In una piazzetta S. Francesco arroventata dall'afa, Pierluigi Bersani (Pd) ha provato a mettere in fila alcuni ragionamenti sulla situazione economica del nostro paese, senza risparmiare pesanti critiche al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Sollecitato da Francesco Timpano, l'ex ministro del governo Prodi è partito dal suo "cavallo di battaglia", le liberalizzazioni. "Questo esecutivo - ha rimarcato - ha compiuto soltanto passi indietro - bloccando le norme sulle farmacie, sulle tariffe minime delle professioni e anche in tema di assicurazioni. Sono prezzi che stanno pagando i consumatori". Il discorso si è spostato sull'assemblea degli industriali e sul discorso della presidente Emma Marcegaglia. Bersani considera troppo "timide" le osservazioni degli industriali nei confronti del governo: "Non criticano perchè c'è l'adesione ad una ideologia, il berlusconismo. Manca la volontà di disturbare il manovratore attraverso prese di posizioni pubbliche". Sulla crisi, il parlamentare piacentino ha affondato i colpi: "Il governo non ha mobilitato risorse fresche e i soldi che "ballano" son sempre quelli, presi da fondi europei e regionali. In realtà per Berlusconi la crisi non esiste, a lui interessa perpetuare il suo modello di acquisizione del consenso".
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