Della partita di Avellino rimane innanzitutto un punto importante, che lascia il Piace in una posizione tranquilla in classifica, e gli permette di mantenere le distanze dalla zona playout: 6 punti su Salernitana e Rimini. I biancorossi consolidano l’undicesima posizione, nella colonna di sinistra della classifica, e si avvicinano ulteriormente a quota 50, che dovrebbe garantire la salvezza.
Rimane una prestazione all’altezza della situazione, nonostante le solite numerose assenze, contro una squadra che ha messo in campo tutto quello che aveva, nel disperato tentativo di evitare la retrocessione in serie C.
Dopo un primo tempo un po’ sottotono, la squadra ha reagito allo svantaggio, e, trovato il pareggio con un ottimo Naingollan, ha controllato il forcing avversario e infine rischiato di vincere con Volpato.
Potendo tornare indietro, forse una convinzione e una fame maggiore avrebbero permesso di portare a casa una vittoria che avrebbe reso ancora più interessanti le prospettive del futuro immediato.
Rimane pertanto il rammarico per aver sprecato un’occasione per agganciare il treno dei playoff, approfittando delle inaspettate sconfitte di Triestina (2-3 contro il rilanciato Grosseto) e Sassuolo (0-2 nel derby con il Modena).
Con una vittoria in casa irpina, infatti, i punti di distacco dalla quinta posizione si sarebbero ridotti a 4, proprio alla vigilia delle due sfide con Sassuolo (stasera a Modena) ed Empoli (sabato al Garilli), che attualmente occupano la quinta e la quarta posizione, vale a dire le ultime due valide per giocarsi la promozione in serie A.
Rimane però la conferma di aver ritrovato una squadra vera, dopo un girone d’andata titubante e preoccupante, nel corso del quale il Piace aveva raccolto solamente 23 punti, già raddoppiati nelle prime 14 partite del girone di ritorno.
Diversi i motivi della rinascita: il recupero di giocatori importanti, la completa maturazione dei numerosi giovani, il passaggio alla difesa a 4, l’arrivo di Passoni a gennaio.
E rimane infine la certezza che ci siano solide basi per costruire un progetto futuro convincente. A prescindere dal destino societario (in settimana si sono intensificate le voci che vogliono Garilli sul punto di passare la mano), si tratta di un gruppo dalle potenzialità notevoli, a cui basteranno pochi innesti di qualità per essere davvero competitivo, magari grazie al sacrificio di Mario Cassano, il portierone che voci di mercato danno vicino al Napoli e che merita di giocarsi le sue chance a livelli superiori.
Paolo Menzani