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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Rientrano oggi i vigili del fuoco piacentini IL RACCONTO del SALVATAGGIO

AGGIORNAMENTO 9 APRILE - Sono attesi nella tarda serata di oggi i 15 vigili del fuoco piacentini partiti lunedì notte, subito dopo il sisma che ha colpito l'Abruzzo. Attendono in queste ore il cambio (14 uomini) partito questa mattina all'alba dalla caserma di viale Dante. Una volta giunti a L'Aquila affronteranno il passaggio di consegne e le nuove mansioni a loro affidate. Il numero al quale si può telefonare per le sottoscrizioni in denaro a favore delle vittime del terremoto in Abruzzo è il 48580.  Chiamando il 48580 si offre 1 Euro per ogni sms da cellulare e 2 euro per ogni telefonata da telefono fisso.
 

IL RACCONTO DEL SALVATAGGIO - “Quella ragazza ha avuto molta fortuna. Una serie di circostanze fortuite ci hanno consentito di salvarla: la pala meccanica che si è fermata a pochi metri da lei, e in quell’istante abbiamo sentito la sua flebile voce, che implorava aiuto”. E’ il racconto di Maurizio Suzzani, caposquadra della sezione operativa dei vigili del fuoco di Piacenza, che l’altra notte ha salvato una ragazza di 23 anni, uscita miracolosamente viva dalle macerie di un palazzo nel centro de L’Aquila, in piazza dei Paoli. Dell’episodio ne parla il quotidiano “Repubblica” nel reportage di Attilio Bolzoni. Suzzani era presente la notte di lunedì, intorno alle 24 e 30, con la sua squadra da Piacenza, insieme ad altre unità dei vigili del fuoco emiliani. “Stavamo lavorando intorno a un ostello in pieno centro a L’Aquila, una struttura di accoglienza per studenti completamente collassata, con sotto tante persone travolte mentre si trovavano nei loro letti. Ad un certo punto abbiamo sospeso il lavoro degli escavatori”. Una sosta provvidenziale che ha consentito ai vigili piacentini di individuare la sopravvissuta. “Mentre eravamo sul mucchio di macerie – continua il racconto – Luca Perozzi ha sentito la flebile voce di una donna che implorava aiuto: in due ore di lavoro l’abbiamo tirata fuori. Una serie di circostanze fortunate l’hanno salvata, si trovava ancora nel suo letto e non ha riportato gravi lesioni, soltanto delle escoriazioni superficiali. In quel palazzo abbiamo trovato tanti cadaveri, noi di Piacenza due, in tutto una decina, un morto è stato rinvenuto anche stamattina”. I 15 vigili del fuoco piacentini resteranno in Abruzzo fino a domani pomeriggio, poi arriverà il cambio, in partenza alle 6 del mattino.

Aiuti in Abruzzo, le indicazioni della Provincia - La Provincia di Piacenza, anche d’intesa con la Prefettura, nell’intento di rispondere al moto di solidarietà e di generosità manifestato in queste ore da cittadini ed Enti piacentini verso le popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto  fa  presente quanto segue: la gravità del sisma che ha interessato la provincia dell’Aquila fa si che la società civile nel suo insieme manifesti problemi e necessità di ogni tipo. D’altro canto l’arrivo in loco, in modo non organizzato, di ogni tipo di bene di consumo e di conforto, o di persone disposte ad operare, potrebbe comportare un ulteriore aggravamento del quadro organizzativo tipico delle prime fasi di emergenza.
E' necessario, pertanto, attendere che dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, attraverso le Regioni,  giungano alle Province precise indicazioni rispetto al quadro delle necessità distinte per quantità, qualità dei beni e delle persone e per tempi di trasferimento e per quale destinazione.
Nel frattempo occorre comunque registrare la disponibilità e la generosità di ogni cittadino, di ogni Organizzazione e di ogni Ente prendendo diligente nota dei beni messi a disposizione, della professionalità dei volontari disponibili a recarsi sul teatro del terremoto,  con la consapevolezza che nessun bene e nessun volontario potrà essere trasferito senza una precisa richiesta attraverso le procedure sopra indicate.
Per quanto attiene le sottoscrizioni in denaro, le stesse possono essere eseguite telefonando al numero 48050, indicato dal Dipartimento, attraverso il quale si offre 1 Euro per ogni telefonata oppure costituendo conti correnti dedicati presso gli Istituti di credito per il successivo trasferimento dei fondi nel modo che sarà successivamente indicato. A tale proposito occorre prestare la dovuta attenzione per non consegnare danaro a persone non autorizzate ad alcun tipo di raccolta di fondi;
si ritiene che l’attività di registrazione e di monitoraggio delle richieste e delle proposte, provenienti dalla comunità piacentina e indirizzate alla cittadinanza abruzzese coinvolta nell’emergenza sismica, debba essere messa in capo ai Comuni della provincia, alle Comunità montane ed alla Amministrazione Provinciale, la quale fungerà anche da collettore  di tutte le proposte per il successivo, organizzato inoltro alla Regione.

E' in viaggio verso le zone sinistrate dell’Abruzzo il Tir messo a disposizione dalla ditta Albasi di Pontedell’Olio che porta  a Centicolella, paese terremotato in provincia dell’Aquila, il sollevatore Manitou messo a disposizione da un’altra ditta piacentina, la ditta Bramieri Gianfranco Carrelli. Le due aziende, coordinate dal Servizio di Protezione civile della Provincia, si sono messe in sinergia per aiutare le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. La Bramieri di via Caorsana è specializzata nell'assistenza e nel noleggio di carrelli elevatori. La ditta Albasi opera nel campo dei trasporti eccezionali. Entrambe prestano la loro collaborazione al iparimeto nazionale di protezone civile a titolo assolutamente gratuito. Il sollevatore messo a disposizione dalla Bramieri è un macchinario modernissimo, capace di sollevare fino a 21 mila chilogrammi, con un altezza massima di sollevamento di 9 metri e 70. In Abruzzo servirà, tra l’altro, per sollevare container. Le due ditte presteranno la loro collaborazione al Dipartimento nazionale di Protezione civile per tutto il tempo che il Dipartimento lo riterrà necessario, ed a titolo assolutamente gratuito.
Il Tir partirà per l’Abruzzo dalla sede del Polo di Protezione civile di Piacenza, in via Pennazzi. Qui è giunto, nelle prime ore di oggi pomeriggio, già con il sollevatore sul rimorchio. Ad accogliere l’autoarticolato erano presenti, nella sede del polo, il presidente della Provincia Gianluigi Boiardi, l’assessore provinciale alla Protezione civile Gianluigi Ziliani, il dirigente del Servizio di Protezione civile della Provincia, Celestino Poggioli, e un tecnico del Servizio, il geologo Fabrizio Marchi. Presenti, ovviamente, anche i titolari delle due ditte, Gianfranco Bramieri e Giovanni Albasi. “Un ringraziamento particolare a questi due piacentini – ha dichiarato il presidente Boiardi – che testimoniano come in questa comunità ci siano persone di altissimo profilo etico e sciale, e un grazie a tutti i volontari piacentini che, in questo perodo di feste, hanno deciso di dare un contributo a soccorrere le popolazioni abruzzesi”. “L’attività che stiamo realizzando in questa fase – ha osservato il dott. Poggioli – dimostrano come il Polo di protezione civile di Piacenza sia diventata una realtà di altissima effcienza e qualità: in cinque minuti siamo riusciti a caricare due tir di tende, già partiti per l’Abruzzo; ora l’invio di questo ulteriore carico, che sarà di grandissima utilità per le popolazioni sinistrate”.

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I vigili del fuoco piacentini estraggono dalle macerie due sopravvissuti. "Le due unità cinofile di questo Comando, unitamente ad altre unità, hanno rinvenuto, nella serata scorsa, due sopravvissuti nelle macerie". Lo ha reso noto il Comando dei vigili del fuoco in serata a proposito della missione in corso a L'Aquila. "Presso questo Comando una seconda sezione operativa, composta da cinque unità con idonei mezzi di soccorso, è mantenuta in fase di allerta per l'invio nelle zone operative".

Il protagonista della storia raccontata da Repubblica è Luca Perozzi, giovane vigile del fuoco di 25 anni, originario delle Marche e da circa un paio d'anni in servizio presso la caserma di viale Dante a Piacenza

IL RACCONTO TRATTO DA REPUBBLICA.IT - Salgono dal buio, vanno e vengono. Sono i rumori umani che fanno le macerie, le voci di sotto. Si perdono fra pilastri che si spezzano, travi che sprofondano. A volte è solo un gemito. "Sono Valeria". Verso le tre di notte, lo sente il vigile del fuoco Luca Perozzi mentre scava con le mani dentro un palazzo di cinque piani che non c'è più. "Sono Valeria", ripete tre metri più giù. C'è una donna ancora viva in quel grande cimitero che è la città dell'Aquila.

Sono sotto, sotto montagne di mattoni e sassi di fiume, pietre arrotondate, sabbia, blocchi di cemento, colonne, piloni, stufe, letti, divani sfondati, lavatrici, alberi. Sono ancora là sotto dopo quasi quarantotto ore. Qualcuno forse ancora respira, tanti sono sepolti per sempre. Quanti? E dove? Sono i suoni del terremoto il giorno dopo a portarci per le strade dell'Aquila e a tornare nei paesi intorno, sono quei silenzi troppo lunghi a raccontare dell'Abruzzo colpito a morte.

I rumori umani delle macerie illuminano gli occhi di Luca, vigile del fuoco "permanente" di stanza a Piacenza. E' su quella collina di rovine quando grida al suo compagno che passa con la ruspa dentata: "Fermati Salvatore, fermati". Sta toccando una mano, una mano che si muove. E' sull'angolo di un palazzo crollato in venti secondi, in via Iacobucci. Il vigile del fuoco Luca prende una torcia e la vede in fondo a uno dei cunicoli del terremoto: "Era rannicchiata là sotto, in una bolla d'aria che l'aveva tenuta in vita per ventiquattro ore". Il vigile del fuoco le chiede come sta, lei risponde con un bisbiglio lontano: "Sono Valeria, sto bene". Poi arrivano altri quattro vigili del fuoco e spostano massi e ferraglia e legni. "Stai tranquilla Valeria", le dice Luca. Parlano per quasi due ore, fino alle 5. Da sotto arriva un alito, solo un alito. Ma ancora sale, sale fino agli uomini che aprono varchi sopra di lei. Il cielo dell'Aquila si sta schiarendo e Valeria, ventitré anni, sporca di terra e di fango, avvolta in una coperta, esce viva da quella che era la sua tomba. (tratto dal reportage di Attilio Bolzoni - repubblica.it).

La solidarietà piacentina in Abruzzo: L’associazione Manos Sin Fronteras Onlus, sodalizio internazionale ma con sede operativa a Piacenza,  è presente presso l’unita’ di emergenze del comando dei vigili del fuoco dell’Aquila in via Pescara 87 e sta prestando supporto a tutte le unità di soccorso presenti nelle zone terremotate.

Sabato 11 Aprile in  via Conciliazione (in prossimità del supermarket Esselunga),  dalle ore 9.00 alle 20.00, l’Associazione Nuova Italia Piacenza e la  Pubblica Assistenza Croce Bianca ,con la collaborazione del Corpo Provinciale Guardie Ecologiche Volontarie ,  terranno un punto di raccolta di beni di prima necessità da inviare nelle zone  colpite dalla tragedia del sisma. In Abruzzo serve davvero tutto, quindi qualsiasi donazione è ben accetta, anche se per questioni tecniche siamo costretti a preferire beni non deteriorabili come:
acqua, biscotti, omogeneizzati, latte a lunga conservazione,  latte in polvere, pasta, scatolame e qualsiasi genere alimentare a lunga conservazione, abiti , coperte, scarpe, prodotti per l'igiene personale, carta igienica, pannolini.

Croce Bianca ha già delle squadre pronte a partire per recapitare questi beni non appena ci sarà il nulla osta delle autorità, o comunque nel caso le donazioni saranno portate ai campi tramite la Protezione Civile o l’A.n.p.a.s. In un grave momento come questo  siamo fiduciosi che la popolazione piacentina si dimostrerà generosa nei confronti dei nostri connazionali e siamo sicuri che Piacenza si dimostrerà solidale. Per chiunque volesse rendersi disponibile , i numeri di riferimento sono 329.2123495 Riccardo Palmerini e Massimiliano Morganti 3462248790 per Nuova Italia ; dott.Ruzza Paolo 3489153520 per Croce Bianca e Enrico Albasi 3400066470 per Corpo Prov.Guardie  Ecologiche Volontarie o per email ad andrea@andreapaparo.it
 

Due ditte piacentine, coordinate dal Servizio di Protezione civile della Provincia, si mettono in sinergia per offrire la loro assistenza alle popolazioni d'Abruzzo colpite dal disastroso terremoto di inizio settimana. Le ditte sono la Bramieri Gianfranco Carrelli elevatori di via Caorsana, specializzata nell'assistenza e nel noleggi di carrelli elevatori, e la ditta Arbasi Giovanni di Pontedell'Olio, che opera nel campo dei trasporti eccezionali. Le ditte interverranno a soccorrere la comunità abruzzese in questo modo: la ditta Bramieri metterà a disposizione del Dipartimento nazionale di Protezione civile, a titolo gratuito,  un sollevatore “Manitou”, struttura modernissima utilizzabile per lo scarico, il carico ed il trasporto di container, per tutto il tempo che il Dipartimento riterrà necessario; la ditta Arbasi garantirà il trasporto, con suoi mezzi e sempre a titolo gratuito, del sollevatore Manitou nella località in cui il Dipartimento ne ritiene necessaria la presenza, ovvero il campo sportivo di Centicolella, uno dei centri più colpiti dal terremoto., in provincia dell'Aquila. Il trasporto eccezionale verso la terra d'Abruzzo, partirà oggi, mercoledì 8 aprile, alle 15, dal polo di protezione  civile di via Pennazzi. L'arrivo a destinazione è previsto per le prime ore di domani mattina.

Le azioni della Caritas Diocesana Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio si è attivata per sostenere l'azione di coordinamento, sostegno e solidarietà di Caritas Italiana verso le persone colpite dal sisma di stanotte.
Caritas Italiana, in stretto contatto anche con il delegato regionale, con i direttori delle Caritas diocesane di Abruzzo-Molise e con i vescovi locali, cerca di farsi prossima con la preghiera e con il sostegno materiale, valutando in questa prima fase le esigenze che emergono nelle comunità e nei luoghi provati dal sisma, per poter attivare interventi adeguati. Unendosi alla costernazione del Santo Padre e rispondendo al suo appello alla solidarietà, la Conferenza episcopale italiana ha invitato a sostenere le iniziative di solidarietà promosse da Caritas Italiana.
Caritas Italiana insedierà al più presto un centro operativo nel capoluogo abruzzese, da cui eserciterà un duplice ruolo:
•    sostegno operativo all'attività della Caritas diocesana;
•    coordinamento degli interventi e degli aiuti messi a disposizione da delegazioni regionali Caritas, Caritas diocesane e altre realtà del volontariato ecclesiale.
L'intervento della rete Caritas sarà di lungo periodo e particolarmente attento alle necessità delle persone più e delle comunità più vulnerabili. Per le iniziative più urgenti, però, Caritas Italiana ha già effettuato un primo stanziamento di 100.000 euro e ha lanciato un appello alla solidarietà, a cui è possibile contribuire.
La Presidenza della Cei ha inoltre disposto lo stanziamento di tre milioni di euro dai fondi dell'otto per mille per iniziative di carità di rilievo nazionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana. La Presidenza della Cei indice anche una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane il 19 aprile 2009, Domenica in Albis, come segno di solidarietà e di partecipazione di tutti i credenti ai bisogni materiali della gente abruzzese.

Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte tramite:
•    versamento presso i nostri uffici in Via Giordani, 21 a Piacenza dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 15 alle 18;
•    C/C bancario tramite Banca di Piacenza intestato a Fondazione Caritas Diocesana (causale “EMERGENZA ABRUZZO”)               
Iban: IT61 A 05156 12600 CC0000032157 ;
•    il C/C postale n. 347013 intestato a Caritas Italiana (causale “TERREMOTO ABRUZZO”);

Il conto corrente degli aiuti presso Poste Italiane In tutti gli 85 uffici postali della provincia di Piacenza si possono effettuare versamenti sul conto corrente 10400000 che Poste Italiane ha attivato, su richiesta della Regione Abruzzo, per la raccolta di fondi a favore della popolazione colpita dal sisma. I sottoscrittori potranno utilizzare il bollettino di conto corrente reperibile presso tutti gli sportelli postali o effettuare il pagamento on line.  I clienti piacentini di Poste Mobile possono inoltre donare un euro inviando un sms al numero 377.2048580.
 

Oltre cento di telefonate di piacentini alla Protezione Civile, per rendersi disponibili a partire per l'Abruzzo. Arriva la precisazione del coordinamento: possono partire solo i volontari esperti della Protezione Civile  - "In queste ore tantissime persone prendono contatti con il Coordinamento volontariato protezione civile Piacenza e si rendono disponibili ad intervenire in aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo - scrive il coordinamento alla redazione di PiacenzaSera.it -. A tutti rispondiamo che i volontari appartenenti non al Coordinamento, ma alle Associazioni che lo compongono, è personale formato, preparato ed esperto nei vari settori di competenza, siano essi telecomunicazioni, cinofilo, logistico, sommazzotori, etc. E' importante comprendere che si deve salvaguardare l'incolumità e la sicurezza di tutti, volontari e popolazione e quindi è indispensabile una adeguata formazione. Inoltre, poichè la legge impone che i volontari debbano avere una copertura assicurativa, è necessario iscriversi ad una Associazione del Coordinamento, per cui vi invitamo a prendere visione del nostro sito web www.protezionecivilepiacenza.it, dove sono elencate le Associazioni aderenti. La partenza delle nostre squadre, per i luoghi colpiti dal terremoto, è coordinata dalla Regione Emilia-Romagna  che ha segnalato le esigenze più impellenti. Le Ns. 2 squadre già sui luoghi sono formate da personale con competenze specifiche e al momento abbiamo ulteriori squadre preallertate ed in attesa di partenza qualora la Regione lo richiedesse. Sconsigliamo le partenza fai-da-te, che pur se apprezzabili, sono inutili e controproducenti. Considerando l'ampiezza delle zone colpite e la gravità dell'evento, è presumibile che la necessità di personale sul posto si protrarrà per diverse settimane e la turnazione dei volontari sarà inevitabile".La prefettura ha segnalato il caso alla Croce Rossa che ha fornito alle famiglie i primi aiuti: alimenti, vestiario e giochi per i bambini. Due famiglie che hanno perduto tutto, casa e averi, e che ora cercheranno di ricostruirsi una vita.

Dall'Abruzzo a Borgonovo, dai parenti - Due famiglie albanesi residenti a Paganica (l'epicentro del sisma) hanno trovato ospitalità da alcuni parenti a Borgonovo. I nuclei familiari - in tutto 4 adulti e 2 bambini - sono sopravvissuti al terribile terremoto e hanno intrapreso un lungo viaggio fino alla provincia di Piacenza.
 

La testimonianza dei volontari - "Le frazioni di Villa Sant'Angelo e Sant'Eufemia, dove siamo stati assegnati insieme al coordinamento dei volontari dell'Emilia Romagna, sono completamente distrutte. Le case sono mezze diroccate, soprattutto le costruzioni meno recenti. Sono rimaste in piedi solo delle villette nuove"  spiega Davide Mangia, della Protezione Civile di Piacenza, raggiunto al telefono con non poca fatica, viste le difficoltà di collegamento. "Avevo già vissuto questa esperienza nel 1997, con il terremoto in Umbria e quello in Molise, nel 2002. Ma la situazione non è assolutamente paragonabile. Questa è brutta, brutta, brutta, soprattutto perchè la popolazione qui è molto anziana.  Nelle frazioni in cui siamo stati assegnati sono morte 30 persone, sulle 207 finora accertate. Il problema - spiega Mangia - è che numerosi residenti sono extracomunitari irregolari, privi quindi di documenti di identificazione e non inseriti nell'anagrafe. Il numero quindi potrebbe crescere". A complicare le cose, la terra che continua a tremare. "Siamo arrivati stanotte, ed abbiamo quindi avvertito chiaramente la scossa più forte, quella segnalata all'1 e 20. Ovviamente ci siamo spaventati, perchè senti come un forte capogiro, e poi il terreno sotto di te che trema, sprofonda, sembra farsi fango". Per fortuna dice Mangia, il bel tempo facilita le operazioni di allestimento del campo di soccorso: 40 tende sono state montate a Villa Sant'Angelo, altre 20 saranno allestite a Sant'Eufemia, un riparo contro il freddo pungente della notte. L'appennino abruzzese non è distante, e le cime sono ancora innevate. I volontari Anpas invece hanno predisposto un Pma, presidio medico avanzato. L'accoglienza da parte della popolazione è stata, comprensibilmente, calorosa. "Tutto questo, anche attraverso le piccole cose, ci gratifica incredibilmente - afferma - così come l'aver incontrato durante il tragitto che ci ha portato qui automobilisti che hanno espresso la loro solidarietà". 

I Tir in partenza per l'Abruzzo - Sono in corso, e continueranno fino alle 13,30, circa, presso il polo di protezione civile di Piacenza, in via Pennazzi, le operazioni di caricamento sui TIR del materiale (per tendopoli e per altre esigenze) che sarà portato dai nostri operatori di Protezione civile in Abruzzo per soccorrere le popolazioni colpite dal sisma.

La Regione Emilia Romagna: continuano gli aiuti - In allestimento a Villa Sant'Angelo nell'aquilano due moduli per l'assistenza agli sfollati per 500 persone. L'assessore Bruschini riferisce ai Capigruppo e alla Commissione Territorio e Ambiente.  E’ in fase di completamento a Villa Sant’Angelo nell’aquilano l’allestimento di due moduli per l’assistenza agli sfollati messi a disposizione dalla Protezione Civile dell’Emilia-Romagna. Ogni modulo ospita 250 sfollati ed è dotato di tende, bagni, docce, distributore di acqua potabile, derrate alimentari, nonché di linee di telecomunicazione d’emergenza, impianti di luce e gas. Già da stasera vi troveranno ospitalità circa 500 persone a cui saranno assicurati i pasti necessari. E’ quanto ha riferito questo pomeriggio in una riunione congiunta dei Capigruppo e della Commissione territorio e ambiente dell'Assemblea legislativa, l’assessore regionale alla protezione civile Marioluigi Bruschini. I Consiglieri hnno espresso il loro apprezzamento per l'operato dell'Agenzia regionale di protezone civile e l'assessore Bruschini si è impegnato a riferire ogni tre mesi all'Assemblea stessa sull'evolversi della situazione in Abruzzo e sull'operato della Regione nelle zone terremotate.

Un terzo modulo della Colonna mobile regionale è già stato predisposto e - in caso di necessità - potrà partire per una località indicata dal Dipartimento nazionale di protezione civile. Composto da 12 mezzi, con ulteriori 30 volontari, 40 tende, 6 container bagni e docce, completo di 1000 pianali da sistemare alla base del terreno e di 400 cisterne d’acqua da 2000 litri, potrà ospitare 250 persone.

Attualmente i mezzi della Protezione Civile regionale operativi nelle zone terremotate sono 82. Un nucleo di valutatori regionali per le verifiche di agibilità sugli edifici è già attivo presso il Centro Operativo Misto (COM) del Comune di San Demetrio nei Vestini.

Il presidente della Regione Vasco Errani e l’assessore Marioluigi Bruschini stanno seguendo costantemente l’evoluzione della situazione. E’ in funzione inoltre il Centro Multirischio dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, che agisce da presidio permanente e centro di raccordo logistico dei volontari e dei tecnici inviati nelle zone terremotate. Il responsabile della Protezione Civile Regionale Demetrio Egidi si è recato questa mattina all’Aquila per una riunione con il responsabile del Dipartimento nazionale di Protezione civile sottosegretario Guido Bertolaso e raggiungerà subito dopo i campi allestiti dalla Protezione Civile regionale per seguire l’organizzazione logistica del campo e degli interventi di assistenza.

L’intesa tra il presidente Errani, il sottosegretario Bertolaso e il presidente dell’Abruzzo Chiodi. Già nella giornata di ieri, la Regione Emilia-Romagna si era immediatamente attivata e, in seguito ad un’intesa tra il presidente Vasco Errani, il sottosegretario Bertolaso e il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, aveva inviato una prima sezione della Colonna Mobile regionale dedicata alla assistenza alla popolazione, due Posti Medici Avanzati per il soccorso sanitario in collaborazione con la Sanità-118, una task force logistica di pronto intervento, 2 moduli cucine in grado di garantire fino a 600 pasti turno, una squadra di geometri e ingegneri volontari specializzati nella rilevazione dell’agibilità degli edifici. Per un totale di 200 operatori tra volontari appartenenti ai Coordinamenti provinciali di Protezione Civile, all’ANPAs (Associazione nazionale Pubbliche assistenze) all’ANA (Associazione nazionale Alpini) alle associazioni volontari ingegneri e geometri di Protezione Civile PROING, GEOPROCIV, funzionari e tecnici dell’Agenzia regionale di protezione Civile e della sanità regionale.

AGGIORNAMENTO 7 APRILE - I primi vigili del fuoco partiti da Piacenza sono già al lavoro nei pressi dell'Aquila. A Villa S.Angelo si trovano invece i volontari della Protezione Civile di Piacenza (10) integrati nella colonna emiliana. La destinazione, che in un primo tempo doveva essere S. Demetrio ne' Vestini è cambiata all'ultimo momento. L'arrivo della colonna emiliana è avvenuto nella tarda serata di ieri e subito è iniziato il lavoro di allestimento di una prima tendopoli da campo, stamattina la preparazione di un secondo campo per ospitare circa 600 persone.

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A seguito del terremoto che alle ore 3.32 ha colpito la provincia dell’Aquila, i Vigili del Fuoco del Comando di Piacenza, sono intervenuti a seguito di allertamento del Centro Operativo Roma e successivo della Direzione VF Emilia Romagna Bologna, partendo nelle prime ore del mattino.
In particolare alle ore 6.25 è partita la Sezione Operativa, appositamente predisposta per intervenire in brevissimo tempo in caso di calamità, composta da nove unità con Camper, Autocarro con attrezzature per crolli, Campagnola e un Auto Pompa Serbatoio (APS), subito seguita  dalle due unità cinofile in servizio presso questo Comando. Questo primo gruppo ha dato conferma del suo arrivo presso l’Aquila, alle ore 14 circa
Nella mattinata sono partiti inoltre la Sezione speciale per il movimento terra composta da quattro unità con  Autocarro con rimorchio trasportante Bob-cat e Pala gommata,  seguita da un’unità operativa elisoccorritore  con Autofurgone provvisto di attrezzature SAF (Speleo Alpino Fluviale). Il coordinamento di tutto il personale inviato è garantito da un Ispettore antincendi e da un Capo Reparto anch’essi al seguito con mezzo 4x4.

La Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio si è attivata per sostenere l'azione di coordinamento, sostegno e solidarietà di Caritas Italiana verso le persone colpite dal sisma di stanotte. Caritas Italiana, in stretto contatto anche con il delegato regionale, con i direttori delle Caritas diocesane di Abruzzo-Molise e con i vescovi locali, cerca di farsi prossima con la preghiera e con il sostegno materiale, valutando in questa prima fase le esigenze che emergono nelle comunità e nei luoghi provati dal sisma, per poter attivare interventi adeguati. Unendosi alla costernazione del Santo Padre e rispondendo al suo appello alla solidarietà, la Conferenza episcopale italiana ha invitato a sostenere le iniziative di solidarietà promosse da Caritas Italiana. Per sostenere gli interventi in corso (causale “TERREMOTO ABRUZZO”) si possono inviare offerte tramite il C/C postale n. 347013 intestato a Caritas Italiana oppure contattando la Caritas diocesana allo 0523-332750 o consultandone il sito www.caritaspiacenzabobbio.org per aggiornamenti e informazioni su altri canali per la donazione.

Il conto corrente Anci Il sindaco di Piacenza Roberto Reggi, presidente della Consulta dell'Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) ha detto che l'associazione ha aperto un conto corrente denominato ANCI - Emergenza Terremoto Abruzzo,  con le seguenti coordinate Iban: IT 56 D 03226 03203 000500074907. I soldi raccolti serviranno per le attività di ricostruzione, secondo criteri che saranno decisi dal Consiglio nazionale dell'Anci.

La Prociv-Arci (protezione civile che fa capo all'Arci) è da stamani a L’Aquila con 170 volontari. All'Arci è stato assegnata la responsabilità di allestire un campo base in località Pianola, nei pressi di L’Aquila. Sarà un campo di tende. Per il momento la priorità è avere sul posto volontari già formati alle attività di protezione civile, meglio se esperti in interventi di prima emergenza. Terminato l’allestimento, serviranno volontari per la gestione del campo, preferibilmente formati in attività di protezione civile, ma anche per attività in cui non è richiesta particolare esperienza come la cucina, la somministrazione dei pasti e altri servizi ausiliari.
Chi intendesse proporsi per queste attività deve segnalare la propria disponibilità inviando una mail con i propri riferimenti e il proprio curriculum, scrivendo a presidenza@arci.it e in copia a piacenza@arci.it.
E' attivo da stamani il conto bancario per la raccolta fondi da destinare all’assistenza delle popolazioni colpite. Anche Arcigay, Arci Caccia, Udu e Rete degli Studenti hanno deciso di far convergere il loro impegno sulla campagna di raccolta fondi dell’Arci.
Estremi del conto:
Iban - IT 32 K 05018 03200 000000128000
Intestato a:
Associazione Arci - Emergenza Terremoto Abruzzo
Via dei Monti di Pietralata, 16 - 00157 Roma

Rifondazione Comunista si mobilita per l'Abruzzo - A fronte del drammatico evento sismico che ha colpito l’Abruzzo il P.R.C. si è prontamente mobilitato ed ha organizzato una “brigata di solidarietà” regionale (iniziativa che viene ovviamente portata avanti in tutte le regioni).
Da subito verranno raccolti generi di prima necessità: acqua, latte, pasta, alimenti conservati.
L’appello che Rifondazione Comunista rivolge alle piacentine e piacentini è quello di DONARE SANGUE presso le strutture e le associazioni preposte.
Presso la Federazione provinciale (dal lunedì al venerdi mattino aperta dalle ore 09.00 alle ore 12.30 – via Tortona n° 19 tel. 0523/482759) sarà possibile consegnare i prodotti precedentemente elencati e offrire disponibilità personali per il lavoro di volontariato da svolgere in Abruzzo.
Sabato prossimo, inoltre, al banchetto di distribuzione del pane ad 1 euro/kg in piazza Cavalli verrà organizzato un punto di raccolta dei prodotti e della solidarietà.
 

Il conto corrente Cai Il Club Alpino Italiano si mobilita per aiutare l’Abruzzo, tra le prime azioni concrete è stato aperto un conto corrente per raccogliere fondi a favore delle vittime del terremoto.
Il Presidente Generale Annibale Salsa esprimendo il proprio cordoglio per le vittime e piena solidarietà alla popolazione e ai soci abruzzesi del CAI colpiti dal terremoto ha dichiarato: “Ancora una volta la montagna è al centro di un accadimento naturale tragico. Il CAI è vicino alla popolazione delle Terre Alte dell’Appennino, che vivono e presidiano il territorio della montagna. Questo conto di solidarietà vuole essere tra le altre, un’azione concreta, un aiuto per il territorio e per le vittime di questa tragedia.”
La destinazione dei fondi raccolti dal CAI sarà indicata dal Gruppo Regionale Abruzzo che è senz’altro il referente autorevole per meglio finalizzare il contributo su interventi concreti a favore della popolazione colpita.
Le coordinate bancarie per chiunque volesse contribuire a questo gesto di solidarietà sono:
Conto corrente n° 500X36 intestato “RACCOLTA FONDI IL CAI PER L’ABRUZZO”
Banca Popolare di Sondrio – Agenzia Milano 21
IBAN IT42 F056 9601 6200 0000 0500 X36
 
Questa mattina (6 aprile) intorno alle 6 sono partite, dirette sui luoghi del disastro, due squadre dei vigili del fuoco di Piacenza, quella operativa e l'unità cinofila per la ricerca dei sopravvissuti sotto le macerie: in tutto 11 persone e 4 mezzi, di cui un camper, una campagnola, un’autopompa e un carro crolli. Nel tardo pomeriggio dalla caserma di viale Dante è arrivata la conferma di altri uomini inviati in Abruzzo: 6 vigili del fuoco, un escavatore, 1 furgone per socorso alpino e un esperto di elisoccorso.

Anche i volontari di Protezione civile piacentini in Abruzzo in soccorso delle popolazioni colpite dal terremoto. La richiesta di aiuto è pervenuta dal Dipartimento nazionale di protezione civile, che ha sollecitato dalla nostra Regione l'invio in loco la colonna  mobile regionale di Protezione civile. La Regione ha chiesto al nostro Coordinamento di mettere a disposizione unità cinofile, per il reperimento delle persone che si trovano sotto le macerie (le unità piacentine che andranno in Abruzzo saranno 15) ed esperti di teleradiocomunicazioni del Corpo Emergenza Radioamatori (ancora da decidere il numero di operatori piacentini che si recheranno nelle zone sinistrate). In Abruzzo andranno anche membri della sezione piacentina degli Alpini, su iniziativa del  Coordinamento regionale degli Alpini. In loco, tuttavia, gli alpini opereranno in stretta collaborazione con la nostra colonna mobile regionale.

Partiti da Piacenza anche 10 operatori sanitari dell'ANPAS (Associazione nazionale delle pubbliche assistenze) e cinque logisti, persone cioè specializzate nell'apprestamento di tendopoli e di altre strutture in grado di accogliere cittadini che si trovano in difficoltà per eventi come quello che si è verificato stanotte nel centro Italia.
 

Allertati anche i volontari della sezione piacentina della Croce Rossa Italiana: "Siamo pronti a partire, ma non siamo ancora stati precettati - dice il commissario provinciale Domenico Grassi -. Il nostro commissario nazionale è sul posto, insieme a Bertolaso, e stanno ancora decidendo come meglio coordinare i soccorsi. Sappiamo he sono già intervenute colonne Cri di regioni vicine, come il Lazio. E la prossima ad essere convocata dovrebbe essere proprio l'Emilia Romagna".

Il comunicato della Regione Emilia Romagna

“La Regione Emilia-Romagna sta rispondendo alla richiesta di aiuto delle popolazioni colpite dal terremoto inviando volontari e tecnici di Protezione civile, strutture sanitarie e mezzi per l’assistenza alla popolazione”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Vasco Errani. Fin dalle prime ore di questa mattina Errani sta seguendo l’evolversi dell’emergenza terremoto in Abruzzo, insieme all’assessore regionale Marioluigi Bruschini e al direttore dell’agenzia regionale di Protezione civile Demetrio Egidi, in costante raccordo con Guido Bertolaso e col presidente dell’Abrusso Gianni Chiodi. La Protezione civile regionale sta inviando in Abruzzo una sezione della Colonna mobile regionale destinata all’assistenza alla popolazione, due Posti medici avanzati per il soccorso sanitario in collaborazione con il 118, una task force logistica di pronto intervento, due moduli cucine che garantiscono 400 pasti turno, una squadra di geometri e ingegneri volontari specializzati nella rilevazione dell’agibilità degli edifici. E’stata altresì allertata una struttura mobile protetta per anziani non autosufficienti; per un totale di 120 tra volontari, funzionari e tecnici di Protezione civile che nel giro della giornata arriveranno all’Aquila, nel quadro degli interventi di soccorso coordinati dal Dipartimento nazionale. L’assessore regionale Bruschini e Egidi sono da questa mattina in riunione permanente con i tecnici e i funzionari presso il Centro multirischio dell’Agenzia regionale, che funzionerà da presidio permanente e centro di raccordo logistico dei volontari e dei tecnici inviati nelle zone terremotate. Prosegue, nel frattempo, il monitoraggio dell’evento sul territorio dell’Emilia-Romagna, che al momento non ha evidenziato danni significativi secondo le verifiche effettuate congiuntamente dalle strutture tecniche della Regione, delle Province e dei Vigili del fuoco.

Osservatorio Alberoni - Il sisma è stato registrato dagli strumenti dell'Osservatorio Alberoni, come spiega Matteo Cerini. "Nella notte i nostri sismografi hanno rilevato 5 eventi macrosismici dall'Abruzzo, il primo alle 3 e 33, la scossa di 5,8 di magnitudo della Richter, e il secondo alle 4 e 38 con 4,6 di magnitudo. Inoltre nella tarda serata di ieri, alle 22 e 12 una scossa è stata registrata sulle colline di Forlì, con 4,6 di magnitudo. Le onde sismiche sono arrivate da noi talmente attenuate che non sono state percepite se non a livello strumentale. Sono da attendersi altre scosse di assestamento durante la giornata. Eventi di questo tipo si sono già verificati nella zon abruzzese nell'84 e nel '69".

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del coordinatore nazionale Rdb Cub Vigili del Fuoco

Sono notevoli giorni che esperti e studiosi annunciano  possibili sismi nel centro del paese, anche i Vigili del Fuoco sono stati in queste settimane interessati da richieste o telefonate ai centralini delle sale operative di notizie in merito alle attività sismiche del territorio. Tutti hanno fatto orecchie da mercante nessuno si è preoccupato di attivare procedure di pre-allerta sulle zone segnalate da possibili sciami sismici. Alcuni studiosi che avevano avanzato la possibilità di un prossimo terremoto, sono stati pure denunciati per  procurato allarme, ora dopo il disastro e la morte di povera gente tutti si interrogano sulle possibili attività che potevano essere messe in campo. Certamente non si sarebbe fermato il sisma ma indubbiamente tutte quelle attività di prevenzione e procedure di pre-allarme potevano essere  utilizzate sulla zona. Più o meno quello che stà succedendo in queste ora contingenti da tutte le parti d'Italia di Vigili del Fuoco che stanno partendo con tutte le difficoltà del caso, autostrade intasate o impercorribili, ritardi di organizzazione di colonne mobili, ed organici che devono essere reperiti dalle proprie abitazioni perché in questi anni il problema principale dei Governi è stato quello della sicurezza in generale dimenticandosi del soccorso alla popolazione della prevenzione sul territorio e soprattutto che viviamo su una penisola soggetta a movimenti giornalieri. Ora si ricomincia nuovamente con la sceneggiata dei volontari sul posto per rappresentare l'efficienza dello Stato in attesa che il personale del Corpo Nazionale VV.F. orami ridotto a mera presenza nei posti di lavoro (sott'organico perenne) si organizzi da tutta Italia e parta per le zone terremotate! Finita la prima emergenza tutto tornerà peggio di prima fino alle prossime morti. Senza un sistema di protezione civile - che si preoccupi concretamente delle emergenze del paese - con dentro la machina organizzativa dei Vigili del Fuoco il paese dovrà ancora piangere i propri concittadini.
Per il Coordinamento Nazionale RdB CUB VV.F.

Antonio Jiritano
 

 
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  • terremoto
  • vigili del fuoco
  • Commenti:


    Terremoto
    In caso di catastrofi naturali,gli ospedali sono classificati strutture di primaria importanza,mi chiedo che fine farebbe la parte antica del nostro ospedale se colpito da un terremoto.
    Luigi
    08/04/2009  20.34


    Secondo me ti conviene chiamare la Protezione Civile e sentire loro
    teo
    07/04/2009  23.44

    Raccolta Beni di Prima Necessità
    Vorrei sapere se viene organizzato un punto di raccolta di beni di prima necessità a Piacenza! grazie
    Giulia
    07/04/2009  10.32


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