“Indagare sulla genesi di un territorio è un'operazione meritoria che consente di conoscere gli aspetti salienti della nostra storia e che la Provincia non può che supportare vivamente”. Così l'assessore provinciale alla Cultura Mario Magnelli nella presentazione del percorso di studi volto ad approfondire storia e origini di Sarmato, che partirà oggi alle ore 16 nella sala consigliare di quel Comune. Al convegno, ha sottolineato il sindaco Sabrina Gallinari, sono stati invitati tutti i comuni limitrofi e con le stesse origini, per dare il via ad una collaborazione culturale di indagine storica. Quello di sabato rappresenta l'inizio di un percorso che nei mesi successivi (aprile e maggio) vedrà coinvolti anche giovani studiosi del territorio; in particolare il sindaco auspica una larga partecipazione da parte delle scuole, non solo di Sarmato, perché sia questa un'opportunità di ampliamento dei P.O.F. (Piani d'Offerta Formativa) con approfondimenti in proposito. Relatore del primo convegno, che tratterà, appunto, le origini storiche di Sarmato e della sua popolazione, sarà la professoressa Elisabetta Degl'Innocenti, laureata in Lettere con indirizzo classico e da tempo studiosa e appassionata dei popoli antichi, tra cui proprio i Sarmati. Popolo nomade o semi-nomade di origini iraniche, spiega la professoressa, i Sarmati arrivano in Italia attraverso un'opera di “immigrazione controllata” (definibile, più brutalmente, deportazione) da parte dei Romani, che usavano spesso integrare le popolazioni barbare nei vari apparati, soprattutto nell'esercito. Dei Sarmati si hanno tracce in tutta Europa, in particolare in Italia testimonianze di presenze sarmate si hanno, analizzando i toponimi (nomi di comuni, ad esempio Sarmato, derivanti dal nome dello stesso popolo), in tutto il Nord, soprattutto nella Pianura Padana.
L'idea di una serie di incontri per approfondire l'origine e la storia di Sarmato, nasce quasi per caso da un'intuizione dell'ingegnere Antonio Belli, residente a Sarmato, che osservando la lapide presso il Municipio ha notato che la scritta in latino si riferiva proprio alle origini della cittadina, ritenendo potesse interessare la professoressa Degl'Innocenti che ha immediatamente raccolto l'invito.
Concludendo, Magnelli ha giudicato lodevole la iniziativa, in quanto divulgatrice della cultura del territorio e delle sue origini tra i giovani. Per questo, la Provincia di Piacenza non può che supportarla vivamente.
|