L’assessore Paola De Micheli, dalle pagine dei commenti al blog del sindaco Roberto Reggi, rompe gli indugi e decide di replicare alle critiche piovutele addosso dopo la candidatura alla Camera.
Nel lungo intervento, tra le altre cose, si dice: “Ritengo che sia alquanto scorretto il “tiro al massacro” del quale sono e, ne sono certa, sarò oggetto nei prossimi giorni perché credo che nessuno possa ergersi a censore della vita altrui senza esserne stato in qualche modo protagonista. E’ e deve restare una questione politica. Dal giugno 2007 faccio l’Assessore, incarico che sto ricoprendo, senza falsa modestia, con grande serietà, dedizione, impegno e spirito di servizio. E’ vero è poco il tempo trascorso dalla mia nomina ma non credo che ricoprire ruoli istituzionali da tanto tempo sia propriamente sinonimo di valore aggiunto e di raggiungimento di grandi obiettivi. Qualcuno però ritiene che il mio breve curriculum sia il fondamento per reputarmi inadeguata e senza esperienza. Siamo in democrazia ed è giusto che ognuno esprima il suo pensiero. Per quanto riguarda la questione del metodo sulla mia scelta ritengo che sia indispensabile fare chiarezza.
Le “primariette” erano segnalazioni di nomi. Il Segretario Provinciale ne ha fatto sintesi e la decisione assunta a Bologna è avvenuta sulla base delle proposte emerse sul territorio. Questa era la procedura decisa a livello nazionale e questo è stato il percorso seguito a Piacenza. Nel rigoroso rispetto delle regole definite, la nostra Regione è stata l’unica in Italia che ha completamente seguito la procedura indicata. Non votare il PD, basando la scelta solo sulla mia presenza in lista, significa non credere davvero in un progetto politico che è molto di più delle singole persone indicate nelle liste per queste consultazioni e che trascende il tempo dell’oggi per costruire il futuro del paese.
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