[Home Page]
Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
Servizi
Meteo
Aria
Viabilità
Farmacie
Trasporti
Libri
Video TV
Cinema
Rubriche
ReadySteady
Koinè
Speciali
Volontariato
CercoOffro Lavoro
Promessi Chef
Tendenze
Motori
Jazz Fest
Piazza 25 aprile
Festival Blues
Fuori Porta
Maturità
Tribuna politica
Opinioni



Consorzi di bonifica, la Regione li dimezza

Bologna - Al via la riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica dell’Emilia-Romagna, che scenderanno da 16 a 8, mentre gli attuali confini verranno ridefiniti per renderli il più aderenti possibile a quelli dei bacini idrografici. E’ quanto prevede il progetto di legge “Rideterminazione dei Comprensori di bonifica e riordino dei Consorzi” approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale e che da gennaio 2009 passerà all’esame dell’Assemblea legislativa.
La nuova organizzazione  prevede 5 Comprensori di bonifica corrispondenti ai 5 sottobacini del Fiume Po, 2 comprensori per il Bacino del Fiume Reno e 1 per i Bacini dei Fiumi Romagnoli e del Marecchia-Conca.
Rimane invece invariato il Consorzio di bonifica di 2° grado del Canale Emilia-Romagnolo.
“Si tratta di un primo significativo intervento sui Consorzi di Bonifica – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni  - cui seguirà , all’inizio del 2009, la ripresa del confronto sulla proposta di legge di riforma generale della bonifica, con l’obiettivo di arrivare ad approvarla  in corso d’anno”.
“Proprio la maggiore corrispondenza con i bacini dei fiumi – ha spiegato ancora Rabboni -  permetterà infatti di aumentare l’efficacia operativa dei Consorzi, mentre la riduzione del numero comporterà una riduzione dei costi. Si tratta di un altro tassello della politica di riorganizzazione e semplificazione, già avviata per le Comunità Montane, gli Ato, le Agenzie per la Mobilità e che ci consente di dire che la Regione fa sul serio.”
Rabboni ha  espresso il proprio ringraziamento alle associazioni agricole regionali “per il contributo di merito  dato e la responsabilità che si sono assunte condividendo il riordino”, ma ha anche  sottolineato l’importanza  “del confronto con il tavolo del’imprenditoria regionale e con Confindustria Emilia-Romagna”.
La riorganizzazione prevede che l’Assemblea legislativa nomini dal 1° settembre 2009 i consigli di amministrazione provvisori dei Consorzi ai quali spetterà il compito di adottare i nuovi Statuti e di indire le elezioni degli organi consortili. E’ previsto che in ogni Cda non possano ricevere compenso più di 3 consiglieri, compresi il Presidente e il vicepresidente e che in sede di prima attuazione del riordino “vengano valorizzate le professionalità esistenti” anche allo scopo di corrispondere alle legittime aspettative sindacali.

Le specificità dell’impianto di Pilastresi e dei comuni bolognesi a sinistra del Reno

“Questa  riorganizzazione - ha sottolineato Rabboni – nasce dalla scelta precisa di far coincidere i nuovi confini con la  struttura fisica  dei bacini idrografici, per rendere più funzionale l’azione stessa dei nuovi Consorzi.  La legge tuttavia presta una particolare attenzione a certi territori di confine, salvaguardandone le specificità”. E’ il caso  dell’impianto  idrovoro di Pilastresi che pur trovandosi in provincia di Ferrara è gestito dal Consorzio modenese e svolge importanti funzioni soprattutto per il Comprensorio di Ferrara e che pertanto verrà gestito in forma concordata,  tramite un’intesa tra il Consorzio modenese e quello ferrarese.
“E’ inoltre prevista – ha spiegato anche Rabboni -  una attività concordata, anche su proposta dei singoli Comuni o della loro Associazione,  tra il Consorzio  modenese e quello bolognese per quanto riguarda  i comuni bolognesi di San Giovanni in Persiceto, Crevalcore e S.Agata , a sinistra del fiume Reno, in quanto le acque di questi comuni scolano nel fiume Panaro  e quindi nel bacino del Po, anziché nel fiume Reno”.

Gli 8 Consorzi di bonifica

I 5 Comprensori di bonifica corrispondenti ai 5 sottobacini del Fiume Po sono i seguenti: Comprensorio 1 in provincia di Piacenza; Comprensorio 2 in provincia di Parma; Comprensorio 3 in   provincia di Reggio e in parte dell’Appennino e della pianura modenese; Comprensorio 4 in provincia di Modena e in parte della pianura bolognese e ferrarese; Comprensorio 8 in provincia di Ferrara rientrante nel sottobacino Po di Volano e una piccola parte della provincia di Ravenna.
Sono stati inoltre individuati: il Comprensorio 5 per il bacino idrografico del fiume Reno,   quasi interamente in provincia di Bologna; il Comprensorio 6 ancora per il bacino del Reno in provincia di Ravenna e in parte dell’Appennino bolognese tra cui Imola; il Comprensorio 7 per i Bacini dei Fiumi Romagnoli e del Marecchia-Conca nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

 
Commenti:



INSERISCI COMMENTO:

*nome:
*e-mail:

titolo:

descrizione (max.255 caratteri):

  Accetto le clausole realtive al trattamento dei dati personali.





PiacenzaSera è una testata giornalistica registrata presso il tribunale di Piacenza (N° 644 con decreto di iscrizione del 27/07/2007)
Edita da Codex10 - Società Cooperativa - P.IVA 01443570336 - Soluzioni internet realizzate da GeDInfo - Società Cooperativa.
Per informazioni su come inserire la tua pubblicità su www.piacenzasera.it invia un'email a commerciale@piacenzasera.it