E' stata prorogata di una settimana la straordinaria mostra fotografica sul sessantotto con gli scatti di Prospero Cravedi. Il padiglione all'Urban Center resterà aperto ogni giorno fino a sabato 6 giugno. Non perdete l'occasione per visitarlo. Ieri sera grande successo per il concerto di Paolo Tofano "Il cielo in una stanza": guarda le foto.

---

Inaugurata all'Urban Center la mostra sul Sessantotto a Piacenza, raccontato negli scatti in bianco e nero di Prospero Cravedi. Un viaggio straordinario per immagini in un passato suggestivo e straniante, ancora vivo nei visi invecchiati, nelle fronti stempiate e nei capelli ingrigiti di chi allora "c'era". In piazza ad ascoltare un comizio o dietro uno striscione di un consiglio di fabbrica, o semplicemente perchè passava di lì - sul selciato delle strade piacentine - per puro caso. In realtà, come ha sottolineato uno dei curatori della mostra, Paolo Barbaro, il Sessantotto si prolungato ben oltre il 31 dicembre di quell'anno, da qui la felice scelta di suddividere le foto per temi e di collocarle entro un intervallo temporale più ampio, per dare conto sia dei prodromi, sia degli strascichi. Ne esce una Piacenza in bianco e nero, ma viva e pulsante e non mancano gli sbeffeggi e le semplici incursioni nel costume di un'epoca che ci ha segnato tutti. "Il cielo in una stanza" è il titolo della rassegna nel padiglione dell'Urban Center, ed oltre la dimensione piatta dei pannelli fotografici si aprono tantissimi cieli, grigi a causa della tecnica fotografica di 40 anni fa, ma screziati di speranze e di promesse nei pensieri e nei ricordi di chi è stato ritratto.

Duecentotrenta scatti per raccontare il Sessantotto, immagini che mostrano non solo lo spaccato della lotta politica, degli scontri sindacali, ma documentano anche il passaggio della "rivoluzione" nella quotidianità di fine anni Sessanta. Un obiettivo puntato su Piacenza, ma anche sui grandi avvenimenti d'Italia. Tutto questo sta racchiuso nella mostra "Il cielo in una stanza" di Prospero Cravedi. Il fotoreporter piacentino ha messo mano al suo sterminato archivio, e insieme a Paolo Barbaro e a Paolo Maurizio Bottigelli ha scelto le immagini che andranno a comporre un ideale viaggio nel nostro passato prossimo. L'iniziativa, che vede la collaborazione della Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Piacenza, Arci, Cittàcomune, Fondazione di Piacenza e Vigevano, vedrà un ospite d'eccezione in occasione dell'inaugurazione: Marco Bellocchio sarà a Piacenza stasera, all'Urban Center, sede della mostra. Il regista, insieme al fratello Piergiorgio, scrittore e intellettuale, parlerà di quegli anni.

Numerosi gli eventi collaterali dedicati alla mostra, curati da Cittàcomune, presieduta da Gianni D'Amo: mercoledì 13 maggio alle 18 si parlerà de "Il Sessantotto prima del '68", il 15 maggio sarà la volta de "Quaderni Piacentini", il movimento in rivista (ore 21), il 19 maggio sarà la volta de "La contestazione a Piacenza" (ore 18), il 20 maggio "La campagna rimossa" (ore 18), il 29 maggio "Il 1969 e le lotte operaie" (ore 21), il 30 maggio "2001: da qui all'eternità" (ore 18). Arte e musica con: "I giorni cantati", mercoledì 20 maggio ore 21, "Mettiamo dei fiori nei vostri cannoni", venerdì 22 maggio ore 21, "Revolution n.2009", martedì 26 maggio ore 21, "Passato prossimo", mercoledì 27 maggio (ore 21), "Paolo Tofani in concerto", sabato 30 maggio ore 21.