Il caso di legionella riscontrato nelle scorse settimane alla scuola elementare di Niviano di Rivergaro scatena una serie di interrogativi che l’on. Tommaso Foti, consigliere provinciale An-Pdl, rivolge al Presidente Boiardi.

Prima di tutto l’on. Foti chiede se Boiardi “in qualità di Presidente anche della Conferenza Territoriale, Sociale e Sanitaria sia al corrente di quanto accaduto e quali interventi abbia previsto per verificare se la scuola di Niviano abbia ottemperato a tutti gli obblighi di profilassi previsti al fine di scongiurare, preventivamente, il sorgere di questo tipo di problema”.

Ma il consigliere del centrodestra non si ferma qui, sollevando diversi appunti anche in merito al comportamento degli organi scolastici, del Comune di Rivergaro e dell’Asl successivamente alla scoperta del caso di legionella, rei – a quanto pare - di avere “sottaciuto quanto stava accadendo relativamente a un morbo che in alcuni casi può essere letale”. Senza considerare il fatto, “improprio e pericoloso” – prosegue Foti – che “la scuola abbia provveduto, chiudendo i rubinetti d’acqua calda, ad immettere nell’acqua fredda il cloro che è stato bevuto dai bambini ignari di tutto, alcuni dei quali accusando disturbi fisici”.

A fronte di ciò, l’on. Foti chiede l’intervento del Presidente della Conferenza Sanitaria provinciale Boiardi, “al fine di verificare quanto sia effettivamente accaduto, quali siano i rischi di contagio presenti nella scuola, quali siano gli esiti degli esami dell’Arpa per capire l’origine del morbo e, infine, se sia stato corretto il comportamento dei dirigenti scolastici, dell’Asl, Arpa e Comune di Rivergaro per la salvaguardia della salute degli alunni e del personale della scuola”.