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Diario pendolare: l'effetto serra colpisce anche gli intercity

Nuova puntata del diario pendolare del nostro Massimiliano Davoli

06-feb-09 ai tropici c'era più fresco!
ogni giorno ,sui treni vivo situazioni talmente "incredibili" da riuscire a stupirmi anche dopo tanti anni di pendolarismo; ogni volta mi chiedo se sono ormai insofferente a qualsiasi situazione o se il mondo è bello perchè è vario!
stamattina, sul treno Icn Kr-MI, trovo l'unico compartimento con alcuni posti liberi dopo aver scartato quelli occupati da persone sdraiate sui sedili e quelli già pieni.
All'interno (non esagero) c'è una temperatura superiore ai 40°C; guardo fuori dal finestrino, ma non vedo palme o spiagge coralline, ma solo una tempesta tropicale, dato
il diluvio che imperversa su Piacenza da ieri sera. Dopo alcuni istanti di incertezza,
ed essere rimasto in camicia (aperta!!!) decido di sedermi e chiedo alle due persone presenti se si può  tenere aperta la porta per far circolare un po'l'aria. MI danno l'ok, ma  continuo a boccheggiare perchè sembra veramente una sauna; non ho alternative.
dopo pochissimi minuti uno di questi si alza , richiude la porta e indossa pure la giacca!
Il terzo ed io ci scambiamo un'occhiata da allucinati: non può essere vero!!! ormai grondante decido di riaprire un pochino la porta per "riprendere conoscenza":il freddoloso mi guarda un po'storto, ma non la richiude; con la testa mi avvicino il più possibile allo spiraglio per prendere aria dal corridoio; riesco a sopravvivere fino a Milano...
Ieri sera, in merito alle temperature, ho dovuto scrivere di situazioni diametralmente opposte: è chiaro che questi sbalzi termici non gioveranno alla ns.salute, ma noi pendolari siamo votati alla "sofferenza da viaggio" e non possiamo far altro che "accettare" malvolentieri qualsiasi disagio.

05/02/09 sulle Alpi c’era più caldo
IL Terni ha la carrozza di prima classe freddissima;come al solito in queste circostanze non vedo transitare personale di bordo a cui chiedere (comunque inutilmente) spiegazioni.
La carrozza  sembra molto simile a quelle su cui viaggiavo vent'anni fa, che già all'epoca mi
sembravano vecchie, per cui ho stabilito che: in assenza di  regolare manutenzione e in assenza di personale capace di gestire il riscaldamento, siamo costretti a viaggiare col piumino e la sciarpa ben legata al collo.
Poco dopo la partenza, il capotreno annuncia con altoparlante a 100 decibel che "i signori passeggeri sono pregati di utilizzare il cellulare abbassando il tono di voce e/o la suoneria per non recare disturbo": accidenti,con che coraggio! il volume era talmente alto che avrebbe potuto perforarci i timpani elencando inoltre le fermate previste sembrava veramente di essere vittime di "scherzi a parte";naturalmente a fine messaggio , risata generale e commenti dei presenti.
A Lodi, finalmente, appare un controllore al quale viene "intimato" di verificare le cause del freddo; dopo aver armeggiato qualche secondo su un quadro elettrico, ritorna in carrozza dicendo: "Ora funziona, si sono dimenticati di accenderlo a MIlano...."; una voce maschile dalle retrovie esclama ironicamente "Può anche dire.... mi sono dimenticato di....": altra risata generale!
NEl frattempo sul pavimento della carrozza, a causa delle basse temperature e dell'umidità,
si è formata una patina scivolosissima e molto insidiosa per il nostro equilibrio; infatti, nel tentativo di alzarmi dal posto per togliere il piumino ho "pattinato" letteralmente all'indietro, rischiando di sbattere le spalle contro la parete presente dietro al mio sedile; in caso di infortunio vai poi a spiegare all'INail come si è verificato....

 
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