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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Copra Nordmeccanica: sconfitta al tie break con Macerata

COPRA NORDMECCANICA PIACENZA – LUBE BANCA MARCHE MACERATA 2-3 (25-23; 23-25; 25-23; 22-25; 13-15)

COPRA NORDMECCANICA: Meoni 1, Bjelica 18, Bravo 10, Marshall 37, Rak 11, Grassano 5, Durante (L), Boninfante, Insalata 1, Zingaro 2, Zlatanov, n.e. Dunnes. Allenatore: Lorenzetti

LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Vermiglio 1, Martino 9, Rodrigao 11, Omrcen 30, Swiderski 20, Lebl 4, Corsano (L), Monopoli, Saraceni, Bartoletti, Podrascanin, n.e. Giovi, Snippe. Allenatore: De Giorgi

Arbitri: Padoan - Sobrero
NOTE. Durata set: 29’; 27’; 28’; 27'; 17'; Piacenza: battute sbagliate 14, ace 5, ricezione 72% (perf. 52%), attacco 52%, muri 11, errori 11. Macerata: battute sbagliate 12, ace 5, ricezione 56% (perf. 31%), attacco 52%, muri 9, errori 10. MVP: Marshall. Spettatori 3696

La Lube Banca Marche Macerata soffre, ma vince in casa del Copra Nordmeccanica Piacenza e alla fine si porta a casa un primo posto in classifica che vale oro anche per la griglia della coppa Italia. E' questo il verdetto che esce dopo cinque estenuanti set, un verdetto giusto che giunge al termine di una sfida disputata in modo altalenante da parte degli uomini di De Giorgi, beffati nel finale del terzo set e quindi costretti agli straordinari per riportare in carreggiata l'incontro. E' la continuità l'arma vincente di Macerata. Una squadra che sa soffrire, non si scompone e quando è il momento preme l'acceleratore per il sorpasso. Malgrado una ricezione traballante, che nel primo set fa soffrire parecchio Vermiglio, costretto ad inventarsi spesso soluzioni di fortuna, la formazione di De Giorgi riesce comunque ad esprimere una buona qualità di gioco, aiutata nel compito da un Omrcen in serata di grazia.

Il Copra Nordmeccanica parte senza Zlatanov, infortunatosi nei giorni scorsi, e schiera in diagonale a Bravo il giovane Grassano. Una scelta obbligata per Lorenzetti, che nelle fasi iniziali della sfida si rivela comunque positiva. Macerata deve trovare le misure, soprattutto a muro, dove Marshall riesce a passare senza usare la solita potenza. Ma in casa marchigiana a traballare è in particolare la ricezione, mascherata al meglio da l'ottima gestione del gioco di Vermiglio. Per dare la scossa alla Lube ci vuole allora un turno positivo in battuta di Omrcen, autore di due ace e una battuta punto, che portano il risultato sul 12-16. Break prontamente rintuzzato da Piacenza, che approfitta di un black out di Martino, sostituito poi da Saraceni. Sul 22-20 De Giorgi ributta nella mischia Martino, ma il Copra Nordmeccanica è ormai lanciato verso la conquista del set, che arriva sul 25-23. Macerata non ci sta e torna a premere sull'acceleratore. Omrcen e Swiderski fanno male, ma sul fronte opposto Bjelica non è da meno. E così si viaggia punto a punto, in un equilibrio che viene rotto solamente da giocate individuali, per la maggior parte in battuta, come conferma l'ace di Omrcen del 11-13. Qualche errore di troppo di Piacenza apre la strada per l'allungo di Vermiglio e compagni, che sono bravi ad approfittare, portandosi velocemente sul 15-20. Un ace di Rak riaccende le speranze emiliane, che si spengono però sul punto di Omrcen del 23-25. Nel momento in cui le energie del Copra cominciano a venire meno, Macerata prova a prendere il largo. Grassano soffre l'inesperienza, mentre Omrcen sembra un diesel e con il passare dei minuti aumenta la sua intensità. A tenere in carreggiata Piacenza ci pensa Bjelica, oltre ad un Martino piuttosto appannato. Ma quando la Lube sembra avere ormai in mano le redini del set (22-23), Omrcen si prende tre muri consecutivi, che regalano inaspettatamente il parziale ai padroni di casa (25-23). Avanti 2 set a 1, la formazione di Lorenzetti prende fiducia, riproponendosi ai livelli del primo set. Anche se stavolta non è la battuta a fare la differenza, piuttosto la positività di Bjelica, Bravo e Marshall. A togliere le castagne dal fuoco di Macerata ci pensa il solito Omrcen, ma anche una maggiore attenzione a muro su Marshall, fattori che permettono alla Lube di rimandare tutto al tie break. Il quinto set è semplicemente una lotteria, un gioco di nervi che alla fine premia la continuità di Macerata, brava a sfruttare al meglio le poche occasioni concesse dagli avversari.

 

 
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