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Cremona (Lega): "Immigrazione, problema da affrontare senza ipocrisie"

Penso che ormai sia chiaro per tutti che i rappresentanti della Lega Nord in Parlamento e nelle istituzioni si stiano impegnando alla ricerca di introdurre provvedimenti finalizzati al condivisibile scopo di ristabilire un minimo di legalità e farci così sperare nella possibilità di tornare ad essere uno Stato fondato su diritti e doveri uguali per tutti i cittadini.
Il principale obiettivo che si tenta di perseguire è quello di regolare i flussi ed evitare come avviene attualmente un'accoglienza indiscriminata i cui effetti sono purtroppo ben visibili.
In proposito vorrei fare un piccolo inciso sulle persecuzioni ai poveri migranti in fuga dalla guerra difesi da “Famiglia Cristiana”.
Nelle guerre che da anni insanguinano il continente africano, a fronte di molti milioni di vittime, dobbiamo conteggiare anche alcuni milioni di massacratori; nel solo Burundi sono 800.000 i pluriomicidi ricercati: lascio alla vostra immaginazione quantificare la probabilità che a trovare imbarco per le nostre coste, siano  i massacrati o i carnefici.
Evidentemente qualcuno ritiene che non si sia ancora raggiunto un perfetto stato do saturazione di micro e macro deinquenti, e ci sia ancora posto per ulteriori importazioni.
Ai tempi di Prodi rimasi molto colpito da un intervista del ministro Ferrero; mentre si svolgeva (a seguito dei ricorrenti episodi criminali) un incontro tra sindaci delle grandi città per trattare i problemi dell' immigrazione, questi,  proponeva  di aumentarne i diritti, agevolare l'accoglienza e facilitare gli ingressi nel territorio italiano, rivelando una totale confusione sui soggetti che avevano necessità di risposte da parte del proprio governo.
Sappiamo tutti che questa scelta, di alto profilo terzomondista, ha funzionato così bene che  alle successive elezioni, i cento parlamentari della sinistra, che Ferrero  rappresentava, si sono trovati in mezzo alla strada,facendo quantomeno insorgere il sospetto di una scarsa sintonia con la base elettorale.
La Lega Nord al contrario attualmente accusata di far politica con le "chiacchiere da bar della bassa padana" non si cura, della compiacenza di intellettuali professionisti privilegiando la più redditizia sinergia con il proprio territorio.
Lungi da me l'idea che il il bar o il mercato (quello con le bancarelle, non quello globale) siano pensatori comparabili al famoso loft Veltroniano, ma i risultati ottenuti nelle roccaforti della sinistra hanno indotto anche alcuni commentatori a porsi dei dubbi in proposito.
Questa premessa era doverosa per cercare di far capire a chi evidentemente vive al di sopra della gente comune che le proposte che partono dai nostri rappresentanti, rispondono, peraltro solo parzialmente, alla montante richiesta di  intervenire in situazioni sempre più a rischio di divenire incontrollabili.
Venendo al “caso” più attuale, ovvero l' inserimento dell'obbligo di denuncia da parte del medico dei clandestini che accedono alle strutture della sanità, fatto che ha scatenato fiumi di lamenti e chiamate alla lotta in difesa del migrante perseguitato, le precisazioni in merito alla legge hanno già chiarito i punti di contrasto.
Confidiamo anche che molti medici che convivono con le gestione di pazienti spesso e volentieri alquanto problematici ci offrano la loro solidarietà.
Nel frattempo, però, gradiremmo che almeno uno di quelli che nei giorni scorsi si sono sollevati indignati, proclamandosi seguaci di etica e deontologia (utilizzando queste due paroline) spiegasse a tutti noi possessori di regolare tesserino sanitario, come mai una visita medica, ottenibile in tempi biblici, appare subito disponibile dietro versamento di alcune decine (centinaia in caso di deontologie di livello superiore) di euro.

Franco Cremona

Segretario Cittadino - Lega Nord Piacenza
 

 
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