Azione Studentesca ha organizzato in via Baciocchi un sit-in di commemorazione in occasione del 40° anniversario della morte di Jan Palach (nella foto il suo sacrario a Praga).
Jan Palach era uno studente cecoslovacco che, come somma protesta contro l'occupazione sovietica, in nome della libertà si arse vivo in Piazza San Venceslao a Praga il 16 gennaio 1969. Appare quindi doveroso ricordare un eroe troppo spesso dimenticato dai libri di storia ed emblema di quanto cupa fu la parentesi comunista in Europa.
Lo ricordano anche Andrea Paparo e Marco Civardi (Pdl-An): Il 16 gennaio 1969 a Praga in Piazza San Venceslao Jan Palach, per protestare contro l'invasione e la repressione comunista sovietica, s'immolava - morì tre giorni dopo essersi dato fuoco - diventando il simbolo della lotta al comunismo. Le sue parole: "Poiché i nostri popoli sono sull'orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo”.
Dopo di lui altri sette studenti seguirono il suo gesto. Il prossimo 19 gennaio saranno passati 40 anni dai quei tragici giorni. Non passa però nel nostro cuore e nelle nostre menti il ricordo, il rispetto di chi consapevolmente e coerentemente ha tenuto fede ai suoi principi, ai suoi valori fino a dare la propria vita.
Ecco perché è giusto ricordare questo giovane e il suo gesto, perché dopo 40 anni, Jan Palach è un eroe moderno dei nostri tempi.
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