"In questi giorni mi trovo in missione negli Stati Uniti per partecipare alla 57° edizione del National Prayer Breakfast, la tradizionale “colazione presidenziale di preghiera” a cui prenderanno parte il Presidente degli Stati Uniti d’America, il suo vice e i principali rappresentanti dell’Esecutivo legislativo e giudiziario americano - scrive l'onorevole Massimo Polledri, della Lega Nord -. Un appuntamento annuale, promosso da una commissione di senatori Usa, che vedrà riuniti dal 3 al 6 febbraio duemila invitati di oltre 150 Paesi, leader religiosi, diplomatici, politici e promotori di attività umanitarie.
Un alto momento istituzionale, sia di cultura che politico, al quale ho l’onore di partecipare e rappresentare l’Italia e l’istituzione parlamentare insieme all’On. Pagano.
Questo appuntamento rappresenta, sicuramente, una importante occasione per un scambio di idee e un momento di confronto, ma anche deve rappresentare una occasione di riflessione e di raccoglimento.
Il calendario dei lavori prevede infatti una serie di sessioni dove tutti dialogano, si conoscono, intrecciano rapporti e programmano insieme percorsi di studio e approfondimento.
C’è un elemento comune a tutti i partecipanti che risalta immediatamente, la fede guida le nostre azioni quotidiane ma deve guidarci anche quando siamo chiamati a svolgere il nostro ruolo di classe dirigente del Paese.
Tutti coloro che svolgono un ruolo di responsabilità, con maggior forza, devono ricercare il bene comune, il rispetto delle regole, e la National Prayer Breakfast offre a tutti noi l’opportunità di rinfrancarci nei valori fondanti della democrazia e dello spirito.
Questo perché non viviamo solo in un momento in cui l’economia globale affronta un momento di flessione, con gravi ripercussioni sulle famiglie, c’è anche una crisi ancora più profonda quella della “recessione spirituale dell’uomo”.
La fede è, e deve essere, un valore aggiunto per la politica. Del nostro operato rispondiamo verso i cittadini ma in primo luogo e soprattutto verso Cristo e Dio, non a caso negli Stati Uniti il presidente giura sulla Bibbia.
Dunque, un momento di preghiera corale voluto dal Governo e dal Parlamento USA per un futuro di pace e di armonia, di dialogo e di “recupero” della nostra società con l’obiettivo di contribuire a raggiungere un nuovo clima di distensione e pacificazione e a gettare le basi per far si che la nostra società abbia al centro l'uomo.
Nel proseguo della missione avrò modo anche di incontrare a Philadelphia i rappresentanti delle comunità Italiane negli Stati Uniti, un ulteriore momento per rinfrancare il legame con l’Italia".
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