Dall'inizio del 2009, a Piacenza, ogni 2 giorni, si respira aria inquinata. E' quanto emerge dal rapporto Mal'Aria 2009 di Legambiente, presentato dalla coordinatrice del Circolo di Piacenza, Laura Chiappa, e da Marco Natali. Se il maltempo che ha caratterizzato l'inverno ha indubbiamente contribuito a contenere il numero degli "sforamenti" dovuti alla concentrazione di Pm10, questo non significa che la situazione a Piacenza sia rosea. Anzi.

Tenendo conto della serie storica degli ultimi anni, il numero degli sforamenti, rispetto ai limiti importi dall'Uonione Europea, la situazione è in continua ascesa: 96 i superamenti registrati nel 2005, 121 nel 2006, 122 nel 2007. Si diceva, appunto, che il 2008 è stato condizionato dall'andamento climatico, ma ciò non toglie, fanno notare Chiappa e Natali, che in ottobre sono stati registrati 23 superamenti su 31 giorni, con addirittura una giornata che ha visto la rilevazione del dato record di 140 microgrammi per metro cubo.

Altro dato allarmante, quello messo in evidenza dall'unica centralina, in provincia, dove vengono rilevate le Pm 2,5, le più pericolose per la salute. A Besenzone, la centralina di Arpa, ha registrato nel mese di gennaio ben 23 sforamenti, con un picco di 73 microgrammi per metro cubo. Superiore di 3 volte rispetto al limite consentito.

Ecco le proposte avanzate da Legambiente: aumentare il numero dei blocchi del traffico privato (resposabile al 65% dell'inquinamento cittadino), fermate programmate per le attività industrali, migliorare l'offerta del trasporto pubblico.