"Colpisce che su un tema così delicato come quello della sicurezza e dell'immigrazione questo governo faccia campagna elettorale, mentre si trova in ostaggio di Maroni e Bossi". E' una delle riflessioni di stretta attualità che Enrico Letta, parlamentare del Pd già ministro, ha svolto nel corso della sua tappa piacentina per presentare il suo ultimo libro "Costruire la cattedrale" (edito da Mondadori). La contingenza politica costituisce un tema ineludibile, ma lo sforzo editoriale di Letta è in gran parte volto a contestare il "presentismo" della nostra politica, ovvero l'incapacità si sganciarsi dalla logica del giorno per giorno e dalla pressione dei sondaggi. Costruire la cattedrale è infatti la metafora scelta dal politico pisano per sollecitare l'esigenza di tornare ad occuparsi di progetti ad ampio respiro, capaci di legare fra di loro le generazioni, tenuti insieme da una spinta collettiva verso il bene comune, come in passato la costruzione delle cattedrali. Letta ha sottolineato che il libro vuole rappresentare una risposta agli stimoli culturali venuti dalle teorie di Giulio Tremonti, "al quale il centrosinistra non ha saputo ancora replicare". "Siamo afoni rispetto alle sfide lanciate - ha sottolineato - dai nostri avversari e di fatto la forza di questo governo è la nostra debolezza; non siamo ancora stati capaci di costruire un'opposizione credibile". Il contraltare politico del dibattito (moderato da Gustavo Roccella, di Libertà), tenutosi alla Galleria Ricci Oddi, è stato affidato al sottosegretario Luigi Casero, il quale ha concordato sulla necessità di "costruire percorsi di elaborazione parallela alla politica appiattita sul quotidiano". "L'esasperazione dell'uso dei sondaggi - ha aggiunto - rischia di dare risposte solo di breve termine ai problemi, ma non drammatizziamone l'uso". Roberto Reggi, sindaco di Piacenza, ha fornito la sua personale interpretazione della "cattedrale" che occorre tornare a costruire: "C'è bisogno di recuperare una modalità di azione politica che non si accontenti soltanto del risultato immediato. La parte politica prevalente oggi, queslla populista, ci trascina verso un appiattimento dell'agire, perchè cavalca l'onda delle opinioni correnti e ascolta solo la "pancia" del popolo. Ad esempio sul tema della sicurezza, vediamo quanto si sia affermato il messaggio della tolleranza zero, peccato che non funzioni e faccia soltanto aumentare i costi. Le forze riformiste e quelle moderate più illuminate si possono alleare per sconfiggere questo modo di fare. Come dimostra la vicenda del ponte sul Po, oggi per un amministratore è difficile trovare le risorse per mantenere le eredità che ci sono state trasmesse. La nostra cattedrale è la conservazione del livello di qaulità della vita che ci siamo guadagnati in questi anni".
|