25 APRILE A PIACENZA - Le voci di due studenti non ancora 20enni a fianco delle orazioni ufficiali e dei saluti della autorità. C' è stato spazio anche per le riflessioni semplici e dirette di Livia Frazzei e Filippo Mulazzi, due studenti del'ultimo anno di liceo, all'interno della cerimonia ufficiale della Liberazione. Nella cornice un poco più stretta di piazzetta Mercanti (vista l'indisponibilità per lavori di piazza Cavalli), Mario Esposito per le associazioni combattentistiche, il presidente della Provincia Gianluigi Boiardi e il sindaco Roberto Reggi con la lucuzione ufficiale hanno reso omaggio al 64esimo anniversario della Liberazione (in allegato i discorsi integrali). Ma è stato aggiunto un fuori programma significativo: la parola concessa ai due studenti, che hanno portato un punto di vista diverso: "La storia non è solo quella scritta sui manuali - ha affermato Livia Frazzei - io sono stata ad Aushwitz e mi sono resa conto che la storia si legge anche sui muri, sui monumenti, negli occhi di chi l'ha vissuta in maniera diretta".
Il discorso del presidente della Provincia Gianluigi Boiardi all'inaugurazione del Museo della Resistenza di Sperongia
Quando abbiamo dato il via al progetto del Museo Storico della Resistenza piacentina di Sperongia sapevamo che sarebbe stato solo un punto di partenza: un progetto in continuo divenire, una tappa, un laboratorio per il quale si chiedono cimeli, fotografie, testimonianze, documenti che lo rendano vivo e sensibile.
Un Museo si visita quasi sempre una sola volta nella vita, un luogo di elaborazione permanente può essere invece un centro a cui si possono dare contributi importanti. Un luogo dove raccogliere cimeli, ma anche uno spazio di crescita e confronto fra generazioni, per una tappa della storia nazionale che deve essere ancora approfondita e conosciuta.
La Resistenza in questi luoghi è stata un momento importante per un rapporto tra giovani della pianura e della montagna, tra esperienze sociali e politiche tra di loro diverse, ma che pur nelle difficoltà della convivenza è stato foriero di grandi spunti ideali, di positive relazioni, di "ponti" gettati reciprocamente per il superamento del regime fascista. Noi sappiamo per cosa hanno combattuto quei giovani sulle montagne, i nostri partigiani. So pure che la guerra l'hanno vinta gli angloamericani ma la libertà, quella, se la sono ripresa i nostri uomini e le nostre donne di allora per lasciarla poi a noi.
Oggi, ad oltre 60 anni di distanza questo luogo rinnova questo rapporto, consolida quella sintesi che è stata alla base della nostra Resistenza, si inchina all'apporto che le popolazioni locali seppero dare alla Resistenza e al contributo fatto di sacrifici di donne e uomini della montagna per aiutare e sfamare i ribelli, i partigiani.
Spero che questo luogo, che rappresenta un pezzo della storia di tutti noi e della nostra nazione, diventi importante. Spero anche che la popolazione di Sperongia sia orgogliosa di questa scelta, che siano orgogliose le popolazioni di tutte le vallate piacentine.
L’ho detto stamani, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile: occorre la passione civile e la concretezza di chi non rinnega la storia e lotta per evitare che gli errori e le sciagure del fascismo possano mai tornare a germogliare. Quella stagione è finita per sempre, a patto di non dimenticarla e di non dimenticare chi ebbe allora il coraggio di dire: "Io voglio partecipare ed essere libero, io, da solo e nel nome di tutti".
Rispettate questi luoghi, onorateli, amateli, difendeteli in questo museo e nei sentieri nascosti tra i boschi di queste splendide montagne. Sotto lo sguardo del Lama e del Menegosa, rivivono le gesta e gli ideali di quei giovani, uomini e donne, che seppero assumersi grandi responsabilità.
Maurizio Parma (Lega Nord), da Nibbiano: "Il 25 aprile ci insegna che la libertà va sempre conquistata"
«Il 25 aprile è la festa di tutti. Ci insegna che la libertà va conquistata. Sempre. A qualsiasi prezzo. Siamo grati a chi ha consentito al nostro Stato di poggiare sui solidi valori della democrazia e della libertà». Sono parole del candidato alla vicepresidenza della Provincia Maurizio Parma, questa mattina a Nibbiano – lontano dai riflettori – per la messa e le celebrazioni ufficiali per la Liberazione.
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Nella sala Consiglio della Provincia, in corso Garibaldi 50 a Piacenza, ieri, 24 aprile, si è tenuta la cerimonia di consegna della medaglia d'oro alla memoria del comandante partigiano Felice Fortunato Ziliani alla moglie Giovanna Azzoni. Sono intervenuti il Presidente della Provincia, Gianluigi Ziliani, il vice presidente Mario Spezia, l'assessore provinciale alla Cultura, Mario Magnelli, il presidente dell'ANPI provinciale, Mario Cravedi. IL VIDEO
I Verdi e l'Udc in piazza il 25 aprile
In una celebre canzone Giorgio GABER cantava: La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.
Crediamo che davvero sia difficile in così poche parole rendere altrettanto chiaramente il senso del concetto di libertà. I verdi piacentini non potevano quindi che essere presenti, come sempre è avvenuto negli anni trascorsi, alle celebrazioni del 25 aprile. Rendiamo omaggio alle persone che più di 60 anni fa hanno deciso di partecipare alla lotta di liberazione ed esprimiamo immensa gratitudine a coloro che al prezzo della vita ci hanno consentito di vivere in un paese democratico, indipendentemente dal loro credo politico e dalla loro nazionalità. In occasione delle celebazioni previste i verdi piacentini distribuiranno copie del nuovo quotidiano della Federazione dei Verdi "Terra". Se infatti è possibile avere un nuovo quotidiano indipendente e libero in edicole ricche di quotidiani indipendenti e liberi questo lo dobbiamo solo a quel lontano 25 aprile ed alle persone che lo hanno reso possibile.
L'UDC PARTECIPERA' ALLE MANIFESTAZIONI PER CELEBRARE IL 25 APRILE NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE I VALORI DELLA RESISTENZA E DELL ANTIFASCISMO NON DEVONO ESSERE SOTTOPOSTI A FORME DI REVISIONISMO STORICO.
Massimo Trespidi (Pdl): "Giusto celebrare la Liberazione, noi ci saremo"
Il 25 aprile non sarà in piazza Mercanti alla cerimonia ufficiale, ma non mancherà di partecipare ad una delle celebrazioni in programma nei paesi della provincia domenica 26. Massimo Trespidi, candidato alle provinciali per il centrodestra, approva la scelta di Silvio Berlusconi di rendere omaggio alla festa della Liberazione per la prima volta dopo tanti anni di assenza. "E' una decisione giusta - commenta - con le motivazioni che ha indicato il presidente del Consiglio, ovvero che il 25 aprile non è una festa soltanto di una parte. D'altronde io ho sempre partecipato alle cerimonie e sabato ci saranno diversi nostri esponenti nelle piazze. Io non potrò essere presente il 25 perchè ho l'appuntamento importante con gli esercizi spirituali di Comunione e Liberazione a Rimini, un'iniziativa a cui non posso rinunciare. Ma domenica 26 parteciperò ad una delle maifestazioni in programma in provincia".
Mario Cravedi (Anpi): "Berlusconi in piazza il 25 aprile, un fatto positivo"
"E' un fatto positivo e sono contro chi lo contesta". Mario Cravedi, presidente provinciale dell'Anpi, non ha dubbi sulla scelta del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di partecipare per la prima volta alle celebrazioni di dopodomani, giorno della Liberazione. "Le cose cambiano - afferma - anche grazie all'Anpi. Mi auguro che anche gli esponenti locali del centrodestra partecipino al nostro 25 aprile: quello che del resto già fanno da tempo i sindaci di quella parte politica".
Cravedi non nasconde il suo giudizio sul comportamento di Berlusconi negli anni passati: "Ho sempre pensato che fosse scandaloso che il presidente del Consiglio non prendesse parte ad alcuna cerimonia il 25 aprile. Perchè deve essere la festa di tutti gli italiani, è l'unica festa nazionale che abbiamo, noi dell'Anpi lo abbiamo sempre sostenuto. Ricordo a tutti che l'Anpi non è un partito e non è la casa di chi è scontento dei partiti. Non mi interessa se ci saranno strumentalizzazioni politiche, l'importante è che Berlusconi ci sia". Quanto a Piacenza, Mario Cravedi racconta che la sua speranza è di vedere in piazza tanti esponenti di centrodestra: "Con molti sindaci di centrodestra l'Anpi collabora da tanti anni, l'ex sindaco Gianguido Guidotti ha ricevuto la nostra tessera, alle nostre cerimonie hanno partecipato sindaci come Pasquali, Callori, Maffini, Repetti. Vorrei che fosse così anche per altri amministratori di centrodestra, che invece negli anni passati hanno sempre disertato le celebrazioni. Spero che il 25 ci sia anche Massimo Trespidi e che dalla coalizione che lo sosterrà alle prossime elezioni vengano esclusi tutte quelle formazioni e gruppi che si richiamano più meno velatamente al neofascismo".