CRISI : 21 MILIONI DALLA REGIONE PER LA RICERCA, L’ INNOVAZIONE E LA COMPETITIVITA’ IN AGRICOLTURA.
Contrastare la crisi economica sostenendo l’innovazione. Anche in agricoltura. E’ questa la strada che ha deciso di percorrere la Regione Emilia-Romagna dando il via nel 2009 a un programma straordinario di investimenti nel campo della ricerca e della sperimentazione in campo agricolo. Le risorse complessivamente a disposizione ammontano a circa 21 milioni e 500 mila euro: uno stanziamento importante, decisamente superiore allo stanziamento medio annuale che negli ultimi anni si è attestato sui 13- 14 milioni di euro.
Le iniziative in arrivo sono diverse, ma accomunate da un obiettivo di fondo: trasformare la recessione in un’ opportunità di ulteriore qualificazione del sistema agroalimentare regionale. In particolare le risorse destinate a sostenere progetti di ricerca “applicata” e dunque direttamente la competitività aziendale saranno pari a circa 8 milioni di euro, 7 milioni d euro andranno a sostenere il “capitale umano” ovvero l’attività di assistenza tecnica e consulenza professionale al servizio delle aziende, mentre 6 milioni finanzieranno progetti di ricerca di interesse generale.
Tre bandi per la ricerca e l’innovazione: entro il 23 marzo le domande di partecipazione
In prima fila ci sono i 3 bandi per la ricerca, l’innovazione e la sperimentazione in agricoltura approvati dalla Giunta regionale nell’ambito del “Programma poliennale dei servizi di sviluppo al sistema agroalimentare” e che stanziano complessivamente per il 2009 5 milioni di euro. Rivolto a università, centri e istituti di ricerca, piccole e medie imprese agroalimentari, cooperative di lavorazione e trasformazione, consorzi, il programma 2009 rappresenta un’importante novità rispetto agli anni passati: un filone di finanziamento (1 milione 400 mila euro) infatti è rivolto a sostenere progetti di ricerca competitiva, immediatamente brevettabili, in grado di avere dunque ricadute dirette sulla capacità delle imprese di stare sul mercato. Degli altri due bandi, uno ( 3 milioni di euro) è rivolto a sostenere a progetti di ricerca di interesse più generale , nei settori forti del “made in Emilia-Romagna” ( prodotti a qualità certificata, tipici e tradizionali ) mentre l’altro (390 mila euro) permetterà di finanziare progetti di ricerca a sostegno di un altro settore strategico, quello della produzione integrata, con particolare attenzione agli interventi in campo fitosanitario e alle tecniche di fertilizzazione. I contributi nei tre casi andranno da un minimo del 45% ad un massimo del 90% dell’importo ammissibile,
I bandi sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, n° 25 del 20 febbraio 2009, e le domande andranno fatte pervenire entro il 23 marzo presso lo Sportello appositamente istituito presso il Servizio Sviluppo del Sistema Agroalimentare a Bologna, in Viale Silvani 6. Lo stesso Sportello è aperto per informazioni tutti i giorni feriali dalle 9 alle 13.
A questi 5 milioni vanno aggiunti ulteriori 3 milioni di euro destinati a finanziare i progetti poliennali di ricerca già approvati e avviati in anni precedenti.
4 milioni 700 mila euro per l’ innovazione “dal campo alla tavola”
Uscirà invece in aprile il bando per il finanziamento dei progetti di filiera che destina 4 milioni 700 mila euro per sostenere progetti di ricerca e di innovazione. Un intervento anche questo innovativo che la Regione ha deciso di avviare nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale.
1 milione 800 mila euro per la diversificazione delle colture
Si tratta di risorse per sostenere la ricerca e la sperimentazione a supporto della riconversione delle colture bieticole. In questo caso il bando è già uscito e i progetti sono già stati finanziati.
7 milioni per attività di assistenza tecnica e consulenza professionale
Si tratta di risorse in parte erogate direttamente dalla Regione e in parte in arrivo grazie al Programma regionale di sviluppo rurale. L’obiettivo è di sostenere l’acquisizione di competenze specialistiche e l’aggiornamento professionale degli agricoltori. Gli agricoltori potranno anche acquistare direttamente i servizi di assistenza tecnica utilizzando specifici voucher .