In un paio d'anni avevano messo in piedi un bel giro, che aveva fruttato loro - secondo una prima stima - un bottino da 82mila euro. Come? Rubando e rivendendo i cerchioni per automobili (alcuni modelli sportivi per auto ribassate) della concessionaria per la quale lavoravano. I carabinieri del nucleo investigativo di Piacenza hanno denunciato tre piacentini (classe rispettivamente '80, '82 e '85) per furto e ricettazione. Si tratta di un dipendente, di un ex dipendente della concessionaria piacentina al centro del raggiro, e di un meccanico. La denuncia è partita da un altro meccanico che si è trovato a dover montare alcuni cerchioni provenienti dal traffico illecito, senza la chiave apposita fornita in dotazione. Da questo dettaglio i carabinieri sono risaliti ai cerchioni rubati, che venivano nascosti nella spazzatura e poi sottratti nottetempo, per essere commercializzati sottobanco. Da una stima, i tre avrebbero smerciato 35 treni di cerchioni (140 esemplari) per un valore indicativo di 82mila euro.
Fuggono dall'auto rubata abbandonando il bottino. I carabinieri hanno intercettato a I Casoni nella notte un'auto rubata a Gropparello (un'Alfa 156): le persone a bordo sono fuggite per i campi lasciando nella vettura il frutto di un probabile furto in un bar: si tratta di una scatola metallica di un videopoker con 1200 euro, e svariati altri generi da bancone, tra i quali una bottiglia di "latte della suocera", un liquore ad alto tasso alcolico.
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