[Home Page]
Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
Servizi
Meteo
Aria
Viabilità
Farmacie
Trasporti
Libri
Video TV
Cinema
Rubriche
ReadySteady
Koinè
Speciali
Volontariato
CercoOffro Lavoro
Promessi Chef
Tendenze
Motori
Jazz Fest
Piazza 25 aprile
Festival Blues
Fuori Porta
Maturità
Tribuna politica
Opinioni



Integrazione stranieri, settima in Italia Piacenza

L'Emilia Romagna e' la regione italiana a piu' alto potenziale di integrazione socio-occupazionale degli immigrati in Italia. Lo rivela il VI rapporto sugli Indici di integrazione degli immigrati in Italia realizzato dal Cnel. Il primato di questa regione e' confermato anche dall'indice di attrattivita', che, tanto nel 2005 quanto nel 2006, la vede in testa alle regioni italiane per capacita' di attirare e trattenere al proprio interno quanta piu' popolazione immigrata presente a livello nazionale.

In particolare, all'interno di una graduatoria delle province italiane in cui primeggia Trieste (provincia, quindi, a piu' alto potenziale assoluto di integrazione in Italia, che traina il ben piazzato Friuli Venezia Giulia) sono nell'ordine le province di Reggio Emilia (2*), Piacenza (7*) e Parma (8*) in fascia massima, a cui seguono immediatamente Modena (12*) e Forli'-Cesena (14*) in fascia alta, a spingere maggiormente il dato emiliano-romagnolo al vertice della graduatoria per regioni: si tratta di ben 5 delle 9 province di questa regione a collocarsi tra le prime 14 in tutta Italia.

Ad esse seguono, piu' distanziate, Bologna (37*), sempre in fascia alta, quindi Ravenna (48*), Ferrara (66*) e Rimini (71*) in fascia media. Tuttavia, a livello di grandi aree, il Nord Ovest torna a collocarsi al vertice, togliendo il primato detenuto con continuita' dal Nord Est negli anni precedenti. Questo ''sorpasso'' dell'Italia nord-occidentale e' da attribuirsi esclusivamente al ruolo giocato dalle due grandi regioni dell'area, il Piemonte e la Lombardia, collocate rispettivamente in 3a e 4 a posizione, a ridosso delle prime regioni di testa (Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia) e prima di Trentino Alto Adige (5*) e Veneto (7*), spaccando cosi' a meta' il fronte delle regioni nord-orientali.

Il commento del sindaco di Piacenza Roberto Reggi...

Il sindaco Roberto Reggi esprime soddisfazione per l’esito del sesto rapporto del Cnel sull'integrazione degli immigrati in Italia, che vede Piacenza al settimo posto a livello nazionale, con un significativo balzo in avanti rispetto alla precedente edizione di questa indagine, in cui la nostra provincia si assestava alla 24° posizione. Anche la Regione Emilia Romagna ha ottenuto un risultato importante, passando in vetta alla graduatoria dopo il terzo posto conseguito in precedenza.
“Il risultato della ricerca del Cnel – commenta il sindaco Reggi – avvalora non solo il fatto che l’integrazione è un obiettivo concreto e realmente perseguibile, ma conferma la validità delle politiche attuate, in tal senso, sia dal Comune di Piacenza, sia dalla Regione Emilia Romagna. Ho avuto modo di ribadire, in più occasioni, che considero la presenza di cittadini stranieri innanzitutto come risorsa da valorizzare, e lo stesso rapporto del Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro, che valuta il potenziale di inserimento socio-occupazionale degli immigrati nei territori italiani, ha la finalità dichiarata di contribuire alla lotta contro la discriminazione e garantire il rispetto delle pari opportunità. Per questo – prosegue Reggi – lo considero un indicatore prezioso, che tiene conto di fattori sensibili quali, tra gli altri, il problema della casa e la dispersione scolastica”.
Oltre agli elementi riferiti al welfare e al mondo del lavoro, il sindaco di Piacenza sottolinea ciò che emerge dal rapporto del Cnel in materia di sicurezza: “Proprio nelle regioni settentrionali, in cui più spesso viene effettuato l’accostamento tra presenza straniera e criminalità, il tasso di devianza risulta inferiore rispetto alla media nazionale. Credo sia un dato su cui riflettere, che evidenzia l’inutilità di provvedimenti persecutori e generalizzanti, che alimentano i pregiudizi nei confronti dei cittadini stranieri senza affrontare in modo concreto i problemi. Lo dimostra, sotto questo profilo, il fatto che proprio l’Emilia Romagna e il territorio di Piacenza, dove l’incidenza della popolazione immigrata è tra le più elevate in Italia, siano ai primi posti in termini assoluti per capacità di accoglienza e integrazione”.
L’inchiesta del Cnel comprende anche una classifica basata sul criterio comparativo, che mette a confronto la situazione dei cittadini stranieri rispetto agli italiani residenti nella stessa provincia: “Da questo punto di vista – commenta il sindaco, a fronte della posizione di Piacenza nella fascia inferiore della graduatoria comparata - emerge che c’è ancora tanta strada da fare per arrivare alla piena equità tra gli standard di vita delle persone straniere e autoctone. Questo ci sprona a proseguire nel nostro impegno verso la popolazione immigrata, dimostrando, nel contempo, la sterilità delle polemiche che accusano l’Amministrazione comunale di favorire i cittadini stranieri rispetto ai piacentini, sotto il profilo sociale, lavorativo e abitativo”.
“Il rapporto del Cnel risponde a una domanda precisa – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali e all’Immigrazione Giovanna Palladini – ovvero a che punto si trova la popolazione immigrata nell'accesso alla casa, alla scuola e nel radicamento nel tessuto sociale? Essere settimi in questa classifica è per noi elemento di soddisfazione perché è il risultato di un’intera comunità: penso, solo per fare alcuni esempi, alle maestre e all’intero sistema scolastico che, negli anni, hanno costruito una realtà quotidiana di integrazione e relazione tra culture diverse; penso a chi, una quindicina di anni fa, si preoccupò di dar da dormire a quei primi immigrati che non avevano altro posto dove andare se non le panchine dei giardini Merluzzo, come mi hanno raccontato le religiose che da allora si occupano di integrazione, e, insieme a loro alle altre religiose che oggi accolgono le badanti straniere; penso alle tante famiglie che accolgono al loro interno, in affido, ragazzi stranieri. L’impegno del Comune raccoglie una spinta forte, in questo senso, della comunità locale e dimostra che laddove la responsabilità civica e la solidarietà trovano spazio per farsi strada, si costruiscono città dove la coesione sociale si radica a beneficio di tutti”.
 

...e quello del presidente della Regione Vasco Errani

"Trovo che sia molto positivo il dato, reso oggi noto dal Cnel, che consegna all’Emilia-Romagna il primato nella classifica delle aree con maggiore integrazione sociale e lavorativa degli immigrati. Un riconoscimento autorevole che significa tanto per chi, come noi, crede che le politiche di integrazione siano indispensabili per l’equilibrio dell’intera comunità, per la prevenzione di fenomeni di devianza, per l’individuazione e isolamento di chi non rispetti le regole.
Perché deve essere fatta una forte distinzione tra chi viene nel nostro Paese per lavorare, paga le tasse contribuendo allo sviluppo e anche alla ricchezza del nostro tessuto sociale, e chi invece rifiuta e viola le leggi. Non a caso, la stessa Unione europea ha posto l’integrazione degli immigrati tra le grandi priorità dei prossimi dieci anni, insieme al contrasto degli irregolari.
E se in Emilia-Romagna abbiamo raggiunto dei risultati così significativi, con punti di eccellenza nelle province di Reggio Emilia e Piacenza e Parma, il merito non è soltanto delle istituzioni locali, ma anche del lavoro di rete, svolto con le parti sociali e il terzo settore.
Certo, ancora lunga è la strada da percorrere, specie a fronte di un fenomeno in costante evoluzione e in relazione a standard qualitativi che nella nostra regione sono più elevati che in altre zone d’Italia. Ma i buoni livelli raggiunti ci confermano che ora dobbiamo continuare a lavorare sul tema del pieno riconoscimento dei diritti dei cittadini immigrati, ponendo particolare attenzione a categorie quali le donne che hanno cura dei nostri anziani ed a quei quarantamila bambini, figli di stranieri ma nati in Emilia-Romagna, che rappresentano una parte importante del futuro di tutti".
 

 
Voci correlate:
  • immigrazione
  • Piacenza
  • stranieri
  •    facebook  twitter  invia

     stampa

    Commenti:



    INSERISCI COMMENTO:

    *nome:
    *e-mail:

    titolo:

    descrizione (max.255 caratteri):

      Accetto le clausole realtive al trattamento dei dati personali.





    PiacenzaSera è una testata giornalistica registrata presso il tribunale di Piacenza (N° 644 con decreto di iscrizione del 27/07/2007)
    Edita da Codex10 - Società Cooperativa - P.IVA 01443570336 - Soluzioni internet realizzate da GeDInfo - Società Cooperativa.
    Per informazioni su come inserire la tua pubblicità su www.piacenzasera.it invia un'email a commerciale@piacenzasera.it