Il dibattito parlamentare sul testamento biologico: la posizione del PD. S'intitola così l'iniziativa promossa presso la Sede Circoscrizione 3 di Viale Martiri della Resistenza n.8 dal Partito Democratico di Piacenza. L'intervento è stato affidato al parlamentare Gianni Cuperlo, che non ha risparmiato critiche molto severe al provvedimento approvato al Senato. "Quello che è accaduto in Senato - ha spiegato Cuperlo - dovrebbe preoccupare non solo l'opposizione, ma tutti coloro che hanno a cuore una concezione laica e liberale della democrazia. Con un voto a maggioranza è stata approvata una legge fortemente voluta dal governo e dal centrodestra, completamente "blindata" nel dibattito parlamentare: sono stati respinti tutti gli emendamenti della minoranza. Il mio giudizio è che si tratta di una legge sbagliata, inutilmente punitiva, con un elemento di cinismo e non rispettosa del dolore delle persone".
Un estratto dal blog di Cuperlo:
“Cioè il tema, quando discutiamo di una legge di buon senso sulla fine
vita, non è il prevalere di una convinzione etica sulle altre.
Se il traguardo della politica è condurre le diverse convinzioni a un
assoluto senza distinzioni e valido per chiunque, l’esito non potrà che essere
di tipo autoritario.
Perché a seconda dei rapporti di forza parlamentari si determinerebbe
l’imposizione per legge di un’etica sulle altre. Il che è esattamente ciò che in
una democrazia non può e non deve accadere.
Quindi – almeno per quanti sono chiamati a scrivere le leggi – il punto
non è riversare nella norma la propria concezione della vita o della dignità del
vivere.
Compito dei legislatori, almeno in democrazia, è individuare una norma
che, in ragione della sua universalità, garantisca a ogni singola persona il
diritto di vedere rispettata la propria volontà quando in discussione siano la
sua vita, la sua dignità, la decisione su di sé.”
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