La Società Filodrammatica Piacentina va in scena alla Sala delle Muse, in via San Siro, oggi, sempre alle ore 21 (anche in pomeridiana alle ore 16) con “I gioielli indiscreti”, nell’adattamento e drammaturgia di Sabina Negri Calderoli dall’omonimo romanzo di Denis Diderot realizzati apposta per questo allestimento. La produzione è della Filo (dopo il “Tristano” di Nanni Balestrini si tratta del secondo spettacolo della stagione 2008/2009) con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Piacenza. Firma il lavoro Lorenzo Loris, regista stabile del Teatro Out Off di Milano, che da alcuni anni collabora con la Filo. In scena: Paolo Dallatorre, Selena Buzzetti, Simona Fornari, Lorezo Fassina, Annarosa Zanelli, Flora Croce e Nicholas Dennison. Assistente alla regia Loredana Vallisa, costumi di Luciano Carpi, luci di Luca Siola. Dati i posti limitati la prenotazione è obbligatoria al numero di tel. 348- 26 80 228. Costo del biglietto 10 euro (ridotti 8 euro).
“I gioielli indiscreti” è il primo, poco conosciuto romanzo del grande illuminista Denis Diderot, celebre soprattutto per “L’encyclopedie” diretta con D’Alembert, e per i “Pensieri filosofici”, “Jacques il fatalista” e altre opere di grande respiro. Qui l’autore sfrutta, in chiave esotico-satirica, molto di moda nel Settecento, il filone del romanzo libertino. Sorprendente è il modo in cui Diderot valica deliberatamente i limiti del linguaggio salottiero per sfociare in espressioni anche crude e provocatorie, senza mezzi termini o ipocrisie. Nella commedia infatti Diderot fa parlare le donne “con la parte più sincera che hanno” creando un divertente effetto di straniamento quando le protagoniste passano dalla parola che esce di bocca a quella appunto dei “gioielli indiscreti”. A produrre questo effetto è un anello magico donato dalla Favorita al Sultano che, puntato contro le cortigiane, ha il potere di farle parlare i loro preziosi “scrigni”. L’implacabile, impertinente vocina che filtra da sotto le gonne sarà causa di rossori, imbarazzi, equivoci e scandali per le malcapitate che tenteranno in tutti i modi , anche con l’uso di museruole, di ridurla al silenzio. Obiettivo dell’autore è quell, sotto la cornice della storia, di tracciare un ritratto al vetriolo della società francese sotto il regno di Luigi XV.
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