Anche il sindaco Roberto Reggi è intervenuto per commentare la prima "ronda" padana e le altre contestazioni seguite. "Si è verificato quello che temevamo - ha detto - e cioè i manifestanti che alla fine hanno distolto dalle loro attività le forze dell'ordine. Speriamo che non si facciano più perchè sono inutili, dannose e anche costose per la collettività, visto che impegnano la polizia per azioni che si potrebbero evitare".
Tommaso Foti (Pdl): "Ronde, meglio aspettare il decreto". "Le ronde, in quanto manifestazioni politiche, sono più che legittime, se ne vengono organizzate una o due all'anno". Questo il commento del deputato piacentino del Pdl Tommaso Foti. "Non bisogna infatti dimenticare che l'iniziativa promossa ieri sera dalla Lega ha visto impegnati 20 poliziotti come servizio d'ordine, come previsto per le manifestazioni. Se ne fanno 2 o 3 alla settimana, per recuperare gli straordinari degli agenti rischiamo di trovarci con un poliziotto in meno sulle strade al giorno. Per quanto riguarda Rifondazione, credo che contestare le manifestazioni altrui senza autorizzazione sia un problema di buon gusto". Insomma, dice Tommaso Foti, onorevole del Pdl, meglio aspettare l'attuazione del decreto sulle ronde. La proposta del Governo mira infatti a dare regole precise per l'istituzione di gruppi di volontari. Si tratta - specifica Foti - di un decreto di legge serio, che dispone il ricorso a associazioni con iscrizione prefettizia e non devono avere matrice politica".
Daniel Negri (Pd). "Sicurezza strumentalizzata". "Ho appreso dagli organi di stampa - scrive il consigliere comunale del Pd Daniel Negri - che la “ronda leghista” dell’altra notte ha avuto il brillante risultato di distogliere un cospicuo numero di agenti delle forze dell’ordine dalle loro mansioni ordinarie, per fare da scorta a quella che altro non era che una manifestazione di partito, travestita da “passeggiata per la sicurezza”. Questo dimostra piuttosto chiaramente come questo tipo di manifestazioni abbiano come unico scopo una continua strumentalizzazione politica di un problema serio come quello della sicurezza, gestito prevalentemente dal governo a colpi di slogan o “grida manzoniane” come ha recentemente dichiarato in un’intervista al quotidiano Repubblica l’ex ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, di Forza Italia, dichiarando “discutibili” i provvedimenti del governo su “ronde e immigrati”. Un governo, che ricordiamolo, dopo aver speso gran parte del tempo della scorsa campagna elettorale a soffiare sul fuoco del problema sicurezza ha posto come priorità nel dibattito politico la questione “intercettazioni telefoniche” , mettendo in disparte problemi ben più sentiti come ad esempio quella della certezza della pena. Mi preme poi innanzitutto far presente, come le associazioni di volontari di strada d’emergenza, come ad esempio i “City Angels”, attualmente l’unica associazione Onlus riconosciuta che si occupa di volontariato per la sicurezza e prevenzione della criminalità di strada, ha al centro della propria mission oltre alla sicurezza, anche l’assistenza di cittadini in difficoltà, prestando aiuto a senzatetto, emarginati, tossicodipendenti e anziani. I City Angels, presenti a Milano, Roma ed altre città, operano prevalentemente in zone che presentano problematiche sociali in stretta collaborazione con le istituzioni, sono composti da uomini, donne e cittadini immigrati. Per poter diventare operativo un volontario deve effettuare un corso di formazione con nozioni di pronto soccorso, alcolismo, psicologia, autodifesa e superare un esame finale. Per loro stessa dichiarazione i City Angels si sono pubblicamente dichiarati contrari alle ronde di cittadini, perché come spiega il loro fondatore Mario Furlan “Le ronde nella loro accezione comune vanno in cerca del nemico. Noi di Persone da aiutare”. Un approccio questo che vede al centro dell’azione il recupero, a mio parere assolutamente condivisibile e ben diverso, da quello delle ronde “politicizzate”.