Ritorna montare la protesta degli abitanti della zona della piscina Raffalda e ritorna a farsene interprete il consigliere comunale Giuseppe Caruso (PDL), che a distanza di qualche mese ripresenta un’interrogazione sul punto.
“Circa 6 mesi fa – attacca Caruso - ho presentato un’interrogazione che tendeva ad evidenziare il grave stato di abbandono e incuria in cui versavano le aree esterne adiacenti alla piscina Raffalda - aiuole e marciapiedi - chiedendo un intervento immediato del Comune. L’amministrazione comunale aveva assicurato un interessamento alla questione e un intervento immediato e continuo di Enia. Dopo una veloce pulizia dei luoghi, avvenuta il giorno successivo il mio intervento in Consiglio comunale e sui media locali, la situazione è ritornata come prima, anzi si è aggravata”.
“L’area adiacente la piscina Raffalda – prosegue il consigliere PDL – ripresenta infatti condizioni di sporcizia, abbandono e pericolosità; oltre al disagio per gli abitanti della zona, certo nemmeno un bel biglietto da visita per la città nei confronti dei tanti ospiti che frequentano la piscina durante le numerose gare di nuoto”.
“Ho ripresentato, quindi, medesima interrogazione al Comune, augurandomi che si provveda non una tantum, ma assiduamente per assicurare il decoro dei luoghi. Se così non sarà, non avrò altra soluzione che ripresentare in continuazione la medesima interrogazione per vedere chi si stanca prima tra me che faccio il mio lavoro di consigliere e il Comune ed Enia che non fanno il loro di curare la città”.
Il consigliere Caruso (PDL) ha voluto allargare poi il discorso anche ai giardini di Via Emanuelli, “anch’essi non curati sufficientemente”, cosa che provoca “disagio e pericolosità in particolare per i tanti bambini che, specie con la bella stagione, frequentano l’area. Anche in questo caso basterebbe un intervento maggiore e migliore di Enia e del Comune, magari anche posizionando nell’area alcune attrezzature sportive (ad esempio, canestro da basket o porta da calcetto)”.
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