Diario pendolare di ieri sera, lunedì 16 marzo, dal nostro inviato Max Davoli.
Questa sera il treno IC 597 MI-TR ha viaggiato “in orario”, ma a bordo nel compartimento della carrozza di 1° classe dove abbiam trovato posto sembrava di essere al polo Nord; dalle bocchette sotto il finestrino uscivano sciabolate d’aria gelida che mi hanno costretto a viaggiare con sciarpa annodata al collo e piumino. In prossimità di Lodi è passato il CST a verificare i titoli di viaggio ed ho colto l’occasione per chiedere una soluzione del problema; molto gentilmente oltre ad informarmi che in altri compartimenti stavano “vivendo” il problema opposto e c’era gente in canottiera, mi ha detto che il “difetto” non era risolvibile e, al limite, avrebbe potuto spegnere l’impianto, fermando quindi la circolazione dell’aria e “costringendoci” all’apertura dei piccoli finestrini posti in alto; la scelta quindi è caduta sul minore dei mali e ,rassegnàti, siamo rimasti “al gelo” fino a Piacenza. Naturalmente, l’escursione termica tipica di questo periodo, condita con gli ulteriori malfunzionamenti degli impianti di condizionamento dei mezzi su cui viaggiamo, favorisce raffreddore, tosse, ecc.ecc. E’chiaro che la data di fabbricazione di questi IC plus (credo intorno alla seconda guerra punica) e la manutenzione “regolare” degli stessi (ma quando?? ma chi l’ha fatta??) rende il materiale rotabile di pessima qualità; siamo a marzo, ma ho già davanti agli occhi gli scenari a cui andremo incontro l’estate prossima, quando su questi “rottami” trascorreremo momenti (anzi ore) “indimenticabili”…
Ricordiamoci che per salire su questi “rottami” si pagano fior fior di supplementi!
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