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Il programma anticrisi della Regione: 200 milioni

L’Assessore regionale alle Attività Produttive Duccio Campagnoli ha presentato i risultati dei programmi regionali di sostegno agli investimenti, attivati dall’ultimo quadrimestre del 2008. Tre programmi rivolti per i quali le imprese hanno potuto presentare i loro progetti nell’ottobre 2008 e rivolti il primo alle piccole imprese fino a 50 dipendenti per l’innovazione tecnologica; il secondo e il terzo a investimenti delle pmi per l’innovazione energetica e per la ricerca.
Dal 1° gennaio, poi, sono partiti i finanziamenti previsti con l’accordo anti-crisi promosso e proposto dalla Regione, insieme ad Unioncamere e Consorzi Fidi, per assicurare credito di liquidità.
Con i 3 programmi e con la selezione conclusa in tempi record sono state selezionate 1068 imprese, delle quali 547 per il primo, 145 e 376 per il secondo ed il terzo, con un totale di investimenti previsti di 200 milioni di euro.
Sono stati presentati oggi innanzitutto i risultati del programma che ha attuato – ha sottolineato l’Assessore Campagnoli – uno strumento del tutto nuovo, come l’inserimento di “temporary manager” per l’innovazione, cioè professionisti esterni che per un certo periodo di tempo si affiancheranno all’impresa per predisporre e seguire progetti di innovazione.
Per questo programma, che dà attuazione ad una Misura del programma per lo sviluppo concordato dalla Regione con l’Unione Europea sono stati presentati 704 progetti dei quali 547 sono stati ammessi per un totale di investimenti di 86 milioni di euro ai quali la Regione assicura un contributo di 30 milioni di euro.
Si affiancheranno alle imprese ben 700 professionisti per sostenere progetti che si rivolgono in particolare a innovazioni organizzative, tecnologiche, di marketing, e di presenza sui mercati esteri.
“E’ un investimento non solo sulle imprese e sulle capacità produttive – ha proseguito Campagnoli – ma anche sul terziario dei servizi avanzati altrettanto importante e da salvaguardare di fronte alla crisi. Le spese da non tagliare sono proprio quelle per conoscenza e professionalità”.
 

Chi è e cosa fa il “temporary manager”
I consulenti attivati risultano più di 700 e le giornate di servizio, nella maggioranza dei casi, supera nettamente la soglia minima di 90 giorni.  L’età media è di circa 40 anni in un range molto ampio dai 25 ai 60. Sono sia liberi professionisti che appartenenti a società. La cultura dei manager è mediamente universitaria, il diploma spesso si accompagna a professionisti con esperienza pluridecennale Generalmente sia la laurea sia il diploma sono legati alle specifiche competenze richieste per lo sviluppo del progetto aziendale.
L’attività del servizio prestato dal “temporary manager” riguarda prevalentemente la riorganizzazione dei processi e del personale, anche attraverso l’introduzione di nuovi strumenti ICT, la conduzione di azioni di internazionalizzazione e di cambiamento delle modalità di marketing.
Oltre alla consulenza del manager esterno, il bando aveva tra le spese ammissibili i costi relativi a contratti di trasferimento tecnologico con i centri per l’innovazione e i laboratori regionali di ricerca e trasferimento tecnologico, con Università nonché con società di ingegneria e di management.
I progetti nei settori e sul territorio
A livello territoriale i progetti finanziati provengono per il 28% dalla provincia di Bologna, 21% da Modena, 12% da Reggio Emilia, 11% da Forlì-Cesena, 10% da Ravenna, 7% da Parma, 6% da Ferrara, 4% da Rimini e 2% da Piacenza.
Per quanto riguarda i settori, il 58% delle imprese fa parte del comparto manifatturiero, il 9% di quello edile e il 29% dei servizi.

I primi risultati dell’accordo sul credito
A due mesi dalla sottoscrizione, sono 48 gli istituti di credito e le banche presenti in regione che sino ad oggi hanno aderito all’intesa sul credito alle imprese firmato lo scorso dicembre da Regione Emilia-Romagna, Unioncamere, Consorzi Fidi, Istituti di credito e Associazioni di categoria. L’accordo mette a disposizione un miliardo di euro di plafond e un tasso d’interesse non superiore all’euribor maggiorato di uno spread massimo di 1,5 punti.
Da gennaio 2009, i primi dati che vengono dall’attività di Unifidi, il Consorzio Fidi regionale dell’artigianato, evidenziano che sono già 109 le operazioni realizzate: con finanziamenti a 6/12 mesi per investimenti di quasi 10 milioni di euro, garantiti per 1/3 dal Consorzio Fidi. Per mutui all’investimneto sono stati avviati inoltre  240 progetti presentati a Unifidi, per un importo di finanziamento vicino ai 30 milioni di euro e un contributo di quasi 2,5 milioni.
Per quanto riguarda invece il programma di sostegno agli investimenti nell’industria  sono 63 i nuovi progetti presentati da gennaio che portano portano a 519 le domande presentate dall’ultimo quadrimestre 2008.

 
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