Per due ore, in segno di protesta per i licenziamenti annunciati dalla proprietà, i dipendenti della Driade spa di Fossadello sono rimasti davanti ai cancelli dell’azienda.
Presente la quasi totalità dei 51 dipendenti. Al loro fianco i sindacati, con Paolo Chiappa (Cgil) e Ivan Bersani (Fillea-Cisl), e il sindaco di Caorso Fabio Callori, che ha chiesto un incontro ai dirigenti prima della nuova giornata di trattativa, in calendario martedì prossimo.
Salvo alcuni momenti di tensione, causati dal transito di un camion diretto all’interno dell’azienda, che non si è fermato davanti ai lavoratori, e che all’uscita è stato bloccato dagli stessi.
«Con questo presidio vogliamo dare un segnale forte all’azienda – hanno spiegato i rappresentanti sindacali – Non è accettabile che, dopo soli tre mesi di crisi, la ditta reagisca d’impulso e decida di licenziare 14 dipendenti, che poi si è riusciti a ridurre a 12 più un part-time. Noi chiediamo e continueremo a chiedere altre misure, a partire dal contratto di solidarietà, che, riducendo l’orario di lavoro complessivo, permetterebbe a tutti i lavoratori di mantenere il loro posto».
I lavoratori dell’azienda, che produce arredamenti per interni e giardini ed ha proprietà milanese, sono per la maggior parte di età compresa tra i trenta e i quarant’anni.
Dopo la prima ora di presidio, il sindaco ha parlato ai lavoratori, dicendo che la ditta si è dichiarata disponibile a un incontro, forse prima della riunione sindacale di martedì prossimo.