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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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PONTE SUL PO SOTTO SEQUESTRO. REGGI:"DISASTRO ANNUNCIATO". IL VIDEO DELLA POLIZIA DI STATO

IL PONTE STRADALE SUL PO CEDE DOPO LA PIENA - Sono passate da poco le 12 e 30 di un giovedì qualsiasi, l'ora di punta è appena trascorsa e il traffico sul ponte comincia a calare. Quando accade l'impensabile: all'improvviso la strada comincia a vibrare, un rumore sordo e il nastro di cemento sotto alle ruote s'inclina all'indietro e sprofonda fino a spezzarsi, nel punto dell'impatto col terreno acquitrinoso sottostante, sommerso dalla piena del fiume. Provate a pensare cosa hanno provato quegli automobilisti che sono stati inghiottiti dalla strada, trascinati all'indietro fino allo schianto con l'abisso, che per fortuna non ha causato vittime. Provate a immaginare, ma sarà difficile riuscirci.   

SOTTO SEQUESTRO GIUDIZIARIO - Il ponte sul Po è stato messo sotto sequestro dall'autorità giudiziaria di Lodi, cui spetta la competenza del tratto di infrastruttura teatro del crollo di giovedì mattina. Non è ancora possibile, quindi, avviare una perizia sulle cause del cedimento strutturale e valutare la lunghezza della chiusura. Lunedì mattina, in Comune a Piacenza, si terrà un vertice con gli assessori regionali Peri (Emilia Romagna) e Cattaneo (Lombardia). L'assessore regionale Alfredo Peri ha invece anticipato di aver sollecitato Anas e il ministro Altero Matteoli per garantire il pedaggio gratuito sull'A1: "Massima disponibilità, ma manca ancora la risposta definitiva".  Migliorano le condizioni degli automobilisti rimasti coinvolti nel crollo: 2 di questi sono già stati dimessi dall'ospedale di Codogno. Migliora anche la prognosi del ferito più grave, un ragazzo di 27 anni, Marco Grandini, di Caselle Landi ricoverato a Piacenza. Per lui si parla di trauma toracico.

LA NOTIZIA DELLE 13 DI OGGI 30 APRILE - La piena del Po non ha lasciato indenne il ponte stradale: a cedere un'arcata intorno alle 13 sul versante lodigiano del viadotto, in zona golenale, con la strada che si è spezzata inghiottendo quattro vetture: una di queste è rimasta incastrata a filo d'acqua. Le altre vetture coivolte sono rimaste in bilico senza cadere nel fiume: in quel punto abitualmente l'acqua non arriva, solo a causa della piena l'area era sommersa. Sul posto sono accorsi prontamente i soccorsi dei vigili del fuoco con i sommozzatori, della polizia e del 118. I feriti, estratti dalle auto rimaste incastrate sono tre, uno dei quali grave, trasportato con l'eliambulanza all'ospedale di Piacenza. Gli altri due, meno gravi, sono al nosocomio di Codogno. Nessuna conseguenza sul traffico ferroviario.

"HO VISTO LA STRADA SPROFONDARE" - La testimonianza è di Donato De Ieso, lodigiano che proprio nel momento del crollo stava per imboccare il ponte da S. Rocco al Porto. "Stavo per finire di percorrere la curva dell'Auchan, quando mi sono trovato davanti ad una coda di vetture ferme proprio all'imbocco del ponte: ma la cosa che mi ha terrorizzato è stata la vista della sede stradale sprofondata. La gente ha cominciato a scendere dalle auto e a scappare, qualcuno ha lasciato la macchina lì. Di fatto si erano creati dei dislivelli tra un giunto e l'altro dei blocchi di carreggiata. Poco dopo sono arrivati i soccorsi che ci hanno detto di tornare indietro. Ho saputo più tardi quello che era successo qualche decina di metri più in là. Sono ancora scioccato".  

NELLA NOTTE "INABISSATA" LA MAP - La piena del Po ha affondato la Map: il circolo-ristorante galleggiante ancorato alla sponda del fiume questa notte intorno alle 4 si è in parte inabissato. Forse a causa di un grosso tronco portato dalla corrente del fiume che ha danneggiato il sistema di ancoraggio.  Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i tecnici dell'Aipo. Il livello del Po è in continua discesa: il colmo, spiega Massimo Valente dell'Aipo, è stato raggiunto stanotte alle 22 e 30. La situazione sta molto lentamente tornando verso la normalità. Ancora ore di super lavoro, invece, per i vigili del fuoco. Lungo l'argine hanno dovuto mettere in sicurezza 2 imbarcazioni ancorate al pontile della Map. Sono poi intervenuti a Travo, per una piccola frana, e a Calendasco dove un'abitazione ha seri problemi strutturali.

29 APRILE

LO SPETTACOLO DELLA PIENA - La piena del Po è arrivata intorno alle 18 a Piacenza. Uno spettacolo per fortuna senza gravi conseguenze che molti piacentini hanno voluto vivere in diretta. Molte persone armate di telefonini e di macchine digitali per ritrarre il grande fiume gonfio d'acqua si sono riversate sulla sponda, lungo via del Pontiere e l'ultimo tratto di via Nino Bixio semisommersa dall'acqua. Come mostrano i nostri filmati e le foto il livello dell'acqua è cresciuto ancora fino a quota 7 metri e 83 (alle 23). L'incremento è stato rallentato dalla rottura di un piccolo argine golenale a S. Stefano Lodigiano. I tecnici dell'Aipo e i vigili urbani hanno tenuto sotto controllo la situazione. In via Bixio anche due troupe del Tg5 e di Sky News.

Vertice in Provincia tra il presidente Gian Luigi Boiardi e i primi cittadini dei Comuni più colpiti dal maltempo. Verrà chiesto in Regione il riconoscimento dello stato di emergenza per il nostro territorio. Si aggrava il bilancio dei danni.

Si aggrava il bilancio dei danni per il maltempo che ha colpito nelle ultime 48 ore la provincia di Piacenza. Sono ancora interrotte sei strade provinciali e una decina di strade comunali. Tecnici della protezione civile degli enti locali stanno intervenendo per creare passaggi alternativi. Numerosi sono i Comuni in cui si sono verificati danni alle abitazioni private e alle attività produttive. Squadre di volontari di protezione civile stanno ancora intervenendo nei Comuni di Borgonovo e Cortemaggiore (Pc) per gli allagamenti causati dalle esondazioni dei torrenti Arda e Tidone, con motopompe e idrovore fornite dal Centro di pronto intervento della protezione civile regionale con sede a Tresigallo (Fe).
L’Agenzia regionale di Protezione Civile segue l’evoluzione della situazione, rinforzando in particolare le attività di sorveglianza idraulica, insieme a Prefetture, Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, Comuni, Arpa, Aipo, servizi tecnici regionali, Province, consorzi di bonifica, in stretto raccordo con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile.
Piena del Po
L’Agenzia regionale di Protezione Civile, in accordo con Aipo e Arpa, ha dichiarato lo stato di preallarme nelle aree rivierasche delle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia per il passaggio della piena del Po, attesa nel territorio piacentino con una portata stimata di 7100 metri cubi al secondo. 
La Protezione civile regionale, in accordo con gli Enti locali, sta predisponendo azioni informative e eventuali interventi per mettere in sicurezza insediamenti privati e attività produttive situate nelle aree golenali.
Le previsioni meteo
In base ai dati meteo Arpa sul territorio regionale le deboli precipitazioni dovrebbero esaurirsi nella giornata di domani; la conferma di questo scenario in miglioramento consentirà alla protezione civile regionale ed agli enti locali di proseguire con gli interventi di messa in sicurezza.
Cosa fare in caso di alluvione
Un vademecum per i cittadini è disponibile sul portale dell’Agenzia regionale di protezione civile www.protezionecivile.emilia-romagna.it

La Provincia di Piacenza chiede lo stato di emergenza in seguito alla grave situazione che si è venuta a determinare a causa del maltempo degli ultimi giorni. E' quanto ha annunciato questa mattina il Presidente Gianluigi Boiardi, nel corso di una riunione straordinaria, convocata nella sala Consiglio della Provincia, con i rappresenti di comunità montane, Prefettura, Consorzi di Bonifica, Corpo Forestale e Regione, e alla quale hanno partecipato anche gli assessori provinciali all'Agricoltura, Mario Spezia, alla Protezione Civile, Gianluigi Ziliani, ai Lavori Pubblici Patrizia Calza, e alla Programmazione e Sviluppo Economico del Territorio, Alberto Borghi, con i funzionari dei rispettivi servizi. Nella lettera che il Presidente ha inviato, si richiede ai sindaci di tutti i comuni della provincia, ai presidente dei Consorzi di Bonifica e ai presidenti delle comunità montane, di fare pervenire entro oggi il quadro completo delle situazioni di emergenza riguardanti strutture pubbliche e private (compresi i danni ai fondi agricoli), comprensivo delle segnalazioni già trasmesse completo di una stima del valore dei danni.
La richiesta dello stato di emergenza verrà quindi inoltrata al Presidente della Regione Vasco Errani, che ha già dato la massima disponibilità, e da lui al Governo e di conseguenza al sottosegretario per la Protezione Civile Guido Bertolaso.

Frane a Piozzano e Vernasca. Vigoleno "isolata" 
Nel corso della riunione di questa mattina, sono state evidenziate alcune delle più importanti criticità. In particolare, il presidente della Comunità Montana Valli Arda e Nure, Gianluigi Molinari, e il rappresentante della Comunità Montana Appennino Piacentino, Massimo Castellini, hanno segnalato alcuni tra i principali problemi presenti sul territorio.  Tra le situazioni più gravi quelle dei comuni di Piozzano e Vernasca. In quest'ultimo la frazione di Vigoleno è rimasta isolata, ed una frana sta minacciando un'abitazione.

Fausto Zermani, del Consorzio di Bonifica Bacini Tidone e Trebbia ha sottolineato come i fenomeni registrati non abbiano precedenti negli anni passati e ha annunciato alcuni interventi, già realizzati, per garantire la sicurezza dei centri abitati. Francesco Ramunni, in rappresentanza del Prefetto Luigi Viana, ha espresso il massimo sostegno da parte della Prefettura alle azioni intraprese dalla Provincia per la richiesta dello stato di emergenza. Infine, il Presidente Gianluigi Boiardi ha annunciato la costituzione di un tavolo tecnico con i funzionari degli assessorati per affrontare l'emergenza e fornire aiuti ai comuni in difficoltà.  

La situazione in Valtrebbia (28 aprile)

E’ un bilancio preoccupante quello messo insieme in queste ore da forze dell’ordine e volontari sul fronte delle frane in Valtrebbia. La pioggia incessante, che non ha smesso di cadere dalla serata di ieri, ha provocato da un lato l’allagamento di case, garage e giardini e dall’altro il cedimento di grosse quantità di terreno sulle strade comunali e sulla Statale 45. Se a Rivergaro sei famiglie sono state sfollate in via precauzionale a causa della frana che ha interessato la strada che conduce al castello, sulla 45 all’altezza della località Dolgo gli uomini dell’Anas sono al lavoro dalla notte scorsa per liberare la carreggiata da massi e fango. Poco distante a Quadrelli altre ruspe sono al lavoro per mettere in sicurezza la strada. Le pattuglie della polizia municipale della Valtrebbia insieme ai carabinieri, ai vigili del fuoco e volontari della protezione civile, della Pubblica assistenza Sant’Agata e della Croce rossa di Agazzano sono intervenuti anche a Gragnano, Piozzano, dove in località Vallescura la situazione già compromessa è precipitata, Travo e nei dintorni di Rivergaro (dove lo straripamento di alcuni canali ha causato l’allagamento di abitazioni, invase da circa un metro di acqua).

La situazione a Castellarquato

Le abbondati piogge degli ultimi giorni, sommate ad alcune situazioni preesistenti, dovute ad uno degli inverni più piovosi del secolo, stanno causando alcuni problemi sul territorio arquatese. Il più evidente è stato lo smottamento di fango che ha completamente ostruito la Strada di Circonvallazione (già franata in un altro punto in seguito alle straordinarie precipitazioni di febbraio), che dai quartieri del basso paese porta al parcheggio n.4 di Piazzale di Cima, di fianco al cimitero del capoluogo. Il personale dell’ufficio tecnico del comune, uscito sin dalle prime ore di oggi [28 aprile ndr] con la Polizia Municipale, per monitorare e mettere in sicurezza la situazione sul territorio, ha subito chiuso la strada. Per poche ore, quindi, il traffico per via Sforza Caolzio e Via Vassalli è stato forzatamente a doppio senso, ben presto però è stata riaperta Via Porta di Sasso (i cui lavori di risistemazione iniziati mesi fa si sono prolungati proprio a causa del maltempo) per consentire un deflusso più agevole dalla parte alta del paese. I lavori di consolidamento della via che scende sulla provinciale per Lugagnano, ne consentono la percorrenza, ma si raccomanda di procedere a velocità molto moderata poiché non è stato completato il rifacimento del manto di asfalto. E’ probabile che la Strada di Circonvallazione rimarrà chiusa, anche se ieri si sta provvedendo allo sgombero del materiale sceso sulla carreggiata, fino a miglioramento delle condizioni meteo. Per consentire le operazioni dei mezzi pesanti in sicurezza, è stata, questa mattina fino presumibilmente a domani/fine lavori, interrotta l’illuminazione pubblica della zona.
Oltre al torrente Arda che attraversa il paese con una spettacolare portata d’acqua, si sono verificati altri problemi, senza peraltro che si registrino zone isolate o pericoli per le persone.
Nella notte tra lunedì e martedì è esondato il torrente Chiavenna in località Carbonina, Battellaccio e verso Montagnano, ma già in queste ore la situazione è in via di normalizzazione. Un altro smottamento ha colpito la strada vicinale di Monteraschino (sopra Vigolo Marchese), che è stata chiusa in direzione Vigolo, le abitazioni sono raggiungibili dall’alto passando per località Cristo di Castellarquato. È stato riscontrato un movimento franoso allo stadio iniziale sulla strada di Bacedasco, dopo l’incrocio con località Martani: la banchina sta cedendo ed è stato istituito il transito dei veicoli con senso unico alternato.
È al momento in valutazione la situazione della strada degli Zilioli, già interessata da una frana alla fine dello scorso novembre.

GLI AGGIORNAMENTI DEI GIORNI SCORSI

Bologna – L’Agenzia regionale di Protezione civile traccia i primi bilanci dell’ondata di maltempo che ha interessato nelle ultime 24 ore la provincia di Piacenza. Un’ondata preannunciata dall’allerta dell’Agenzia sabato scorso, 25 aprile, sulla base delle previsioni meteo dell’Arpa, in stretto contatto con il Dipartimento nazionale della Protezione civile.

Nel pomeriggio e durante la serata di ieri, nel territorio piacentino sono stati registrati complessivamente 90 millimetri di piogge, con picchi di 30 millimetri nelle due ore nei comuni di pianura. I disagi maggiori si sono verificati con le esondazioni del fiume Arda, del torrente Tidone e dei canali di bonifica nei Comuni piacentini di Borgonovo Val Tidone (dove ci sono stati numerosi interventi per l’allagamento di un Istituto tecnico statale, di cantine private, campi e aziende agricole), Cortemaggiore (nella frazione di San Martino), Sarmato (in località Agazzino), Castel San Giovanni (allagamenti di cantine e garage nelle private abitazioni), Caorso (dove sono state coinvolte abitazioni private e sottopassi stradali); allagamenti  anche nei territori di Chiavenna Landi, Rivergaro, San Giorgio Piacentino, Pianello Val Tidone, Piozzano Bosco di Papa. Si sono verificate inoltre interruzioni su numerose strade provinciali: i tecnici della Provincia di Piacenza sono al lavoro per ripristinare la viabilità.

Gli interventi della Protezione civile nel piacentino
Dal pomeriggio di ieri sono intervenute una decina di squadre di volontari del coordinamento provinciale di Protezione civile di Piacenza, cui si sono affiancate stamani due squadre di volontari del coordinamento provinciale di Parma, attrezzate con motopompe e idrovore inviate dal Centro di pronto intervento idraulico Cerpic che ha sede a Tresigallo (Ferrara). Volontari e mezzi della Protezione civile stanno lavorando a fianco delle squadre dei Vigili del fuoco. L’Agenzia regionale di Protezione civile sta seguendo l’evoluzione della situazione, in raccordo con le Prefetture, i Comuni, l’Arpa, l’Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po), i servizi tecnici regionali, le Province, i Consorzi di bonifica.

Allerta per la situazione del Po: la piena è attesa per domani, tra pomeriggio e sera
La piena del Po si è formata nelle ultime ore in Piemonte, a causa delle intense precipitazioni: nelle ultime 72 ore sono caduti in media 100 millimetri di pioggia nel bacino del fiume Tanaro in provincia di Alessandria. Dopo il passaggio atteso nel pomeriggio di oggi a Isola Sant’Antonio (Alessandria), gli esperti della Protezione civile regionale e di Arpa prevedono che la piena arrivi domani, tra pomeriggio e sera, in territorio piacentino, con una portata stimata sui 7 mila metri cubi al secondo. L’Agenzia regionale di Protezione civile, in base ai dati forniti dal Centro funzionale Arpa Sim in accordo con Aipo, ha emesso un’allerta con stato di attenzione per le aree golenali delle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia.

Le previsioni
In base ai dati meteo Arpa, una debole perturbazione persisterà sul territorio regionale - in particolare nella provincia di Piacenza - con piogge deboli, localmente a carattere di rovescio, fino alla mattina di giovedì 30 aprile.

Aggiornamento pomeriggio 28 aprile - La pioggia incessante delle ultime ore continua a causare problemi alla viabilità del territorio. Malgrado il Servizio Infrastrutture e Viabilità sia riuscito a riaprire le strade provinciali di “Genova” (due chilometri a nord di Vernasca) e “Bardi” (nei pressi di Vernasca), continuano a rimanere chiuse al traffico le provinciali di “Gropparello” e “Padri”, interrotte da frane di grandi dimensioni. Sono impraticabili anche le provinciali di “Chiavenna”, in prossimità del sottopasso di Caorso, e di “Muradolo”, tra Ponte Riglio e Caorso, entrambe per allagamenti dovuti alla fuoriuscita dell'acqua dagli alvei. Inoltre, rimane chiusa al traffico anche la provinciale di “Cantone”, tra Agazzano e Castano. Nuovi disagi si segnalano invece sulla provinciale di “Caldarola” e “Tassara”, tra Stadera e Tassara.

Il fiume Po ha raggiunto il livello di 6 metri e 24 centimetri ed è ancora in crescita. Invasa dall'acqua la parte bassa di via Nino Bixio e anche gli impianti ai piani inferiori dell'omonima società sportiva. Il grande fiume è ingrossato soprattutto dagli affluenti occidentali del Piemonte.

Aggiornamento situazione strade in provincia: Il maltempo che si è abbattuto in questi giorni sul nord Italia ha procurato ingenti danni anche sul nostro territorio. In queste ore sono state chiuse sette strade provinciali per allagamenti e smottamenti. Si tratta della strada provinciale di “Padri”, interrotta da una frana, di “Muradolo”, tra Ponte Riglio e Caorso, e “Chiavenna”, entrambe bloccate dagli allagamenti, di “Genova”, due chilometri a nord di Vernasca, di “Cantone”, tra Agazzano e Castagno, di “Gropparello”, a sud di Sariano, e di “Bardi”, nei pressi di Vernasca. Per tre di esse, strada provinciale di “Genova”, di “Gropparello” e di “Bardi”, il servizio infrastrutture e viabilità in queste ore procederà alla riapertura. In giornata si prevede di ripristinare la viabilità in tutte le altre, ad eccezione di quella per “Padri”, bloccata da una frana e per la quale  saranno necessari lavori più complessi. Per quanto riguarda le strade di “Muradolo” e “Chiavenna”, la situazione dovrebbe tornare alla normalità con la diminuzione delle piogge ed il conseguente rientro negli alvei dell'acqua che ha allagato le carreggiate.
 

AGGIORNAMENTO MATTINA 28 APRILE - Il livello del Po alle 11,30 di questa mattina ha raggiunto i 6 metri e 01 centimetri ed è ancora in crescita. Le previsioni indicano almeno un altro metro di incremento nelle prossime ore. In queste ore i vigili del fuoco stanno intervenendo in varie zone della provincia dopo una notte di intenso lavoro: a Piozzano preoccupa una frana, allagamenti di case e cantine a Strà di Nibbiano, a Rivergaro e a Muradolo. Il torrente Arda ha toccato il picco questa notte, mentre il Riglio nei pressi di Caorso ha inondato alcune cascine, sul posto operatori con motopompe.

AGGIORNAMENTO NOTTE 28 APRILE - La Protezione Civile informa che sono arrivate segnalazioni da tutta la provincia, Borgonovo, Agazzano, Agazzino, Strà, Castel San Giovanni, Podenzano, Rivergaro e per ultima Settima. "I nostri interventi si sono concentrati prevalentemente - spiega un comunicato - presso le scuole di Borgonovo le quali sono allagate sino al piano terra, si sta intervenendo con due motopompe e si sono già alternate due squadre di volontari. Ad Agazzino si è provveduto ad avvisare la popolazione di salire ai piani superiori delle case in quanto il livello dell'acqua era in crescita, si sono posizionati sacchi di sabbia e si sono utilizzate le motopompe. A Strà e nelle vicinanze, in supporto ai vigili del fuoco si è provveduto alla disposizione di sacchi di sabbia e all'utilizzo di motopompe ed idrovore. Richieste anche da Settima per verificare la situazione degli allagamenti.

L'ARDA IN PIENA Per quanto riguarda la situazione "Arda", previsto l'arrivo dell'ondata di piena, che secondo le rilevazioni AIPO, è superiore
a quella dello scorso Febbraio, per questo motivo è già stata predisposta una squadra che da stanotte alle 4 effettua il monitoraggio della zona interessata. Si è provveduto anche, tramite il Centro Operativo Regionale dell'Emilia Romagna, ad allertare le province limitrofe che con i propri volontari sono pronte ad intervenire se ve ne fosse bisogno.
Viene segnalato che anche il livello del Trebbia è abbastanza preoccupante. Il Coordinamento della Protezione Civil ha messo in campo tutte le proprie risorse, sia in termini di uomini che in termini di attrezzature.
 
Il Po in piena - E' attesa per questa mattina la piena del grande fiume che da ieri pomeriggio ha preso a crescere ad un ritmo elevatissimo. E' atteso un livello intorno ai 6 metri, ma nel corso della giornata - se le precipitazioni non si placheranno - potrebbe superare la soglia. Ieri sera a tarda ora è stata disposta la chiusura per sicurezza di via Nino Bixio con le transenne. Arda in piena: situazione di allarme in Valdarda per il livello di piena del torrente che si sta spostando a valle, attraverso gli abitati di Lugagnano e Castellarquato. Mezza provincia allagata 28 aprile - Precipitazioni intense con scrosci a tratti violenti hanno messo in crisi il sistema dei canali irrigui di molte zone della nostra provincia. Innumerevoli gli interventi che hanno impegnato ieri sera fino a tarda ora i vigili del fuoco e gli uomini della protezione civile, come abbiamo raccontato nei precedenti aggiornamenti. CHIUSA LA STRADA PER BORGONOVO all'altezza del bivio per Mottaziana perchè la carreggiata è stata invasa dall'acqua. Per raggiungere il paese ieri sera era necessario passare lungo la via Emilia.

AGGIORNAMENTO SERA 27 APRILE - Castelsangiovanni, Borgonovo, Agazzano, Strà di Nibbiano, Rivergaro in zona Ca' Leoni dove si era verificata una frana l'anno scorso, e ancora a Podenzano, e in alta Valdarda a S. Michele di Morfasso per uno smottamento del terreno. E' lunga la lista di interventi che in queste ore stanno mettendo in atto vigili del fuoco e la protezione civile in tutta la provincia. In particolare a Strà di Nibbiano stanno intervendo tre mezzi e una squadra di 15 persone della protezione civile con due motopompe. A BREVE NUOVI AGGIORNAMENTI

AGGIORNAMENTO sera 27 aprile -  I vigili del fuoco di Piacenza hanno chiesto aiuto ai colleghi di Parma per intervenire a fronte delle numerose esondazioni che si stanno verificando in tutta la provincia, a causa delle piogge battenti di queste ore. In arrivo anche il nucleo sommozzatori da Bologna. A rompere gli argini sono soprattutto i canali irrigui gonfiati dalle precipitazioni. A Castelsangiovanni la situazione più critica è nella zona del cimitero dove sono state sgomberate alcune abitazioni. Il Luretta è esondato ad Agazzano e il Tidone ha invaso la strada per Borgnonovo. Interventi anche a Sariano di Gropparello e a Pontedellolio.

Diverse squadre composte da oltre 20 persone della Protezione Civile sono intervenute presso l'ospedale di Borgonovo e l'istituto Andreoli per far fronte ad alcuni allagamenti. Invasi dall'acqua anche alcuni tratti dalla strada per Borgonovo. Un'altra squadra è in azione ad Agazzano. L'intervento avviene con l'ausilio di motopompe e torri faro per illuminare le zone in cui operare. Sul posto anche i vigili del fuoco. Critica anche la situazione del Trebbia a Rivergaro, dove il volume dell'acqua è in aumento.

Cresce intanto ancora il Po. arrivato a quota 4,51 metri come risulta dalle misurazioni dell'Aipo.

AGGIORNAMENTO 27 APRILE - Il livello del grande fiume è ancora lontano dalle soglie di allarme, ma la sua crescita è molto rapida: 10-15 centimetri all'ora. Per questo i tecnici dell'Aipo (l'agenzia del Po) sono in fase di attenzione. Le precipitazioni che continuano su tutto il versante occidentale della penisola e sugli appennini alimentano gli affluenti, che stanno riversando in Po grandi volumi di acqua. A Piacenza alle 17 e 20 il livello si attestava intorno a 3 metri e 26 con la prospettiva di un veloce incremento almeno fino a domani mattina. "Stiamo valutando attentamente la situazione - spiega Massimo Valente dell'Aipo - ed abbiamo attivato la fase di preallerta, naturalmente monitoriamo l'evolversi del quadro". Per quanto riguarda gli affluenti, particolarmente ingrossati Nure e Arda, con una piena a Lugnagnano in queste ore.  

 

 

Viabilità senza problemi in provincia - Alle 17,30 di oggi, lunedì 27 aprile, tutte le strade provinciali sono percorribili, nonostante il maltempo che sta imperversando in queste ore sul nostro territorio. Lo comunicano i tecnici del Servizio Infrastrutture stradali e Viabilità dell'Amministrazione provinciale, che tengono costantemente monitorata la situazione. Su alcune strade si è verificato qualche piccolo problema, che non ha però pregiudicato la percorribilità delle arterie. Non è da escludere che la situazione possa peggiorare, se continuerà a piovere come sta facendo ora.
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La Protezione civile è intervenuta in provincia di Piacenza per frane, smottamenti e allagamenti. Allerta per la piena del Po, attesa per oggi. Il grande fiume ha raggiunto quota i 7 metri e 14 alle 7 di questa mattina e cresce ancora. Ad alimentare il fiume soprattutto gli affluenti piemontesi ed in particolare il Tanaro. La piena potrebbe arrivare tra la mattina e il pomeriggio di oggi: chiusa via Nino Bixio e sono state sgomberate le strutture dell'omonima società sportiva. Non funzionante per il momento la nostra webcam collocata proprio alla Nino Bixio. 

 

 

Il Po ha raggiunto quota 7 metri e 60 centimetri, secondo le le rilevazioni compiute dall'Aipo. Nelle foto la situazione della società Nino Bixio, a ridosso del grande fiume. L'acqua è arrivata ad invadere il piazzale della piscina. La piena è attesa, fa sapere Massimo Valente dell'Aipo, per stasera dalle 18 in poi e si prolungherà per alcune ore. Il Po ha raggiunto stamattina, alle 10 e 30, il "colmo" a ponte della Becca, nel pavese e lì è già in lenta devrescita. I livelli di incremento atteso sono ancora di 30 centimetri, quindi dovrebbe attestarsi intorno ai 7,80 metri. Per ritrovare dati simili, occorre ritornare al 2002.

L'intervento dell'onorevole Tommaso Foti (Pdl): Oggi, in Commissione Ambiente della Camera, l'onorevole Tommaso Foti (Pd) ha chiesto al Presidente della stessa, Angelo Alessandri, di volere richiedere al Governo di urgentemente riferire in Commissione sui danni prodotti dal maltempo in alcune zone del Nord Italia, e specificatamente nel Piacentino. In proposito il parlamentare piacentino ha evidenziato come in diverse zone della nostra Provincia si siano registrati movimenti franosi che hanno determinato ingentissimi danni, cui certamente non potranno far fronte né i Comuni interessati, né le altre amministrazioni. Foti ha chiesto quindi che il Governo si faccia immediatamente carico della situazione, anche attraverso opportuni stanziamenti economici.

L'intervento dell'onorevole Massimo Polledri (Lega): Esondazioni di canali e corsi d'acqua nel piacentino: la Lega si mobilita. Domani sera a Carpaneto atteso, alle 21 presso la sala Bot del municipio, il presidente della commissione Ambiente della Camera, l’onorevole del Carroccio Angelo Alessandri. Sarà l’occasione per fare il punto sul dissesto idrogeologico che ha colpito il nostro territorio a seguito delle piogge torrenziali degli ultimi giorni. In quella sede verrà presentato il candidato del Carroccio al consiglio provinciale per Carpaneto e Gropparello, Davide Allegri.  Questa mattina, inoltre, dalla sezione Valdarda della Lega Nord è partito un invito a tutti gli amministratori della vallata per un confronto in sede sulla situazione emergenza. L’incontro è programmato per lunedì 4 maggio alle 10 in via Trieste 32. Hanno già confermato la loro presenza sette amministratori.  E non è tutto perché, a giorni, i danni provocati dallo straripamento di canali e corsi d’acqua approderanno alla Camera. Il deputato piacentino Massimo Polledri, infatti, presenterà un’interrogazione urgente a risposta in commissione in cui chiederà al Governo di accertare eventuali responsabilità e le strategie che verranno messe in campo per affrontare l’emergenza.

 

 
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    Commenti:


    pedaggio
    l'aumento dei pedaggi riguarda tutta la rete autostradale, non soli il tratto Piacenza sud - Piacenza nord.
    KlaK
    03/05/2009  14.18

    Pedaggio Autostrade.....
    Concedere il pedaggio gratuito tra due caselli è semplice: basta che Comune e/o Provincia paghino al posto di chi utilizza l'autostrada. Così si è fatto e si fa in diversi tratti (Alessandria, Asti)a causa di problemi alla viabilità.
    Claudio
    03/05/2009  14.16

    autostrada
    ragazzi ho sentito dire che il tratto tra piacenza sud e piacenza nord che prima era a .50centesimi, dopo il crollo del ponte invece che metterlo gratuito x facilitare i piacentini che lavorano di la da Po verrà messo a 0.60. Stiamo scherzando?CHE SCHIFO
    Antonietta
    02/05/2009  12.10

    voglio i nomi!!
    qualcuno ha scritto il nome della ditta che ha fatto i lavori di ristrutturazione??? giornalisti, fate i nomi e cognomi!!!
    paolo
    01/05/2009  19.56

    pagare autostrada?
    Si dovrebbe esentare dal pedaggio chi è costretto a prenderla causa ponte interrotto. La stessa cosa è avvenuta pochi giorni fa in Liguria. Tra Noli e Varigotti si deve prendere l'autostrada causa frana. Ed è gratis.
    carmen
    01/05/2009  19.52

    Disastro annunciato?
    Reggi per favore,ti stimo troppo per sentirti dire una cosa del genere!Valuta le parole,perchè con una frase del genere potresti andare in tribunale anche tu...
    matteo
    01/05/2009  17.18

    Chi ha sbagliato paghi di tasca propria
    Privati,Comuni ed eventualmente Provincia,che non hanno provveduto alla al mantenimento corretto dei canali,dovrebbero pagare di tasca loro alcuni disastri evitabili,altro che calamità naturale!Sempre pronti a chiedere soldi,mai a fare il proprio dovere!
    matteo
    01/05/2009  17.15

    di tutto e di più
    sta emergendo di tutto da questa storia: escavazioni abusive problemi strutturali, lavori fatti male, materiali scadenti. Tutto dopo la tragedia. qualcuno pagherà?
    mela
    01/05/2009  16.00

    Caduta del ponte....
    Mi pongo un dubbio: come è possibile ch sia caduto nella zona golenale, meno rischiosa? Problemi di ristrutturazione o qualcuno di notte, come spesso capita, scavava sabbia per propri lucri e rendeva instabile il terreno????
    Sergio
    01/05/2009  11.38

    Ponte obsoleto
    solo noi piacentini ,tolleranti per natura,potevamo accettare per anni la presnza di un ponte obsoleto come questo.Neppure i marciapiedi si erano salvati.Se ci fosse stata Parma al posto nostro avrebbe saputo. da anni ottenere, una struttura civile
    sergio
    01/05/2009  11.36

    Crollo
    Se il crollo fosse avvenuto sul centro del fiume,data la profondità,ora le quattro persone coinvolte dovremmo cercarle nel delta del Po...
    Luigi
    01/05/2009  10.16

    no.la piena non c'entra nulla
    anche perche' il ponte ha resistito a piene molto più grandi di questa. sono stati i lavori di RISTRUTTURAZIONE???? di agosto ad essere fatti col...(non lo dico xchè sono educata).
    Antonietta
    01/05/2009  10.04

    mi vengono i brividi
    se penso che ieri ci sono passata su appena 5 minuti prima che crollasse
    Antonietta
    01/05/2009  09.58

    destino
    da tempo quando ci passavo spesso pensavo al fatto di non finir dentro in PO, soprattutto quando si formavano le code, per timore a un cedimento. Struttura troppo vecchia e forse risanamento mal fatto
    dl
    01/05/2009  01.06


    la tratta piacenza sud-piacenza nord e' a pagamento..non gratis..
    S
    30/04/2009  20.26


    Ecco i risultati di dire SEMPRE NO alla pulizia di ruscelli,torrenti,fiumi,e di non dragare i letti degli stessi. Però fanno le "giornate ecologiche" con i bambini(sfruttamento di minori).Qualcuno ha delle "responsabilità morali" in tutto questo. O NO?
    aemme
    30/04/2009  18.35

    il crollo del ponte prima del ponte
    è crollato il ponte prima del ponte del primo maggio. strano vero?
    roberto santini
    30/04/2009  18.02

    e magna e magna............
    anni fa l'Auchan era disposto a costruire o a contribuire alla costruzione di un ponte nuovo sul Po.Forse per qualcuno era troppo semplice, e non c'era ne gloria ne pecunia da dividere. Speriamo di sbagliare.Ciao a tutti
    Gianni
    30/04/2009  17.42

    crollo ponte
    Sono sempre più convinto che la piena del fiume Po non sia la causa determinante del crollo del ponte di Piacenza. Nella piena storica, infatti il livello aveva superato i 10,50 metri contro i 7,51 attuali.
    stefano
    30/04/2009  16.57

    Vogliamo fare i lavori decentemente
    Abruzzo cadono case perche fatte male ( o meglio per guadagnare tanto e spendere poco ) Piacenza un ponte sistemato questa estate cade Pretendo che da oggi vengano fatte le cose bene e non si ci guadagni nulla da questa costruzione
    Andrea M.
    30/04/2009  16.25

    e i canali?
    Leonardo nel '500 ha risanato Milano senza tanti strumenti... Mussolini ha risanato la Romagna.... Da noi non si trova un vigile, un geometra, un sindaco che faccia fare i canali sulle colline. I danni li paghiamo noi...
    michele
    30/04/2009  09.52


    I ponti allora verranno chiusi??
    Luca
    29/04/2009  18.40

    Stai connesso
    Continua a guardare il sito...La pubblicazione dei commenti non è automatica.
    redazione
    29/04/2009  18.27


    perchè non appare il mio messaggio
    luca
    29/04/2009  18.04

    diretta
    A che ora la diretta? E dove?
    Luca
    29/04/2009  17.52

    webcam
    Purtroppo quella della Nino è ferma perchè l'acqua ha invaso i locali della società, ed hanno dovuto staccare la corrente (e di conseguenza la nostra webcam). Tra poco, comunque, faremo un collegamento in diretta...
    redazione
    29/04/2009  17.49

    webcam
    quacuno sa dirmi dove posso trovare una webcam live del po a piacenza quella della nino è ferma a ieri
    Luca
    29/04/2009  17.40

    ponti ok
    Salvo diversa notizia i ponti sono tutti percorribili
    redazione
    29/04/2009  17.28

    ciao veronica
    sai che non te lo so dire, quello stradale dovrebbe stare aperto, quello ferroviario secondo me rischia di piu' perche' stamattina l'acqua era gia molto vicina ai binari
    Antonietta
    29/04/2009  16.51

    ponti
    Ma i ponti restano percorribili nonostante la piena? Grazie
    Veronica
    29/04/2009  15.57


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