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Boiardi: "Una lista civica per le provinciali. Sarà la base per la coalizione"

Una lista civica per le elezioni provinciali. E' quanto ha annunciato il presidente Gian Luigi Boiardi durante i tradizionali auguri rivolti alla stampa piacentina. "Vogliamo raccogliere le esigenze dei cittadini per costruire il programma - ha detto il presidente Boiardi -. La coalizione sarà composta da tutti quelli che vi si riconoscono".

E' andato a braccio il presidente Boiardi nel parlare di crisi ("l'orgoglio piacentino si farà sentire"), di Trenitalia ("offende i nostri pendolari, prenderemo decisioni ancor più dure della diffida"), e dell'utilità delle Province ("Lavorano e mettono insieme le esigenze di territori diversi").

Ecco la traccia dell'intervento del presidente Boiardi:

Ridurre ad una lista della spesa l’intervento di auguri con la stampa sarebbe piuttosto limitativo. Tuttavia, mi preme ricordare alcune tra le opere e gli interventi principali che abbiamo realizzato nel corso del 2008.

-Si è conclusa la costruzione del nuovo edificio scolastico a Castel San Giovanni in tempi davvero stretti e che ci hanno consentito di ospitare gli alunni già dall'inizio di questo anno scolastico.

-Si sono affidati i lavori di manutenzione delle nostre strade per il prossimo triennio tramite lo strumento flessibile e snello del “Contratto Aperto”, che ha visto l'introduzione di elementi innovativi e tecnologici di miglioramento qualitativo del servizio e ancor di più il consistente aumento di risorse finanziarie che questa Amministrazione ha voluto inserire per la bitumatura delle strade, che ci permetterà di veder realizzati i relativi lavori entro l'anno.

-E' stata conclusa e aperta al traffico la tangenziale di Lugagnano.

-Abbiamo finalmente aggiudicato i lavori, con gara di rilevanza comunitaria, della Tangenziale Sud di Piacenza e contiamo di avviarli entro l'anno.

-Sono stati pubblicati tutti i bandi previsti dalle linee guida regionali del Piano di sviluppo rurale, che permetteranno alle nostre aziende agricole di accedere ai consistenti finanziamenti comunitari per il loro sviluppo.

-Il Dipartimento Affari Regionali ha finanziato il progetto “Labor”, del quale noi siamo capofila, finalizzato alla sicurezza nei luoghi di lavoro e all'emersione del lavoro irregolare, la cui realizzazione rappresenterà un'esperienza “pilota” per le realtà provinciali di tutto il territorio nazionale.

-Abbiamo proposto, sottoscritto e  cofinanziato un protocollo di intesa con la Regione, Enia e la competente Comunità Montana per la realizzazione della banda larga in Val Tidone, la cui realizzazione si sta completando in queste settimane. Intendiamo, inoltre, sottoscrivere analogo protocollo entro i prossimi mesi per realizzare la banda larga anche nelle zone montane di Val d'Arda, Val Nure e Val Trebbia.

-Siamo riusciti a confermare, con rinnovato e crescente successo di pubblico e di critica, i più significativi eventi culturali del nostro territorio: la lirica a Vigoleno, il teatro latino a Veleia, il festival della Val Tidone e la rassegna cinematografica “Fare cinema” a Bobbio.

-Abbiamo concluso l'istruttoria e approveremo nelle prossime settimane l'ammissibilità ai finanziamenti dei progetti di ampliamenti, ristrutturazioni o costruzioni riguardanti 7 strutture di asili nido.

-E' stata conclusa la complessa e articolata fase di confronto e consultazione, con i soggetti interessati, sul P.T.C.P. I nostri uffici ne stanno predisponendo gli elaborati e sarà formulata, entro il 9 febbraio, una proposta di questo fondamentale strumento di pianificazione dello sviluppo del nostro territorio, che sarà sottoposta all'esame di questo Consiglio Provinciale.

-Si è finalmente formalizzata e sottoscritta l'intesa con il competente Ministero per fare di Piacenza il Polo della Protezione Civile per l'alta Italia e, a tal fine, la Provincia ha individuato e messo a disposizione i fabbricati idonei per ospitare i relativi mezzi e apparecchiature.

Questi sono solo alcuni degli obiettivi raggiunti nel corso del 2008, che però danno il senso di un forte impegno e di una intensa attività operativa di questa Provincia, come certificato dal nostro sistema di controllo di gestione, attraverso il quale è assicurato il puntuale monitoraggio delle prestazioni e dei risultati conseguiti.

Ma ciò che oggi mi interessa sottolineare di più è che non dobbiamo mettere in atto nessun particolare intervento finalizzato a garantire l'equilibrio dei conti in quanto l'impostazione e la struttura del nostro bilancio non lo richiedono.

Voglio dirVi che questo, ovviamente, non è casuale.

Viviamo un momento nel quale altre Province più o meno vicine, che, per buon gusto, non voglio citare, sono invece chiamate a mettere in atto interventi pesanti ed in alcuni casi drammatici, per garantire l'equilibrio di bilancio dell'esercizio in corso.

Il nostro Ente, invece, grazie alle rigorose politiche di bilancio di questi nostri anni di mandato, nonostante la forte contrazione delle entrate, determinata dalle oggettive difficoltà dell'attuale situazione economica, si trova nelle condizioni di reggere efficacemente tali impatti, guardando, senza pessimismo, il futuro.

Come detto, ciò non è casuale.

E' invece il frutto di azioni decise e concrete che abbiamo volutamente condotto su due fronti:

-fermare l'indebitamento;

-razionalizzare e contenere le spese per l'organizzazione.

Infatti, questa Amministrazione, anche accettando qualche iniziale critica di scarso coraggio, ha saputo operare con lungimirante prudenza, decidendo, dal 2004, di non contrarre onerosi mutui a proprio carico e agendo, invece, per realizzare, comunque, importanti opere di investimento, sulle proprie economie e su rilevanti finanziamenti reperiti, con forte impegno e determinazione, da altri soggetti pubblici e privati.

Questa scelta ha consentito di non dover sopportare spese per l'ammortamento di nuovi mutui, cui si è aggiunto il positivo effetto derivante dal completamento del piano di rimborso di mutui precedentemente contratti.

L'effetto netto di tutto quanto detto è stimabile in una minor spesa, su base annua,  di € 650.000, rilevata nel 2008, rispetto al 2004, senza, peraltro, come già detto, aver dovuto rinunciare ad investimenti strategici per il nostro territorio.

Questa Amministrazione, inoltre, non ha avuto timori ad intervenire, con decisione, su altre voci di spesa assolutamente rilevanti, pur assumendo, come prioritario, l'impegno ad assicurare la continuità e la qualità dei servizi erogati.

Mi riferisco, in particolare, all'azzeramento, già attuato all'inizio del 2007, dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa (si pensi che nel 2004, il numero di tali contratti era superiore a 80); la tal cosa ha riguardato anche gli incarichi professionali, sostanzialmente azzerati a loro volta nel corrente anno, se si escludono quelli a carattere necessario o obbligatorio, relativi alla progettazione e agli altri incarichi di natura tecnica o al patrocinio legale.

Il risparmio complessivo, su base annua, rilevato nel 2008, rispetto al 2004, derivante da dette azioni è stimabile in una somma vicino a € 1.500.000, al netto dei necessari e conseguenti costi sostenuti per l'affidamento, a soggetti esterni, di funzioni di supporto in campo agricolo, del lavoro e formazione, del sociale.

Segnalo che queste scelte non sono state esclusivamente dettate dalla necessità, non più rinviabile, di una razionalizzazione organizzativa, ma hanno anche risposto a chiare indicazioni legislative (a partire dal cosiddetto decreto Bersani del 2006), evitando all'Ente di incorrere in potenziali sanzioni conseguenti.

L'azione di razionalizzazione ha anche riguardato la spesa per il personale.

Una politica rigorosa in tal senso, ha fatto sì che il numero dei dipendenti di ruolo, a tempo indeterminato, è passato dai 389 del 2004 agli attuali 373; tale azione, peraltro, ha carattere di continuità nel tempo, se si considera che il programma triennale del fabbisogno di personale 2007-2009, varato da questa Giunta, prevede una copertura del “turnover” nelle seguenti misure: nel 2007 il 40% delle cessazioni 2006, nel 2008 il 35% delle cessazioni 2007, nel 2009 il 30% delle cessazioni 2008.

Gli effetti di tale manovra sul personale, in ragione dei meccanismi di calcolo omogeneo e comparativo previsti dalla legge Finanziaria e dalle conseguenti regole dettate da Ministero dell'economia e Corte dei Conti, hanno determinato una previsione di minor spesa impegnata per l'anno 2008, rispetto all'anno 2004, di poco inferiore a € 700.000.

Debbo dire che non è stato facile gestire e realizzare queste azioni.

Il confronto con le rappresentanze sindacali non è stato sempre agevole, ma la volontà determinata di dialogo di questa Amministrazione e la maturità degli interlocutori hanno consentito, seppure attraverso qualche momento di attrito, di addivenire, insieme, alla consapevolezza che gli interventi di razionalizzazione delle risorse e dell'organizzazione avrebbero potuto generare effetti sicuramente positivi, sia per le prospettive di qualificazione del ruolo dei dipendenti, con i conseguenti riconoscimenti, sia per lo sviluppo dei servizi ai cittadini.

Queste prospettive stanno concretamente realizzandosi, sia per quanto riguarda le opportunità di valorizzazione delle professionalità interne, attraverso la contrattazione decentrata, sia riguardo al conseguente beneficio sulla qualità complessiva delle prestazioni e delle attività, rispetto alle quali, grazie alle azioni realizzate, non è risultato drammatico, come avrebbe potuto, l'impatto dei rilevanti costi per il pur legittimo rinnovo dei contratti nazionali di lavoro del personale.

Tutti questi interventi sono complessivamente stimabili in una minor spesa rispetto al 2004 (anno di insediamento di questa Giunta) di 2.850.000,00 Euro.

Questo è il vero motivo per cui oggi, a differenza di altri, non dobbiamo mettere in  atto particolari e strutturali interventi di risanamento.

Grazie alla prudenza e al rigore dimostrati da questa Amministrazione nei propri anni di governo, che oggi può dirsi lungimirante, perché ha prevenuto gli effetti potenzialmente nefasti dell'attuale, difficile situazione economica, possiamo permetterci di parlare delle cose fatte e delle prospettive di piena realizzazione del nostro programma.

 
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