“Si sta per consumare un omicidio a danno di Eluana Englaro”, non usa mezzi termini Luigi Francesconi (PdL) sul caso della ragazza trasferita in una clinica udinese dove da venerdì comincerà l’interruzione dell’alimentazione artificiale che la tiene in vita.

“Eluana è viva – afferma il Consigliere Regionale -, questo fatto non può essere ignorato: essa è una paziente in stato vegetativo da 16 anni, non è in coma, non è malata terminale, presenta un regolare ciclo sonno-veglia e respira autonomamente.

In assenza di una legge sul testamento biologico, nessuno, in nome di una presunta volontà di Eluana, può arrogarsi il diritto di interromperne forzosamente le cure, nemmeno al Magistratura, che deve far rispettare le leggi, non scriverle.

Dopo tanti anni di sofferenze alle spalle, la si condanna ad una fine atroce, con settimane di ulteriori dolori in attesa muoia di fame e sete, in nome di una presunta ideologia laicista che sfrutta a scopo propagandistico casi umani estremi per contrastare i valori che sono propri della nostra storia, in primo luogo il diritto alla vita, dal suo concepimento alla morte naturale.

Auspico un cambiamento di idea in extremis da parte della Magistratura, del mondo politico e del personale medico che, mantenendo fede alla deontologia professionale, abbandonino la scelta di sospendere le cure.”