Diario pendolare del 23 febbraio 2009, direttamente dal nostro inviato Max Davoli: La chiamano prima classe…
Stamattina sono arrivato alla stazione con ampio anticipo, per cui ho potuto “prendere” il treno regionale delle h.7:59 (comunque in ritardo di qualche minuto).
Alcuni minuti dopo essermi accomodato su un sedile (che con eufemismo si potrebbe definire “lurido”) di una carrozza (fredda) di prima classe, è “passato” il controllore che ha invitato due passeggeri seduti accanto a me a spostarsi nelle carrozze di seconda classe come previsto dai biglietti in loro possesso. Agli stessi, per questa volta…, è stato perdonato il fatto di aver viaggiato “illegalmente” fino a quel momento: il controllore ha rammentato che,se l’accertamento fosse stato effettuato dopo Lodi avrebbero comunque dovuto pagare il cambio classe e il diritto fisso di 8 euro per l’esazione a bordo. Non vorrei sembrare troppo severo però, a mio parere, il regolamento dovrebbe essere applicato in modo uniforme, indipendentemente dal momento in cui viene effettuato l’accertamento della “violazione”, altrimenti questo “fenomeno” diffusissimo su qualsiasi treno e a qualsiasi ora , non verrà mai scoraggiato. Sono completamente d’accordo con chi afferma che Trenitalia è molto “coraggiosa” nel definire “di prima classe” questo tipo di carrozze, ma a prescindere da questo fatto, il personale addetto ai controlli non dovrebbe mai applicare due pesi e due misure.
Il treno è arrivato a Rogoredo con 5 minuti di ritardo.
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