò che si è verificato è una questione di natura squisitamente tecncica e sarà oggetto di serena e approfondita valutazione al mio ritorno". "Valuterò - aggiunge Reggi - le responsabilità interne ed esterne all'amministrazione comunale che emergeranno, e tutte le eventuali azioni da intraprendere".