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Montanari (Prc): "Soglia 4%, baratto tra Veltroni e Berlusconi"

 

L’accordo tra PD e PDL per l’introduzione della soglia di sbarramento al 4% nelle elezioni europee rappresenta un baratto tra Berlusconi e Veltroni con il primo che incassa l’impegno a proseguire un’opposizione blanda e il secondo che cerca di salvare la poltrona sperando di intascare qualche voto “utile” in previsione di un risultato elettorale che sancirà la fine della sua leadership.

Non esiste infatti alcuna ragione riconducibile a criteri di governabilità al livello europeo dal momento che in tale tornata elettorale il Parlamento non è chiamato ad eleggere un governo e quindi deve essere privilegiato il principio di rappresentanza plurale delle differenti opinioni politiche.

Veltroni non intende perciò contrastare la “frammentazione”, ma unicamente colpire la sinistra radicale ed il P.R.C. per i valori legati al mondo del lavoro, alla lotta per la salvaguardia del pianeta dal degrado ambientale e dalle guerre, per la laicità dello stato con il fine di non essere disturbato nella marcia a tappe forzate verso un orizzonte ipermoderato e neocentrista.

Rifondazione Comunista vede l’impegno intransigente a contrastare l’introduzione dello sbarramento al 4% anche come un momento fondamentale di difesa della Costituzione Repubblicana da un non troppo velato attacco portato avanti dal centrodestra con la connivenza, in questo caso, pure del PD.

E’ necessaria una mobilitazione ampia delle coscienze democratiche ed invitiamo pertanto anche quelle sensibilità che sappiamo esistere all’interno del PD, sia sul piano nazionale che locale, ad elevare la propria voce per esprimere con chiarezza la propria contrarietà ad un progetto politico che risolve il tema della competizione tra diverse visioni con la misura staliniana della eliminazione forzata dell’avversario.

Ci poniamo l’obiettivo di rendere nullo questo accordo senza nascondere il fatto che qualora passasse ciò porrebbe seri problemi di relazione con quel PD a noi alleato in numerosi governi locali.

Se tale scenario dovesse realizzarsi saranno gli iscritti e gli organismi dirigenti del nostro partito ad esprimersi sulle scelte da fare.

Per quanto attiene la nostra esperienza nell’Amministrazione Provinciale di Piacenza non disconosciamo gli elementi di autonomia dimostrati sino ad ora dal Presidente Boiardi rispetto alla cultura ed alla pratica politicista del partito di Veltroni.

 

Roberto Montanari

Segretario prov.le del P.R.C.

 
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