"Sviluppo industriale e miglioramento dei servizi offerti ai cittadini, sono le due esigenze che i sindaci devono saper tenere insieme nel futuro di Enìa". E' quanto sostenuto dal sindaco Roberto Reggi a Reggio Emilia nel corso di un convegno organizzato dalla Cgil Emilia Romagna sul destino della multiutility dell'Emilia occidentale, a tre anni dalla sua nascita (presente anche il primo cittadino reggiano Graziano Del Rio). "Dopo tre anni, quella scelta di aggregazione - ha spiegato Reggi - si è rivelata vincente, è stata raccolta una sfida non facile e piena di rischi, che ha portato risultati concreti e una mole di investimenti sull'acquedottistica e sui rifiuti mai vista prima. Il futuro di Enìa può essere inquadrato sotto due punti di vista. Quello dei cittadini, che si attendono servizi di elevata qualità, investimenti e tariffe più contenute. E quello dell'azienda nella sua dimensione d'impresa, che punta a crescere e a fare utili. Spetta ai sindaci tenere insieme queste due esigenze, per questo è importante che gli amministratori restino dentro la governance".
Sulla prospettiva di nuove alleanze con altre multiutility, Reggi dice che "stiamo cercando di trovare l'aggregazione più conveniente dal punto di vista industriale, senza sottostare a vincoli geografici, con un obiettivo prioritario: quello dell'energia. Per arrivare all'obiettivo della bolletta unica ai cittadini, dobbiamo innanzittutto attrezzarci per fornire energia a costo contenuto".
Non piace al sindaco Reggi l'idea della Regione di perseguire forme di accentramento Nel governo dei servizi pubblici locali. Concetto che ha ribadito anche durante il convegno su Enìa. "E' essenziale per noi sindaci - ha sostenuto - non rinuciare alle prerogative di controllo e di governo di alcuni servizi che riguardano i nostri concittadini. Perchè in caso di problemi o lamentele, questi non si rivolgerebbero a livelli superiori ma verrebbero sempre e comunque a chiamare in causa noi amministratori locali. E' importante allora applicare veramente il principio di sussidiarietà, con la Regione che si limita a indicare gli standard dei servizi e mira alla loro omogeneizzazione. Non mi interessa quante Agenzie d'Ambito per il governo di acqua e rifiuti ci sono sul territorio, quello che realmente conta è che i sindaci mantengano il controllo sugli investimenti da fare, sulle tariffe da praticare e possano verificare direttamente la qualità".
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