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"Scatta il conto alla rovescia per progettare le aree militari dismesse"

Firma solenne nell'aula del consiglio comunale (affollata di ufficiali, rappresentanti dei sindacati e consiglieri comunali) per il protocollo d'intesa sulle aree militari. Un documento di quattro pagine che sancisce innanzitutto un termine temporale: entro 24 mesi dovrà essere pronto nel suo stadio definitivo il maxiprogetto di delocalizzazione degli stabilimenti militari presenti in città: Staveco, Macra, ex Pertite, Arsenale, laboratorio pontieri e ex ospedale militare, più il piano di caricamento ferroviario. Da martedì prossimo, quattro tecnici militari saranno a Piacenza per avviare la fase di valutazione delle aree da dismettere (ora la stima del valore si aggira intorno ai 180milioni di euro) in vista del loro passaggio al demanio.

"Inizia il conto alla rovescia - ha sottolineato il sindaco Roberto Reggi - per la progettazione di una struttura delocalizzata in grado di ospitare gli stabilmenti da trasferire, e per individuare i progettisti di alto livello incaricati di ripensare la funzione delle aree dismesse. E' la prima tappa di un percorso che ci condurrà dallo studio di fattibilità al progetto preliminare, fino a quello definitivo, passando per l'accordo di programma". Reggi ha precisato che tutto l'iter si armonizzerà ai passaggi amministrativi in agenda: "Entro l'estate potremmo arrivare al progetto preliminare che andrà integrato al Psc, il piano strutturale comunale, e l'accordo di programma potrebbe venire alla luce fra un anno". Nel frattempo dovrà farsi viva una "cordata di soggetti privati che si candidi a sostenere economicamente il migliore progetto possibile". Si stima infatti che l'operazione abbia un valore economico complessivo superiore ai 200 milioni.

Il sottosegretario Lorenzo Forcieri ha spiegato il valore dell'intesa: "E' una situazione che vogliamo asumere come modello, così la Difesa si riorganizza e si modernizza, liberando aree e strutture che possono servire alla collettività; ora il percorso è in discesa, ci saranno da superare alcuni problemi tecnici e arrivare alla stima reale dei costi, ma abbiamo l'esigenza e l'ambizione di fare presto". Forcieri ha anche accennato che nell'operazione di dismissione potrebbe rentrare presto anche la caserma Pontieri e precisato che gli impegni presi hanno "valore assoluto, al di là dell'esito delle elezioni". 

Reggi ha definito "una circostanza fortunata l'assegnazione dell'Expo 2015 a Milano in questi giorni, poichè ci consente di accelerare nel recupero di quei progetti connessi alla dismissione del polo militare provvisti di un'utilità specifica al comprensorio milanese e al suo collegamento con Piacenza". Solo un accenno alle polemiche politiche che hanno portato alla minoranza di centrodestra a non partecipare alla cerimonia (presente il solo Antonio Levoni): "E' un progetto che fin dall'inizio è stato gestito bipartisan e se avessimo aspettato le elezioni, come minimo si sarebbero persi 3 mesi di lavoro". 

 
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