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Tariffa rifiuti, decisi aumenti contenuti per i Comuni (2,18 % medio)

Tariffa rifiuti, l'assemblea dell'Agenzia d'Ambito svoltasi in municipio a Piacenza ha approvato all'unanimità (con la sola astensione di Pontenure) una proposta articolata che prevede aumenti tariffari al di sotto del tasso di inflazione (del 3,3 %), in media 2,18 %, con differenziazioni da comune a comune. Viene salvaguardato il piano di sviluppo della raccolta differenziata del 2009, che raggiungerà il 55 % della popolazione. Il piano prevede una forbice di aumenti rispetto al 2008 che può variare dallo 0 al 2,60 %, ai quali vanno aggiunti i costi dei servizi attivati nei vari comuni.

La proposta del Cda

Il presidente dell'Agenzia Roberto Reggi ha spiegato il senso della proposta messa a punto dal consiglio di amministrazione: "All'inizio di marzo - ha ricordato - era stata rimandata la definizione della nuova tariffazione per compiere un approfondimento. E' stato avviato così il confronto con il soggetto gestore, Enìa, recependo le indicazioni venute dai sindaci nella scorsa assemblea: in un momento critico come quello attuale, evitare l'incremento di tariffe che possono incidere sulla situazione economica delle famiglie e delle imprese. Al contempo salvare il proposito di rendere omogenea la tariffa sul territorio provinciale, e non interrompere il piano di sviluppo della raccolta differenziata". "Sono intervenuti - ha proseguito - elementi di novità: in questi primi tre mesi del 2009 si è verificata una riduzione della produzione dei rifiuti sul territorio a causa della congiuntura economica negativa, con una conseguente riduzione dei costi da parte del gestore. La scelta all'unanimità del Cda è stata quella di scommettere su questa riduzione per tutto il 2009 e di non ridimensionare i servizi di raccolta con il mantenimento del loro piano di sviluppo, perseguendo l'obiettivo di omogeneizzazione della tariffa fra i vari comuni. Il risultato è stato quella di una riduzione delle tariffe rispetto all'aumento previsto dall'inflazione programmata". "L'alternativa a questa proposta - ha sottolineato Reggi - sarebbe di basso profilo, ovvero che ciascun comune vada a contrattare singolarmente con Enìa: ma la forza dell'Agenzia si vede in questo caso, lavorare insieme ci consente infatti di ottenere un risultato che da soli non si potremmo ottenere. Ciascun comune inoltre potrà stabilire di abbattere ulteriormente gli aumenti"

Il piano dei costi

Il direttore dell'Agenzia d'Ambito Vittorio Silva ha spiegato come avverrà la salvaguardia dei servizi senza incremento dei costi reali. La proposta illustrata è articolata in più punti.

- Non si riconosce sui costi dell gestore il tasso di inflazione del 2008;

- viene preventivata una riduzione dei rifiuti raccolti nel 2009 pari all'1,5 %, senza conguaglio a fine anno;

- le soglie di variazione di costo per Comune vengono comprese tra lo 0 e il 2,6 % (incluso il tasso di inflazione) con un incremento medio del 2,18 %;

- la rimodulazione del programma di espansione dei servizi domiciliari mantiene il completamento entro il 2009;

- viene messa in campo l'ipotesi di utilizzare finanziamenti che potrebbero essere riconosciuti dalla Regione per 200mila euro;

- c'è la decisione di accelerare la sperimentazione della tariffa puntuale (in proporzione ai rifiuti prodotti) in tutti i comuni.

Così i nuovi servizi a fine 2009 saranno così articolati: il 55 % della popolazione sarà provvisto di servizi porta a porta integrati; il 32 % solo per la carta e il 13 % solo stradale.

Gli aumenti

Come si può ricavare dalle tabelle allegate, gli aumenti variano da comune a comune, a seconda dei servizi attivati. Si va dall'incremneto massimo a Castellarquato dell'8,3 % fino alla diminuzione di quasi il 7 % di Sarmato. A Piacenza la tariffa crescerà del 6,89 % rispetto al 2008, ma verrà mitigata dallo stanziamento di 250mila euro per le fasce deboli. "In media - ha detto Reggi - una famiglia pagherà 5 euro in più all'anno".

Il sistema "puntuale" a S. Giorgio

L'assemblea ha altresì approvato con voto unanime l'avvio della sperimentazione della tariffa puntuale a S Giorgio: una quota della tariffa verrà definita misurando l'effettiva entità di rifiuti conferita (il 15 % della tariffa correlata al numero di svuotamenti dei bidoncino dell'indifferenziato; 25,7 % parte fissa; 59,3 parte variabile). S tratta di un progetto pilota che, se funzionerà, sarà esteso a tutti i Comuni.

 

 
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