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Tariffe rifiuti, l'Agenzia d'Ambito "gela" gli aumenti (ma anche lo sviluppo)

Tariffe rifiuti, l'assemblea dell'Agenzia d'Ambito ha deciso di congelare qualunque aumento. Il parlamentino dei sindaci del Piacentino, cui spetta la programmazione delle politiche relative alla gestione dei rifiuti e al trattamento delle acque non si è espresso sulla proposta portata dal consiglio di amministrazione che prevedeva un incremento medio della tariffa del 2,9 % (- 0,4 rispetto all'indice dell'inflazione pari al 3,3 % nel 2008). Entro il 31 marzo sarà esaminata una nuova ipotesi che mantenga invariate le imposte, ma che ridimensioni al contempo anche lo sviluppo di alcuni servizi (ad esempio la raccolta differenziata).

La proposta portata all’attenzione dei sindaci prevedeva una sostanziale invarianza del listino prezzi praticato del gestore: l'Ato ha chiesto e ottenuto infatti da Enìa di non applicare l'adeguamento del tasso di inflazione (3,3 % nel 2008). Erano soltanto applicati alcuni aggiustamenti legati a una più attenta considerazione dei costi relativi a servizi specifici, e le variazioni comunque si compensavano nell'insieme a livello di ambito provinciale.

Così la variazione dei costi per ogni singolo comune veniva ricompresa entro la soglia massima del 4 % e quella minima di zero, anche per proseguire il processo di riallineamento delle tariffe fra tutti i comuni finalizzato ad omogeneizzare la situazione impositiva. Mediamente l’incremento era stato definito sul + 2,9 %, al di sotto dell’indice di inflazione tendenziale registrato nel 2008 (+ 3,3 %).

Di fronte a tale proposta c’è stata una levata di scudi di vari sindaci, tra i quali Fabio Callori (Caorso), Carlo Capelli (Castelsangiovanni), Enrico Marcotti (Castelvetro), Luigi Bertuzzi (vicesindaco di Coli), Gianluigi Molinari (Vernasca), Luigi Garavelli (Besenzone), Fausto Maffini (Villanova) e anche il commissario di Castellarquato Lorenzo de’Luca.
Il presidente Roberto Reggi ha sottolineato la necessità di mantenere la discussione entro i corretti binari: “Il lavoro svolto dai tecnici dell'agenzia – ha rimarcato - è quello di verifica dei servizi erogati dal gestore. Gli aumenti stabiliti sono legati allo sviluppo della raccolta e quella formulata è la proposta più razionale possibile. Rilevo la richiesta di razionalizzazione da parte di molti di voi, ma non è possibile mantenere il piano di sviluppo e di potenziamenti dei servizi che ci siamo dati, senza un incremento di costi. Pertanto occorrerà rivedere la crescita di alcune prestazioni, come la raccolta differenziata. Siamo disposti a congelare lo sviluppo del porta a porta e di altri servizi di raccolta? Questo è il tema da porre all'azienda Enìa. Torniamo a breve dunque in assemblea con una nuova proposta di congelamento dello sviluppo dei servizi abbinata al mantenimento delle tariffe attuali. Manteniamo tuttavia lo stesso il processo di riequilibrio delle tariffe dei comuni".

Vittorio Silva, direttore dell’Ato ha ricordato che il termine per la deliberazione delle tariffe è il 31 marzo. “In termini reali (considerata l'inflazione) – ha spiegato - la proposta definita prevedeva una diminuzione dello 0,4 %. Le variazioni sono tutte legate all'erogazione dei servizi effettuata da Enìa, e non sul listino delle singole prestazioni. Non sarà possibile risparmiare senza ritoccare alcuni servizi. Inoltre occorre portare avanti il processo di riallineamento delle tariffe tra comuni diversi”.
Alla fine l’assemblea non si espressa sulla proposta di incrementi tariffari: l’impegno è quello di riconvocarla entro il 31 marzo, portando al voto una nuova formula che tenga insieme lo stop agli aumenti tariffari con l'inevitabile ridimensionamento di alcuni servizi erogati da Enìa. 

Rinviata a dopo le elezioni anche la modifica prevista dell'assetto dell'Agenzia d'ambito, destinata a trasformarsi in convenzione (Cato), una soluzione di compromesso adottata a Piacenza per mitigare gli effetti della legge regionale che ha disposto lo scioglimento di tutte le Agenzie d'ambito. La Corte dei Conti ha infatto sollevato obiezioni rispetto al reintegro in Provincia del personale assegnato alle Agenzie.

 

 
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    Commenti:


    la solita manfrina
    ma con la racc. differenziata non dovevano calare le tarriffe ?
    mauro
    04/03/2009  18.09

    Paura di perdere le elezioni provinciali
    ...ci ha spinto a bloccare ulteriori aumenti previsti.... Rinviata a dopo le elezioni.... Più chiaro di così si muore!!
    emme
    04/03/2009  12.14


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