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Forza Italia: "Efficaci e mirate le misure anticrisi"

Riportiamo un comunicato di Forza Italia, sulle misure anticrisi del governo.

Fedele alle promesse rivolte nei mesi scorsi al Paese, il governo Berlusconi ha varato il «decreto anticrisi», a sostegno delle persone e delle famiglie in difficoltà – da un lato – e dei lavoratori e delle imprese, dall'altro.

E' stato introdotto un bstraordinario per le famiglie a basso reddito, per i pensionati e per le persone non autosufficienti, che vda 200 a 1.000 euro. Ne beneficeranno poco meno di 8 milioni di persone, per una spesa di 2,4 miliardi.

I mutui prima casa in corso avranno rate variabili per il 2009 che non potranno superare il 4%. Lo Stato si farà carico dell'eventuale eccedenza.

Completano il «pacchetto»: 1) il bdegli automatismi di aumento di tariffe, bollette, pedaggi autostradali, 2) l'istituzione di prestito a tasso particolarmente agevolato alle famiglie ove si verifichino nuove nascite, onde  supportare le spese connesse alle esigenze dei primi anni di vita e 3) le bollette del gas ridotte per le famiglie economicamente svantaggiate.

Importanti anche le misure per le imprese ed i lavoratori.

E' stata prorogata da detassazione dei premi di produttività, ampliandola sia per qual che riguarda i redditi (fino a 35 mila Euro), sia per quel che riguarda i soggetti che ne godranno (comparto sicurezza: forze dell'ordine e armate, pompieri e soccorso, per un totale di oltre mezzo milione di persone). Il provvedimento è in linea con la tendenza di premiare i lavoratori virtuosi.

I dipendenti statali troveranno nella busta paga di dicembre – oltre alla tredicesima – anche un'indennità di vacanza contrattuale (un bonus in attesa del rinnovo del contratto) e verranno snellite ed accelerate le procedure per applicare al settore pubblico l'anticipazione del TFR e TFS per spese connesse ai congedi parentali.

In via sperimentale per il triennio 2009-2001 i cosiddetti “ammortizzatori sociali” - ossia quegli strumenti, come la cassa integrazione, che servono a mitigare la situazione di difficoltà dei lavoratori in caso di crisi dell'azienda presso cui lavorano – verranno estesi anche a coloro che sono stati assunti a tempo indeterminato in settori prima esclusi dai benefici e, soprattutto, a precari, interinali e apprendisti. E' stata introdotta un'indennità una tantum anche per i collaboratori coordinati e continuativi (i Co.co.co.) che svolgano attività in zone dichiarate in stato di crisi.

Sul fronte delle imprese, aumentano i fondi per la Legge Obiettivo, volti alla realizzazione delle opere strategiche. E' concorde opinione degli economisti, infatti, che uno degli elementi più importanti per uscire dalla crisi è l'adeguamento delle strutture viabilistiche, ferroviarie ed informatiche, per riallineare il nostro Paese al livello dei migliori.

Le verifiche sul rispetto dei tempi di realizzazione delle singole opere pubbliche verranno condotte da un Commissario Straordinario, figura di nuova istituzione.

Il decreto legge incide profondamente anche sull'IVA, che verrà corrisposta – praticamente – a pagamento della fattura e non all'atto dell'emissione. Verranno anche sbloccati i rimborsi IVA ultradecennali, per un importo totale di € 6 miliardi.

Gli acconti IRES ed IREP saranno ridotti del 3%.

Gli studi di settore saranno sottoposti a revisione congiunturale, che tenga conto – cioè – dell'attuale situazione sfavorevole.

Al fine di agevolare il rientro dei “cervelli”, ossia dei ricercatori italiani che lavorano all'estero, sono state introdotte della agevolazioni fiscali sui redditi di coloro che decideranno di fare ritorno, contribuendo, così, con l'esperienza acquisita, a far crescere la ricerca.

Nasce – infine - l’Osservatorio economico, struttura già presente in Francia, e finalizzata a verificare che i soldi dati in prestito dalle banche vadano effettivamente a beneficio del sistema economico.

Come ben si vede, si tratta di misure complesse ed articolate, che hanno il pregio di essere mirate a favore di categorie rappresentanti lo «stato di bisogno» e la spina dorsale produttiva del Paese. La buona riuscita del «decreto anticrisi» dipende anche dalla sua condivisione generale: è auspicabile, quindi, che in Parlamento si svolga una discussione serena e costruttiva. L'opposizione dovrà prendere atto che occorre un atteggiamento meno preconcetto ed aprioristico. Le aperture manifestate in questo senso da Veltroni e dallo stesso Di Pietro lasciano ben sperare, anche se già in passato alle parole non hanno purtroppo fatto seguito i fatti.

Massimo Trespidi

Coordinatore provinciale FORZA ITALIA e POPOLO DELLE LIBERTA'


 
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