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Sicurezza sul lavoro, tre seminari

Impegno comune delle pubbliche amministrazioni del territorio sui temi della sicurezza nei posti di lavoro e della lotta al lavoro irregolare. Un impegno che si concretizzerà, tra l'altro, nella realizzazione di un ciclo di seminari, rivolti a pubblici dipendenti, a partire da aprile. Lo si è annunciato oggi, lunedì 9 marzo, in Provincia, alla presentazione delle iniziative che enti locali, uffici periferici dello Stato ed Asl intendono portare avanti per diffondere la cultura della sicurezza sui posti di lavoro. Presenti il prefetto di Piacenza Luigi Viana, il presidente della Provincia Gianluigi Boiardi, l'assessore provinciale al Lavoro Fernando Tribi, Giovanni Lombardi, dirigente dell'unità operativa di medicina del lavoro dell'azienda Usl ed un numero significativo di rappresentanti di pubbliche amministrazioni.

 

“Il lavoro sommerso e il lavoro nero – ha sottolineato Gianluigi Boiardi aprendo l'incontro - sono piaghe terribilmente estese che vanno combattute perché privano il lavoratore dei diritti che lo fanno un libero cittadino in un libero Stato”. Il presidente ha poi ricordato alcuni degli strumenti attivati dalla Provincia per far fronte al fenomeno del lavoro nero: il piano provinciale approvato nel 2005 dalla Giunta per la promozione della sicurezza, regolarità e qualità del lavoro, e il patto interistituzionale sottoscritto, nel maggio dello stesso anno, da Provincia, Prefettura, Asl, Camera di Commercio, Direzione provinciale del lavoro, Inail e Inps per la promozione della sicurezza, della regolarità e della qualità del lavoro. “E' necessaria una interazione tra i diversi soggetti – ha osservato il Presidente -, sulla linea di quella prefigurata dal sistema di governance promosso dal Piano Sanitario regionale 2008-2010 tramite l'atto triennale di indirizzo e coordinamento provinciale, strumento utilizzato dalla conferenza territoriale sociale e sanitaria  per l'esercizio del proprio compito di coordinamento. Per combattere le situazioni di illegalità e precarietà – ha concluso Boiardi - è necessario che anche l'economia abbia un'etica, soprattutto in questo momento di crisi; abbiamo individuato come strumento un percorso di formazione, per lavoratori e nuovi imprenditori”.

 

Sull'aspetto della formazione ha posto l'accento anche il prefetto Luigi Viana. “La mancanza di sicurezza sul lavoro – ha detto – è un fenomeno negativo sotto l'aspetto sociale ed etico. La formazione deve puntare alla creazione di una cultura della sicurezza attraverso, innanzitutto, il miglioramento dell'impianto normativo. Rendere sicuro il lavoro deve essere perciò un obiettivo primario per governo, enti territoriali e pubbliche amministrazioni. Lavoro irregolare, lavoro nero e insicurezza sul lavoro sono problemi strettamente connessi tra loro. Sul nostro territorio abbiamo raggiunto buoni risultati, da portare ad esempio, m non sono sufficienti: il numero di incidenti sul lavoro, infatti, è ancora elevato. Per questo motivo ho riunito il 21 gennaio scorso la conferenza permanente della pubblica amministrazione che si occupa del problema: per favorire un confronto su quanto è stato fatto e sul da farsi; per creare un'occasione per promuovere ulteriori sinergie; per una pianificazione di un supporto sociale e legale per le vittime di incidenti. Per il dott. Viana formazione e informazione sono perciò fondamentali, per un'azione sinergica e realmente efficace contro l'illecito e contro quegli atteggiamenti, che il Prefetto ha definito “border-line”, che restano al confine della legalità, e dai quali è facile scivolare nell'illegalità.

 

Ha posto l'accento sull'efficacia di un'azione congiunta tra parti sociali e enti locali anche l'assessore Fernando Tribi. La sollecitazione ad  una particolare attenzione al tema della sicurezza deve essere rivolta, ha detto, non soltanto al settore privato ma anche a quello pubblico, che può porsi come esempio in qualità di buon datore di lavoro, monitorando appalti di lavoro e appalti di servizi. Tribi ha anche posto in rilievo l'importanza della collaborazione con le forze dell'ordine, cui la Provincia ha rivolto un'apposita iniziativa di formazione, sul tema della sicurezza sul lavoro, e che devono fungere da “occhi vigili sul territorio”.

 

Ha concluso la serie degli interventi il Dott. Lombardi richiamando i buoni risultati sortiti dal  protocollo sottoscritto nel 2005: la creazione degli standard limite di valutazione, l'attivazione di uno sportello di assistenza, la programmazione di incontri con cadenza mensile per la formazione dei lavoratori in mobilità e un analogo percorso rivolto ai nuovi imprenditori. Lombardi ha quindi richiamato le iniziative programmate, volte a tre obiettivi: dare ai Comuni, primo punto di riferimento per il cittadino, uno strumento utile ad indirizzarne il percorso; la tutela della legalità sotto l'aspetto pubblico; l'ente pubblico come datore di lavoro che tutela i propri dipendenti e che si offre come modello da seguire.

 

I seminari saranno tre. Si terranno nel mese di aprile, in data da definire.

 

 
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