Otto per mille alla chiesa cattolica: dalla Cei arriva a Piacenza circa un milione e 200mila euro, destinati alle attività di culto e carità della Diocesi di Piacenza. I dati sono stati presentati da monsignor Lino Ferrari e don Giorgio Bosini, rispettivamente vicario generale e economo della Diocesi. Nel dettaglio, 743mila euro sono destinati all'azione di culto e pastorale (tra i quali anche la conservazione e il restauro degli edifici storici, la formazione del clero, etc..) e 419mila euro ad interventi caritativi (Caritas, bisognosi, immigrati, anziani etc...). Altri fondi, circa 3 milioni e 400mila euro, arrivano per il fabbisogno del clero piacentino.
Fondi che rischiano di non essere sufficienti a garantire la conservazione di tutto il patrimonio immobiliare della Diocesi di Piacenza, che conta 800 chiese e 435 parrocchie. "Potrebbe rendersi necessaria la chiusura di alcune parrocchie - non hanno nascosto don Bosini e monsignor Lanfranchi -, nel caso in cui gli interventi di ristrutturazione dovessero risultare troppo esosi rispetto al numero dei fedeli. Procederemo prossimamente ad una mappatura dei luoghi di culto della nostra provincia, corredate da visure catastali ed attente valutazioni economiche, prima di arrivare ad una decisione definitiva. Certo, esistono piccole chiese mantenute in uno stato ottimale grazie all'intervento dei fedeli stessi, ad esempio vicino a Bedonia, dove molti piacentini residenti all'estero contribuiscono in prima persona alla conservazione degli edifici".
Dove non arrivano la fede e l'attaccamento alle proprie origini, può entrare in campo il sincero apprezzamento per l'estetica: è il caso del senatore Armando Cossutta, padre del partito dei Comunisti Italiani, che ha contribuito in prima persona, anni fa, al restauro della chiesa di Verdeto, sopra ad Agazzano.
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