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Partita la fase 2 del Musp, il laboratorio di meccanica

Sostenuta da un finanziamento di 720 milioni di euro erogato dalla Regione Emilia Romagna, è partita la Fase 2 del MUSP, il laboratorio per la ricerca applicata sulle macchine utensili e i sistemi di produzione

Tra i nuovi progetti, la creazione della divisione i-MUSP dedicata al “marketing della ricerca” e alla condivisione di conoscenze con le imprese del territorio. In un convegno che si terrà il prossimo giugno a Piacenza, la discussione dei risultati dei primi sei mesi di attività

Milano, 12 febbraio 2009 – E’ noto come uno principali rischi dei centri di ricerca italiani sia quello di auto-referenziarsi, isolandosi e non comunicando con le imprese sia nel trasferimento delle proprie conoscenze sia nel recepire i reali bisogni di innovazione dei loro referenti primari. Il “marketing della ricerca” è pressoché inesistente in Italia eppure prezioso per mettere in comunicazione il know-how e le risorse dei tanti nostri laboratori operanti sul territorio con le esigenze reali di innovazione delle imprese. MUSP – il laboratorio per la ricerca applicata nel settore delle macchine utensili e dei sistemi di produzione, con sede a Piacenza – ha deciso di rompere questo schema, avviando uno stretto dialogo con le imprese del settore. Ciò è stato reso possibile grazie al recente finanziamento di 720 milioni di euro erogato dalla Regione Emilia Romagna, che ha segnato l’avvio della Fase 2 del MUSP e ha permesso la creazione della divisione i-MUSP (innovazione MUSP).

Il MUSP è l’unico laboratorio specializzato nella ricerca sulle macchine utensili e i sistemi di produzione per l’industria incluso nella rete del PRRIITT (Programma regionale per la ricerca industriale, l'innovazione e il trasferimento tecnologico) della Regione Emilia Romagna. In ragione di questi ruoli e a riconoscimento dell’attività svolta dalla creazione – nel 2006 - fino a oggi, MUSP è stato inserito nella rosa dei centri di ricerca cui l’assessorato alle attività produttive della Regione ha deciso di erogare finanziamenti a supporto della crescita.

Ha potuto così essere creata i-MUSP, una divisione dedicata alla condivisione e disseminazione delle conoscenze non solo con le imprese facenti parti del Consorzio MUSP (Jobs, Lafer, Mandelli, MCM, Sandvik, Samputensili, Tecnocut, Working Process), ma con tutte le realtà della meccanica strumentale presenti sul territorio, mettendo a loro diposizione il know-how del laboratorio, delle Università che vi partecipano (Politecnico di Milano e Università Cattolica) e dei centri di ricerca di tutto il mondo con i quali MUSP collabora. La responsabilità operativa della  nuova area è stata affidata all’ingegner Mario Salmon, affiancato dai professori Paolo Rizzi e Francesco Timpano della sede di Piacenza dell’Università Cattolica. L’obiettivo di i-MUSP è di realizzare un collegamento sistematico tra il laboratorio e le industrie del territorio, comprendenti sia le industrie fornitrici di macchine utensili sia quelle utilizzatrici di prodotti finali (terzisti e OEM) che, nella regione, rappresentano la vera spina dorsale di tutte le aziende manifatturiere.

i-MUSP realizzerà una serie di azioni sistematiche per chiudere il gap tra aziende e ricerca, mettendo a disposizione conoscenze, risorse e servizi del laboratorio MUSP. Da subito verrà varata una serie di incontri focalizzati sulle problematiche tipiche del settore e mirati a evidenziare i servizi e i supporti disponibili all’interno di MUSP, raccogliendo allo stesso tempo gli indirizzi di ricerca presenti, spesso in modo non esplicito, nel territorio. I risultati di questo ciclo di incontri faranno da fondamento all’organizzazione di un convegno che si terrà il prossimo giugno a Piacenza.

A fianco di questa attività, i-MUSP avvierà studi specifici mirati alla profilazione delle imprese del territorio e all’individuazione di possibili azioni da promuovere congiuntamente per affrontare l’attuale crisi economica mondiale, nello sforzo di aiutare le aziende a trasformare questa contingenza negativa in un’occasione di riflessione e di accelerazione dell’introduzione di innovazioni tecnologiche e di posizionamento che, in genere, sono più difficili da realizzare in normali condizioni di mercato.

 

“Sono felice di esser stato chiamato a portare il contributo della mia lunga esperienza nel comparto manifatturiero alla nascita di i-MUSP”, ha dichiarato l’ingegner Mario Salmon, cui è stato affidato il compito di avviare e dirigere i-MUSP. “Soprattutto in questo momento di crisi economica, collegare ricerca applicata e imprenditoria diventa indispensabile per accelerare l’introduzione di innovazioni sia tecnologiche sia di posizionamento. i-MUSP è in grado di supportare la competitività e di contribuire a trasformare idee nuove in prodotti innovativi e vincenti sui mercati mondiali”.

 

Informazioni su MUSP

Esempio di collaborazione tra istituzioni, imprese e ricerca unite per favorire la crescita del manifatturiero italiano, il laboratorio MUSP (www.musp.it) è pienamente operativo dall’inizio del 2006. In questi anni, MUSP ha focalizzato le sue attività in particolare sullo studio delle schiume metalliche, materiali rivoluzionari per la produzione industriale in comparti quali automotive e biomedicale, in grado di migliorare la vita di tutti, permettendo, ad esempio, la costruzione di veicoli meno inquinanti o di protesi più leggere. Oltre a essere il primo polo italiano per la ricerca applicata nell’ambito delle schiume metalliche, MUSP si è affermato come un’opportunità per i giovani ricercatori di fare esperienza e ottenere riconoscimenti per il loro lavoro, anche grazie alla stretta collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università Cattolica. La prima idea di un laboratorio dedicato allo studio dei beni strumentali per l’industria risale al 2003 e nasce nell’ambito del corso di studi in Meccanica della sede di Piacenza del Politecnico di Milano. Nel 2004, il progetto del laboratorio prende corpo in seguito al suo inserimento (e finanziamento) nell’ambito del Piano per la Ricerca Industriale, l'Innovazione e il Trasferimento Tecnologico (PRIITT) della Regione Emilia Romagna, cui si accompagna un importante finanziamento da parte della Fondazione di Piacenza e Vigevano (www.lafondazione.com), mentre il Comune e Provincia di Piacenza mettono a disposizione un’ala dell’Expo per ospitare il laboratorio. MUSP è gestito dall’omonimo Consorzio, che vede insieme i diversi attori che hanno dato origine all'iniziativa o che si sono aggiunti nel corso degli anni: università (Politecnico e Cattolica), imprese del settore macchine utensili (Jobs, Lafer, Mandelli, MCM, Samputensili, Sandvik, Tecnocut, Working Process), associazioni (UCIMU Sistemi per Produrre, Confindustria Piacenza) e istituzioni (Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune e Provincia di Piacenza).
 

 
Voci correlate:
  • Meccanica
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