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Piacenza: 24 voucher dalla Regione per accedere ai nidi

Lavoro. Voucher della Regione per l’accesso ai nidi. Sono 9 mila gli assegni mensili messi a disposizione delle famiglie per l’anno scolastico 2009-2010 per abbattere le rette dei nidi e conciliare il lavoro con la famiglia. Oltre 2 milioni di euro stanziati dall’Emilia-Romagna, oltre un milione il contributo dei Comuni.

Bologna – Saranno 992 i bambini e le bambine che potranno beneficiare dei 9 mila  voucher messi a disposizione delle famiglie dalla Regione Emilia-Romagna per abbattere le rette dei nidi d’infanzia e aiutarle nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Di questi 24 sono a Piacenza.
La Regione ha approvato nei giorni scorsi l’elenco delle candidature presentate dalle 21 associazioni di Comuni per il prossimo anno scolastico 2009-2010, sulla base dei posti disponibili nei nidi privati presenti sul loro territorio e in base alla stima del fabbisogno delle famiglie.
I Comuni che beneficiano dei voucher dovranno contribuire al costo dell’intervento. L’importo complessivo a carico della Regione, che ha attivato un cofinanziamento del Fondo sociale europeo, sarà di 2.149.494 euro, mentre i Comuni contribuiranno con 1.213.166 euro.
Il progetto si pone l’obiettivo di aiutare le famiglie nel conciliare il difficile equilibrio tra le esigenze lavorative e la cura dei figli più piccoli in cui entrambi i genitori lavorano (o uno solo nel caso di famiglie monogenitoriali). Facilitare l’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia, rimuovendo gli ostacoli a cui sono soggette soprattutto le madri che lavorano, è infatti un modo per evitare che le difficoltà nell’organizzazione delle esigenze del lavoro e della famiglia causino la rinuncia o la perdita dell’occupazione.

A questo obiettivo primario si aggiunge quello di sostenere il raggiungimento in Emilia-Romagna, entro il 2010, del target previsto nell’ambito della Strategia Europea per l’occupazione che almeno il 33 per cento di bimbi sotto i tre anni frequentino i servizi educativi per la prima infanzia.

Il voucher, del valore massimo di 250 euro al mese, variabile in funzione del costo complessivo della retta, favorirà l’accesso ai servizi nido di strutture private autorizzate in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa, quali nidi, micronidi, sezioni primavera, nidi part time, nidi aziendali, piccoli gruppi educativi ed educatrici domiciliari ammessi dalla direttiva n. 646/2005. Le strutture dovranno garantire un tempo di frequenza minimo di sei ore giornaliere, i pasti e un minimo di apertura di 190 giorni all’anno.

Saranno i Comuni ad occuparsi della pubblicizzazione alle famiglie interessate, alla costruzione dei bandi pubblici, al ricevimento delle domande e alla costruzione delle graduatorie, sulla base delle quali  la Regione provvederà nei prossimi mesi ad impegnare le risorse finanziarie e a trasferirle alle associazioni di comuni.
Per coadiuvare i Comuni nella pubblicizzazione dell’iniziativa e per uniformare la comunicazione su tutto il territorio regionale, la Regione ha predisposto il materiale grafico e lo ha messo a disposizione degli enti locali sul sito:
http://www.emiliaromagnalavoro.it/voucher_comunicazione.htm


I destinatari dei voucher
I destinatari dei voucher  sono le famiglie in cui entrambi i genitori (o uno solo in caso di famiglie monogenitoriali) siano occupati – ovvero siano lavoratori dipendenti, parasubordinati,  autonomi od associati e mantengano questa condizione per tutto il periodo in cui beneficiano dell’assegno.
Ulteriore requisito è rappresentato dall’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE in corso di validità) che non deve essere superiore a 35.000 euro.

Posti nido
I posti nido ai quali accedere grazie a tali assegni – individuati dal Comuni tramite avvisi pubblici - appartengono a strutture private autorizzate, con caratteristiche e requisiti richiesti dalla normativa vigente, quali nidi, micronidi, sezioni primavera, nidi part-time, nidi aziendali e piccoli gruppi educativi.

TABELLA
 

 


 

 

 

Costo complessivo progetto

Denominazione degli Enti

Numero posti disponibili per voucher

 

Numero totale dei voucher

 

Finanziamento FSE

Contributo comunale

Costo complessivo

Comune di San Lazzaro di Savena – Piazza Bracci, 1 – 40068 San Lazzaro di Savena (BO)

28

308

€ 77.000,00

€ 25.644,10

 

€ 102.644,10

Unione delle Terre d'Argine – Comune di Carpi – Corso Alberto Pio, 91    41012 Carpi

(MO)

15

150

€ 37.500,00

 

€ 13.200,00

 

€ 50.700,00

Comune di Rimini – Piazza Cavour, 27 – 47900 (RN)

46

541

€ 92.047,50

€ 30.682,50

€ 122.730,00

Comune di Ravenna – Piazza del Popolo, 1 – 48100 (RA)

55

550

€ 128.950,00

€ 101.900,00

€ 230.850,00

Comune di Piacenza – Piazza Cavalli, 2 – 29100 (PC)

24

240

€ 58.000,00

€ 19.331,40

€ 77.331,40

Comune di Ferrara – Piazza del Municipio, 2 – 44100 (FE)

49

539

€ 134.750,00

€ 53.900,00

€ 188.650,00

Comune di Bologna – Piazza Maggiore, 6 – 40121 (BO)

230

1650

€ 412.500,00

€ 412.500,00

€ 825.000,00

Comune di Riccione – Via Vittorio Emanuele II, 2 – 47838 (RN)

38

380

€ 63.337,00

€ 31.663,00

€ 95.000,00

Comune di Casalecchio di Reno – Via dei Mille, 9 – 40033 (BO)

24

264

€ 66.000,00

€ 27.280,00

€ 93.280,00

Comune di Vergato – Piazza Capitani della Montagna, 1 – 40038 (BO)

31

341

€ 85.250,00

€ 28.413,83

€ 113.663,83

Comune di Langhirano – Piazza Giacomo Ferrari, 1 –  43013 (PR)

10

100

€ 25.000,00

€ 8.332,50

€ 33.332,50

Comune di Parma  – Strada della Repubblica, 1 – 43100 (PR)

26

260

€ 65.000,00

€ 27.920,00

€ 92.920,00

TOTALE

992

9.204

€ 2.148.494,50

€ 1.213.166,15

€ 3.361.660,65

             

 

 
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