Baretta - Una lunga militanza sindacale nella Cisl, fino a ricoprire la carica di segretario confederale e ora capolista in Veneto per il Partito Democratico. Pier Paolo Baretta ha partecipato ad iniziativa pubblica organizzata dal Pd piacentino al ridotto del Teatro Municipale, dedicata al tema dell'economia, dei salari e del costo della vita. "Le priorità del Partito Democratico - ha spiegato - sono chiare: innanzitutto il tema del lavoro precario e della flessibilità, con l'istituzione di un salario minimo intorno ai 1000-1100 euro; l'estensione delle tutele e maggiori diritti con uno Statuto dei lavori. Occorre poi ridurre il carico fiscale sul lavoro dipendente e aumentare le pensioni più basse, come sta scritto nella proposta formulata da Walter Veltroni". Ma dove reperire le risorse necessarie? "Proseguendo la lotta - ha dichiarato Baretta - all'evasione fiscale e razionalizzando a dovere la spesa pubblica. Ci sono differenze importanti di approccio fra i programmi di Pd e Pdl, la loro proposta di indicizzare le pensioni più modeste attraverso un meccanismo di scala mobile viene dal passato". Su Alitalia Baretta ha sostenuto la necessità di andare avanti con la trattativa e sulle colpe del sindacato per come è ridotta l'azienda: "Ogni imprenditore ha i sindacati che si merita e viceversa, è una legge non scritta ma sempre valida".
Mazzuca - «Per mesi ho scritto contro questa classe politica, fino a quando ho ricevuto l’offerta di candidarmi. Allora mi sono chiesto: è giusto che un giornalista si limiti soltanto a scrivere? Così ho interpellato idealmente i miei due maestri, Giovanni Spadolini (tra le altre cose ex direttore del Corsera e del Resto del Carlino, ndr), che fece cose egregie in politica, e Indro Montanelli che invece rimase per scelta sempre lontano dai palazzi. Ho concluso che forse aveva ragione Spadolini, anche se il mio cuore rimane sempre per Montanelli». Così Giancarlo Mazzuca, direttore di Qn e del Resto del Carlino, ha motivato stamattina, durante la sua visita a Piacenza, la decisione di scendere in politica nelle file del Popolo delle libertà (è sesto nella lista emiliano romagnola per la Camera dei deputati, posto blindato). Affiancato dai candidati piacentini Tommaso Foti, Giampaolo Bettamio e Mauro Saccardi, Mazzuca ha fatto un tour per le vie del centro fermandosi a salutare diversi commercianti. Poi si è concesso ai colleghi giornalisti ed ha affrontato diversi temi di attualità. Sulla pressione fiscale ha detto che «non basta solo ridurre le tasse, ma incentivare gli investimenti perché il made in Italy sta soffrendo». Si è poi detto dispiaciuto del mancato duello tv tra Berlusconi e Veltroni: «Le regole della par condicio penalizzano il dibattito e in particolare i due principali schieramenti che non possono avere gli stessi spazi dei partiti da zero virgola ». Infine ha annunciato il suo impegno per modificare le leggi sull’editoria cercando misure per incentivare «la stampa libera».
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