Successo più che significativo per “The Abbots Way”, la corsa podistica in montagna sulla Via degli Abati, organizzata ed ideata da Elio Piccoli, Maria Bellini e Armando Rigolli, di ASD Lupi d’Appennino con sede a S.Michele di Morfasso, e svoltasi nei giorni scorsi. Una manifestazione che vede impegnati gli organizzatori, quasi tutti piacentini, sul percorso che a tratti comprende anche territori parmigiani e lunigiani., per chilometri. La Via si snoda da Bobbio a Pontremoli (Ms), e di qui a Roma. E' l'itinerario che nell'alto Medioevo gli abati del Monastero di San Colombano di Bobbio utilìzzavano per andare a Roma. Il percorso attraverso l’Appennino tosco-emiliano parte da Bobbio, attraversa i terrìtorì di Coli, Farini, Bardi e Borgo Val di Taro, superando 4 passi (Sella dei Generali, Linguadà, Santa Donna e Borgallo) e arriva a a Pontremoli, dove confluisce nella Via Francigena di Sigerico. Inserita quest’anno, con il patrocinio della Provincia, nel più ampio evento della Rete dei Cammini Francigeni, la gara ha coinvolto duecento partecipanti provenienti da tutto l’arco alpino e dal centro Italia, con diverse presenze estere come olandesi, americani, tedeschi, inglesi e francesi. Una gara molto selettiva, con diversi ritiri, ma molto apprezzata dai partecipanti,  per la bellezza dei luoghi attraversati e per la quasi totale assenza di traffico automobilistico.  Il vincitore, Remo Lavarda, di Vicenza, ha compiuto il percorso in poco più di 13 ore, quasi 26 ore ha impiegato l’ultimo classificato. Molti i piacentini in gara: tra loro, il gruppo dei Bipedi di Podenzano, sempre presenti con diversi appassionati. Un ringraziamento degli organizzatori a tutti coloro che hanno contribuito alla ealizzazione della gara, a partire dagli addetti dei Comuni attraversati per arrivare al Soccorso Alpino di Borgotaro e Farini (che si muove a cavallo), le Guardie Volontarie di Borgotaro, i cittadini residenti lungo il percorso, che hanno offerto ristoro, le varie Proloco, la croce Rossa di Bobbio. Alla preparazione dell'arrivo hanno collaborato gli “Amici di San Colombano”. Notevole la soddisfazione del sindaco di Bobbio, Roberto Pasquali, presente all’arrivo con una  rappresentanza di Bardi e che auspicato lo sviluppo di questi meeting, che sostengono un turismo fatto di passione per lo sport e rispetto per i luoghi attraversati. La manifestazione aderisce infatti ad un vero e proprio decalogo dove, il rispetto fra i concorrenti, l’attenzione alla pulizia dei luoghi, e l’assenza di premi in danaro, la fanno da padrone.
e Storia……

Il percorso attraversa e consente di riscoprire una zona di grande fascino storico, ambientale, paesistico ed artistico.
Tra i beni di interesse culturale presenti sul percorso, sono visitabili 5 castelli, 6 musei e pinacoteche, 1 osservatorio astronomico (a Bedonia), un’oasi di 600 ettari del WWF (a Borgo Val di Taro), 5 biblioteche storiche.
Lungo il percorso molte possibilità di pernottamento e ristoro per gruppi anche di 20-25 persone: disponibili 34 alberghi, locande, ostelli e canoniche per un totale di 1400 posti letto, 61 ristoranti, 36 agriturismi, 2 ìppovie, 19 punti tappa per cavalli e altro ancora.
Il percorso, già sede dell’evento lo scorso anno in edizione di prova, è stato verificato più volte dagli organizzatori dell’ASD Lupi d’Appennino in collaborazione con Giovanni Magistretti, studioso bobbiese che da anni sta lavorando su questo immenso e variegato museo all’aria aperta. Sentieri e strade (per la gran parte fuoristrada su circa il 90% della tratta) saranno identificati e segnalati con possibilità di pernottamenti e ristori. A breve uscirà materiale cartografico espressamente dedicato alla Via degli Abati in scala 1:25000 con notizie logistiche sul tracciato in collaborazione con i Comuni attraversati le Comunità Montane ed i vari Cai provinciali.