Condizioni di disagio sono previste in questi giorni per la prima ondata di calore della stagione che sta investendo in particolare le aree urbane della regione. Al riguardo, in tutte le province sono attivati i piani locali di intervento per l’assistenza alle persone più fragili, in particolare anziani, disabili, persone non autosufficienti.
I piani sono realizzati grazie a coordinamenti locali gestiti dalle Aziende sanitarie con i Comuni e con la collaborazione di associazioni di volontariato e del privato sociale, sulla base di quanto stabilito da linee guida regionali, diffuse con nota del 30 aprile scorso. Tale sistema, istituito a partire dall’estate del 2004, costituisce una rete di sostegno ormai strutturata in Emilia-Romagna.
In particolare, tale rete prevede:
- il sistema di monitoraggio climatico curato dall’Arpa e disponibile sul sito web all’indirizzo http://www.arpa.emr.it/disagio/), con le previsioni delle ondate di calore attivo già dal 15 maggio scorso;
- la predisposizione di centri di riferimento territoriali, gestiti in modo integrato tra Aziende Usl e Comuni, con il compito di coordinare gli interventi preventivi e assistenziali;
- l’individuazione di una mappa delle situazioni a rischio;
- il potenziamento dell’assistenza della popolazione già assistita a domicilio o nei centri diurni;
- programmi di intervento per le strutture residenziali e diurne che accolgono anziani e disabili.
Le azioni indicate dalle linee guida regionali, vincolanti per i Comuni con più di 50 mila abitanti, si inseriscono nei programmi territoriali di interventi socio-sanitari volti al contrasto della solitudine e dell’isolamento nelle fasce di popolazione più fragili. Il sostegno allo sviluppo di questi programmi (che comprendono anche interventi per le ondate di calore) è assicurato anche con le risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza, che destina per questi programmi il 2% delle risorse, per un totale di circa 6 milioni di euro.
Nelle realtà locali sono poi previste la diffusione di materiale informativo per i familiari e gli operatori che assistono anziani e disabili, con le indicazioni sui comportamenti corretti da seguire per ridurre l’impatto delle ondate di calore, e occasioni di incontro e socializzazione (anche in luoghi di aggregazione, come i centri sociali per persone anziane) attraverso iniziative dei Comuni, con le associazioni di volontariato e il privato sociale.
Tra le azioni avviate in questi anni per definire la mappa delle situazioni a rischio, la Regione attiva ogni anno in estate un sistema di monitoraggio degli accessi al pronto soccorso e dei ricoveri ospedalieri della popolazione utrasettantacinquenne, per individuare condizioni di solitudine. Altre situazioni di particolare fragilità, in particolare delle persone non note ai servizi, sono cercate attraverso una collaborazione strutturata tra medici di famiglia, presidi ospedalieri e servizi sociali dei Comuni. L’attenzione è rivolta particolarmente agli anziani con malattie croniche che vivono da soli.
Il numero verde del Servizio sanitario regionale: 800 033 033 (gratuito e attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 17,30, il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30) può rispondere alle domande di cittadini e cittadine sul problema e, qualora necessario, può trasferire, sempre senza alcun onere per chi chiama, la telefonata all’Urp dell’Azienda sanitaria di riferimento per tutti gli approfondimenti necessari.