Chiusa l'udienza di Danilo Di Luca davanti al Gui. All'abruzzese, non presente in aula, è stata imputata un'endovena di plasma. L'accusa è stata avanzata intorno a mezzogiorno durante l'undienza per doping a carico del vincitore del Giro 2007. Dopo gli interventi dei periti, la parola è passata alla Procura antidoping nella persona dell'avvocato Fabio Filocamo che ha precisato: "Noi facciamo un'accusa precisa e concreta" perché nelle tre ore intercorse tra il primo e il secondo test allo Zoncolan Di Luca risulterebbe, secondo la Procura Federale, aver effettuato "una manipolazione fisiologica corporea con infusione di plasma".
La difesa ha subito replicato, quindi intorno alle 12.30 è iniziata la Camera di consiglio che ha deciso di rinviare la sentenza al 16 aprile dopo un'ulteriore superperizia tecnica che chiarisca finalmente se i valori riscontrati al campione nella tappa del Giro 2007 siano riconducibili a pratiche dopanti o ad altre cause. Il collegio giudicante, presieduto da Francesco Plotino, ha affidato la perizia tecnica super-partes a tre medici, Toscano, Lubrano e Pontecorvi, dell'università La Sapienza di Roma. I periti dovranno consegnare una relazione entro dieci giorni, le parti dovranno presentare eventuali osservazioni scritte entro il 15 aprile, il 16 la nuova udienza. Questo riduce ulteriormente i tempi per un possibile ricorso al Tas e un'eventuale partecipazione del campione al Giro 2008.
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